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 Carcerazione preventiva dei padri

 

 

 

 La redazione de "la repubblica di tersite" ha ricevuto diversi contatti con il titolare del sito web "la paternità" ha preso visione del dramma che migliaia di padri vivono dopo la separazione ed è giunto alla consapevolezza che a questa ingiustizia va resa una più diffusa visibilità e pertanto è lieta di darne pubblicazione.

ancora.. carabinieri a mezzanotte

di Fabio Barzagli

 

data: 12.10.2008
Lettera alla Redazione

padri separati:
 ancora.. carabinieri a mezzanotte

    cari amici

un padre separato non può dormire la notte senza l'angoscia che da un momento all'altro
arriveranno i carabinieri a prenderti la figlia.

Da non crederci.. se non fosse che anche a me successe (*), carabinieri usati come strumento di persecuzione per privarti dei pochi residui diritti umani e civili che ti sono rimasti, carabinieri impunemente riempiti di bugie (tipo "non so dov'è mia figlia", "mio marito mi minaccia" e "la prende senza preavvisare", ecc..) certo una volta verificate le falsità non mi presero la bambina.. ma nemmeno rimproverarono o sanzionarono la signora (!?) per le clamorose balle raccontate, l'allarmismo, lo spavento dato a me, i nonni e gli altri familiari!!!

Troppo facilmente una donna, una madre, può fare ciò che vuole, sbagliare, rubare, mentire, senza pagarne le conseguenze, lo Stato così da un incentivo a continuare a sbagliare, ricordiamoci questo perchè finchè la nostra cultura lo renderà ancora possibile non dovremo stupirci delle tragedie o semplicemente del degrado familiare della frammentazione sociale, non ci può essere equilibrio e pace con tali discriminazioni!!

oggi da "il giornale"
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=297568

in un’Italia che viene tutti i giorni viene insultata e accusata di essere razzista, stavolta il bimbo prelevato con la forza dalla polizia viene tolto a un padre italiano, imprenditore e benestante, per essere portato a casa della madre, un’ecuadoriana senza fissa dimora, che lascia la casa pagata e arredata dall’ex marito, che finisce all’ospedale per essere stata pestata da un suo nuovo compagno ecuadoriano  [...]

« Vivevo con mia moglie e mio figlio a Montecarlo dove lavoro - spiega Franco, l’imprenditore cui è stato portato via di notte il bambino - Quando le cose tra noi hanno iniziato a non andare ben, mia moglie ha preso con sé il bambino ed è andata a Genova. Per due mesi non ho saputo nulla, poi si è fatta viva chiedendomi un aiuto per la casa. Ho affittato un appartamento alla Foce, l’ho arredato. Il giudice ha stabilito un affidamento condiviso del bambino, anche se io in realtà potevo vederlo solo ogni due settimane, nonostante lo psicologo del tribunale avesse scritto che mio figlio era caduto in depressione per non avermi visto per tanto tempo e che era necessario almeno un incontro settimanale ».

Le cose però sono precipitate ulteriormente. La donna ha avuto nuovi compagni ecuadoriani, con i quali viveva anche nella sua casa alla Foce, con il bimbo. « Un giorno mi ha chiamato dall’ospedale San Martino dove era ricoverata per essere stata picchiata dal compagno - aggiunge il padre - Mi ha chiesto se potevo tenere Claudio per l’estate. La mia ex moglie ha lasciato la casa, non ci sono neppure più i mobili, mi ha detto di andare a vivere in casa di una zia, senza dirmi dove, né come. Non ha una residenza. Io intanto ho iscritto il bambino alla scuola elementare di San Lorenzo al mare e il 15 settembre ha iniziato regolarmente i corsi ritrovando serenità e una vita normale ».

Da lì il nuovo calvario. La donna ha fatto ricorso. Il giudice l’ha immediatamente accolto, disponendo che il bambino tornasse a vivere con lei. E poi il blitz, di notte, con le divise e le lacrime. « Anche di qualche poliziotto, costretto a eseguire una disposizione » [...] Vincenti Mattioli e Molinari (avvocati del padre) definiscono « aberrante provvedimento ». Ricordano che ora il piccolo frequenta una scuola elementare della Foce in quanto la sua ultima residenza nota era appunto in quella zona, mentre adesso pare viva con altre famiglie di ecuadoriani nel ponente cittadino. Citano tutta la giurisprudenza e le convenzioni per di diritti dei minori che impongono di tenere conto, nelle decisioni, di quelle che sono le soluzioni migliori per i minori e non per i suoi genitori. Soprattutto evidenziano il fatto che il giudice avrebbe affidato a un perito l’incarico di ascoltare il bambino, dopo che la sentenza era stata già emessa. E il blitz di notte effettuato. Con i pianti di Claudio, preso nel lettino dalla polizia.

fabio b.,
www.paternita.info

* si veda articolo
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2007/10/24/43609-giorno_asilo_padre_separato.shtml


Continua la carcerazione preventiva dei papà italiani
(ed i figli diventano sempre più bulli e drogati)
 

Italia 14 ottobre 2008


- l'orrore degli assistenti sociali   e dei giudici superficiali
http://it.youtube.com/watch?v=Pqm1C7SeOeg

QUATTRO ANNI di galera per inesistenti abusi sulla figlia di 3 anni a causa di un assistente sociale impreparato e complice della vendicatività della ex. moglie.

- falsi abusi, il caso M.Viola   (Maurizio Costanzo Show)
http://www.youtube.com/watch?v=Ny1208_ML8Y&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=uI6Btza8WfI&feature=related
http://it.youtube.com/watch?v=_Jfo_CMix_I&feature=related

Guardate attentamente il calvario di questo semplice papà.

- altri dati su fai falsi abusi

http://xoomer.alice.it/padre-separato/giornali/07-avvenire-falsiabusi.html

"falsi abusi, troppe accuse si rivelano false" il 95% delle denuncie nei casi di separazione sono false.
(da "l'avvenire" novembre 2007)

http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?idblog=ILARIA_DAMICO_-_Exit_15&id=1050

In Italia ogni giorno ci sono 352 separazioni ed è strategia processuale per una moglie su tre denunciare il marito di violenze fisiche e abusi sui bambini per ottenere affidamento, alimenti e casa (nell'83% dei casi lo ottengono, ISTAT 2006) che sia una tattica lo si scopre in virtù del fatto che dopo regolare processo nel 99% dei casi queste accuse si rivelano false. 
(da "exit" la7, maggio 2007)

- riflessioni finali

Non posso non pensare di Ciccio e Tore e del padre incarcerato per omicidio (nemmeno poteva partecipare al funerale dei propri figli!) quando invece i bambini erano scivolati in un pozzo e la colpa più grande, se vogliamo dirla, era di chi aveva lasciato incustodito e accessibile a chiunque un edificio fatiscente e chiaramente pericoloso.

Basta con i falsi mostri, basta con i padri innocenti in galera, i padri li vogliamo accanto ai loro figli, li vogliamo incentivare insieme alle madri a fare il loro mestiere di genitori e tirar su una generazione migliore, fuori dalla droga, dalla violenza, dall'ignoranza e dalla povertà morale ed economica.

E QUESTO QUELLO CHE VOGLIAMO O NO?
è una domanda che faccio anche a voi..

Se la vostra risposta è SI allora cerchiamo i veri mostri che sono quelli che sbattono i papà in galera o che con violenza e crudeltà li emarginano dalla vita, e senza vita c'è la morte. Finchè non puniamo queste persone, LORO continueranno a rovinare centinaia di famiglie e migliaia di persone, adulti e piccini, ogni anno.

Ma siamo più precisi.. chi sono LORO?

ecco una lista:
- i giudici che non applicano l'affido condiviso con equità   (tribunali civili e soprattutto tribunali dei minori)
- gli assistenti sociali, gli psicologi e tutti i professionisti e periti che per superficialità, egocentrismo, interesse economico o complicità, tolgono i figli ai genitori senza un valido e dimostrato motivo e soprattuto senza un  democratico contradditorio come spesso oggi accade.
- tutti coloro che possono ma non fanno

urgente per uscire da questa condizione di disumantià:
- evoluzione della legge 54/06 (si veda ddl957 e pdl53 già depositati)
- istituzione del "reato di impossessamento e danneggiamento di minore" che punisca seriamente (e quindi disincentivi) quel genitore o persona terza (anche professionista o pubblico ufficiale) che compie azioni inutilmente distruttive o denigratorie verso la figura genitoriale (si veda idea di legge: http://www.paternita.info/testi/leggi.html)


- il sott. alla famiglia On. Giovanardi  ed il ministro di giustizia On. Alfano

In questi giorni il Sottosegretario di Stato con Delega alla Famiglia On. Carlo Giovanardi ha annunciato di voler creare assieme al ministro della giustizia On. Alfano una Speciale Commissione (allargata alle associazioni di settore, tra cui Adiantum) per risolvere il problema dell'inapplicazione dell'affido condiviso e delle resistenze culturali che violando il principio di eguaglianza genitoriale emarginano i padri e danneggiano i figli.
(fonte: http://www.adiantum.it/pages/homepage_file/leggi.asp?id=77)


cordiali saluti


Fabio B.
www.paternita.info
giovane@email.it

PS. Autorizzo e chiedo la diffusione
      di questa lettera e riferimenti internet

(La repubblica di tersite, 25 ottobre 2008)

 

link collegato:

Lo Stato non tutela la paternità

- la repubblica di tersite -