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DISDETTA DEL CANONE RAI TV

 

CAMPAGNA DISDICI IL CANONE TV- CONTRO IL MONOPOLIO TELEVISIVO | 10 gennaio 2009

DISDETTA DEL CANONE  RAI

 di  Vito Feninno

Ho aderito alla campagna “disdici il canone tv: se la Rai, il Governo ed il Parlamento non rispettano le leggi, perche' dovrebbero farlo gli utenti della Rai pagando il canone-imposta tv?", promossa dall’associazione consumatori ADUC. Ho utilizzato il loro modulo e seguito le modalità ufficiali suggerite.

Mi sono recato all’ufficio postale del mio comune, Fabbrico, ho compilato il vaglia postale per un importo di € 5,16, più il costo di commissione per un totale di € 11,16; poi ho compilato la lettera per la richiesta della disdetta e ho spedito il tutto tramite raccomandata A/R con ricevuta di ritorno alla Agenzia delle Entrate di Torino.

Sono certo che dopo tutte le polemiche sul monopolio, di fatto, dei mezzi di comunicazione televisiva in mano ad un unico proprietario, che rastrella la quasi totalità della pubblicità, non permettendo ad altri di concorrere con gli stessi mezzi e risorse, l’unica arma in mano ai consumatori rimane di boicottare le reti mediaset non vedendo canale 5 rete 4 e italia1 e di disdire il canone rai in modo da costringere la Rai a cercarsi le risorse economiche sul mercato della pubblicità e spingere il parlamento ad emendare la legge Gasparri sulle televisioni abolendo il canone TV. Allego copia dei documenti spediti. La disdetta va inoltrata entro e non oltre il 31 dicembre del 2008.

Aderisci anche tu.  Leggi il mio vaglia postale

Lettera di disdetta del /13 dicembre 2008
Agenzie delle entrate
Ufficio Torino 1 - SAT Sportello abbonamenti TV -
Cas. Post. 22
10121 Torino

Oggetto: denuncia di cessazione dell'abbonamento – suggellamento
La/il sottoscritta/o FENINNO VITO, residente in via GUIDOTTI, 45, (Cap) 42042 (Citta'/Provincia) FABBRICO, REGGIO EMILIA, chiede la cessazione del Canone TV e chiede di far suggellare il televisore detenuto presso la propria abitazione. Si fa presente che nessun altro apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni e' posseduto dalla/dal sottoscritta/o o da altri appartenenti al medesimo nucleo familiare in altre abitazioni.

A tale scopo ha corrisposto l'importo di euro 5,16 a mezzo vaglia postale n° 54032 0004 03 041208 in data 04 - 12 - 2008 sul quale ha indicato il numero di ruolo dell'abbonamento. Dichiara altresì di non essere più in possesso del libretto di abbonamento e chiede a norma degli art.2 e 8 della L.241/1990 quale procedimento amministrativo intende seguire l'U.R.A.R. TV ai fini del completamento di quanto disposto dall'art.10 del R.D. n. 246 del 21/02/1938.

Data  05 - 12 - 2008
Firma  VITO FENINNO

I documenti sono sul sito dell'ass. dei consumatori ADUC        Rai. Nuova campagna Disdici il canone TV

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8 Gennaio 2009 - dal Blog di Grillo , anche beppe grillo aderisce alla campagna disdici il canone rai

Disdetta RAI, tremenda disdetta

Un nuovo anno va iniziato con dei buoni propositi. E quale miglior proposito della disdetta del canone RAI? Difficile trovarne uno migliore. Il canone è utilizzato dai partiti per informarvi che a gennaio nevica e che ad agosto si va in vacanza. Del processo Mills/Berlusconi o del processo Bassolino non c'è mai traccia. La Forleo e De Magistris sono trattati come magistrati deviati e rompicoglioni. La prima serata è dedicata al pensiero di Gasparri e Cicchitto. Giornalisti (?) come Riotta e Mimun diventano direttori di testata. I fili dell'informazione sono in mano ai partiti. La RAI è uno strumento di propaganda del PDL e del PDmenoelle. La RAI è anche un'orgia, si accoppiano tra di loro per moltiplicarsi. Amanti, sorelle, fratelli, figli, ex mogli e futuri mariti. Migliaia. Un kamasutra sempre in onda. La RAI dovrebbe essere un servizio pubblico, ma è un servizio pubblicitario. Più pubblicitario, che pubblico. Vogliono la pubblicità? Rinuncino al canone. Vogliono il canone? Rinuncino ai partiti. Per ora non si fanno mancare niente. Pubblicità, censura dei partiti, famigli, veline e fiction alla Saccà. Un servizio di informazione pubblico è necessario, ma per essere pubblico non deve dipendere da Veltrusconi. I modelli ci sono, come la BBC, basta prendere esempio. Da ora fino a novembre si può dare la disdetta del canone. Non paghiamo più per la merda di regime. Per novembre la RAI deve chiudere o cambiare. Due canali senza pubblicità e fuori dal controllo dei partiti mi sembra un buon obiettivo.

Chi disdetta il canone può iscriversi al gruppo di Facebook: Cancelliamo il canone RAI.

(la repubblica di tersite del 19 gennaio 2009)

           - la repubblica di tersite -