L'incidente

L'incidente

( irriverente)


Era
fanciulla onesta casta e pura,
quando conobbe un uomo intraprendente.
Volle sortirci e ella fu matura
per quello che si dice "un incidente".

"Dammi una mano,non aver timore,
diceva con dolcezza lo sfrontato,
se queste cose si fanno per amore
te lo dice anche il prete,un è peccato".

Non ebbe esitazione la donzella
a concedergli un po' del suo pudore,
e un giorno dopo l'altro la gonnella
fu alzata sempre più con molto ardore.

Fu così che dopo qualche mese
si accorse di essere ingrassata.
"Avrò mangiato troppa zuppa inglese
o m'avrà fatto male la cassata?".

Ma quando se ne accorse una vicina,
le disse con perfido livore:
"Beata te che mangi ogni mattina...........
io non mi ricordo più nemmen l'odore!!!!!!!!!!!".

( Saimon)
 

 

A LORIS E MAURIZIO
 

( mesta)


Una pena ho nel cor, grande, stasera
che offusca lo splendor di primavera.
Son dieci giorni eppure sembra ieri….
tre giovani ritornano, ciarlieri,
in auto verso casa discorrendo
del più e del men, alcun pensier avendo.
Una serata allegra hanno trascorso
quasi alla fine è giunto il lor percorso.
Lì sulla destra il borgo s’avvicina…
ancora un ponte…cantano in sordina.
Scollinano… quand’ecco all’improvviso
una luce li abbaglia in pieno viso..
tre urli, una frenata…uno sconquasso
per un fatale tragico sorpasso
di un imbecille cinico spaccone
alla guida di un nero macchinone.
Sol un si salva ma per lui è finita
per sempre rovinata avrà la vita
Angeli di Dio, perché, bontà divina,
perché non c’eravate sulla china
a protegger con l’ali da Dio avute
quelle vite che adesso son perdute.
C’era l’amor, la fede su quei volti…
ora in un cimitero son sepolti.
( Mavale)

 

 

 

 

 

 

 

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