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07.07.2008 web stats Feed RSS

Il bordello del cavaliere

Veltroni ha ragione, c'è un bordello. E quando c'è un bordello è difficile fare le cose. Umberto Bossi ha così commentato la "profezia" di Walter Veltroni sulle difficoltà del governo che gli impedirebbero di durare per tutta la legislatura. E' bastata questa semplice affermazione del capo dei "lumbard" a far crollare il castello di carte accuratamente allestito da Berlusconi.

Prima della partenza per il Giappone in vista del G8, il premier insieme ad un fidato drappello di ministri si è catapultato in sala stampa per dettare alla nazione il suo indiscutibile punto di vista. Il solito monologo senza contraddittorio che qualcuno, ancora, si ostina a definire conferenza stampa. Ripresa, mandata in onda e, ovviamente, replicata fino alla noia dalla "sua" fedele Rete4.

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Le intercettazioni che lo vedrebbero protagonista di una sordida storia a base di sesso, politica e raccomandazioni? "Fango, gossip giornalistico, proditorio attacco dell'opposizione giustizialista e della magistratura militante". Il governo, invece, - sempre ad incontestabile parere del premier - sarebbe concentrato solo ed esclusivamente a risolvere i problemi che ci attanagliano. Carovita, bassa crescita, salari, stipendi e pensioni da fame, pressione fiscale, Napoli e la sua provincia ancora invase dalla spazzatura.

Il governo sta lavorando alacremente e presto presenterà per ognuno di questi annosi problemi la sua soluzione finale. Questo è stato il ripetitivo jingle. A conferma di ciò, nella stessa conferenza stampa, sono stati presentati utili manifesti e depliant allo scopo di informare i cittadini di cotanta operosità. Questi volantini saranno distribuiti ogni weekend presso opportuni "gazebo delle libertà". Insomma Lo Stato (il governo) che si fa partito o viceversa, come in un triste e mai sopito passato.

Non si capisce, allora, chi ha presentato in parlamento - paralizzandolo, di fatto - provvedimenti che la maligna stampa di sinistra ha battezzato "blocca processi" o "salva premier"; un disegno di legge - che però potrebbe magicamente trasformarsi in decreto - per impedire le intercettazioni e un lodo che impedirà di processare le più alte cariche istituzionali. Il lodo è stato steso dal ministro Angelino Alfano e riprende pedissequamente un altro analogo provvedimento già cassato dalla Corte costituzionale. Il lodo Schifani. Per la cronaca, sia Alfano, sia Schifani sono esponenti del Pdl.

Tornando alle intercettazioni che girerebbero (qualcuno sostiene che tra un po' potrebbero sbucare su internet) al sottoscritto non interessa affatto spulciare nella privacy del premier, della sua famiglia, dei ministri e dei suoi sodali. Sulle raccomandazioni poi, sappiamo benissimo che in questo paese c'è sempre bisogno di qualcuno che interceda per noi. Scriveva a tal proposito Enzo Biagi che "Per arrivare a Gesù, di solito, si passa attraverso la sua mamma". Però, allo stesso tempo, mi chiedo - sempre che le voci che girano sui giornali siano vere - se è etico e morale scalare le impervie pareti della carriera politica a colpi di tette e culi? Se da queste intercettazioni emergesse uno stretto legame fra "sesso e potere" credo sia affare di tutti i cittadini italiani esserne messi a conoscenza. Non fosse altro che per capire se in un curriculum alla voce "altre informazioni" può risultare utile aggiungere "conoscenza avanzata ed approfondita del kamasutra", oppure, se in allegato, oltre alla copia del diploma di laurea, sia necessario aggiungere pure un calendario patinato. Il vantaggio dell'altra metà del cielo sarebbe indiscutibile. E forse, a quel punto, al Ministero delle pari opportunità bisognerebbe trasferire Ignazio La Russa.

Il Cavaliere indefesso, nel frattempo, è arrivato nel paese del Sol Levate. Giusto il tempo di farsi annunciare da una forte scossa di terremoto. Le prime parole? Ha nuovamente attaccato l'opposizione accusandola di essere preda di una deriva "fascista". Fondamento di questa tesi? Semplice, è il fatto stesso che osi opporsi all'inesauribile "attività" del suo governo. Verrebbe da scrivere il bue che chiama cornuto l'asino... In fondo, sempre di corna si tratta.


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Ci sono 8 commenti all'articolo

davide scrive: consapevolezza

La cosa lampante di questi due mesi di governo del Cavaliere, è che non andrà lontano. Forse la durata del suo governo sarà di 5 anni. Ma le iniziative per il bene dell' Italia saranno zero, 0 spaccato. Inizia ad attaccare l' opposizione, senza per altro esserne attaccato in precedenza. Insorgono i soliti malumori tra le varie anime delle destre, ma a differenza del Pd o della sinistra non fanno nulla per farsi male. Soprattutto non fanno nulla per migliorarsi. Questo almeno Prodi cercava di farlo. Qui e il punto, già parecchi elettori stanno capendo la differenza tra i due. Prodi metteva mano per migliorare il Paese, lasciato in rovina dal Cavaliere. Berlusconi mette le mani sul tesoretto per farlo sparire. Modifica le leggi dello Stato a suo uso e consumo. Almeno il primo passo verso la consapevolezza è stato fatto, avanti col secondo passo.

XXX scrive: Ecco perché sono azzurri...

Azzurri come il Viagra. Più lo mandi giu' e piu' ti tira su la carriera parlamentare. In altri paesi i personaggi in questione proverebbero almeno vergogna. Qui, a cominciare dai loro elettori, e' invece un vanto. Siamo una repubblica delle banane e a loro, la banana si sa... piace.

antonio scrive: Italiani!

"Bisogna regolamentare la giungla delle intercettazioni, non è giusto che gli Italiani siano spiati, faremo un provvedimento che tuteli la privacy degli Italiani". Con queste parole (piu o meno!) si pubblicizzava l'imminente provvedimento per bloccare le intercettazioni,ed io mi sentivo un pò meno Italiano visto che a me che mi si intercetti non me ne può fregare meno, poi però leggo sui giornali che grazie alle intercettazioni viene fuori lo scandalo della clinica di Milano (leggi Milano non Napoli o qualsiasi città del sud) oppure lo scandalo dei formaggi adulterati con addirittura escrementi di topo, utilizzati da multinazionali come Galbani o Kraft (anche questo nel civilissimo nord, mica nel sud mafioso!) allora mi chiedo se gli italiani possano essere cosi imbecilli da tollerare tutto questo. Infine per quel che riguarda i presunti favori sessuali da parte di qualche ministra, la cosa sarebbe addirittura divertente (immagginarsi una lewinski italiana alle prese co n lo psiconano!) se non farebbe sorgere un atroce dubbio: ma chi c...o ci governa. In conclusione non è la politica marcia, ma gli italiani che ancora tollerano questi personaggi da avanspettacolo (chiedo scusa a tutti gli Artisti di avanspettacolo per il paragone!!)

Nomen nescio scrive: Silvio continua così, Noi ti AMIAMO!

Sinistri siete senza speranza. La Carfagna e' una donna intelligente, sensibile e molto preparata! Voi siete invidiosi e in malafede ma si sa che a sinistra ciò che è bello e serio diventa subito brutto e disonesto! E allora mi sorge un dubbio: oltre che essere di limitate capacità, vuoi vedere che quelli di sinistra sono anche un pò miopi. Come si fa a preferire una Rosy Bindi ad una Mara Carfagna? Sarà forse solo per questo che ce la invidiate? Fate pure, signori di sinistra, e tenetevi la/il Luxuria che è meglio (per voi, naturalmente).

Corsaro rosso scrive: Povera Italia

Temo che il commento di tal "senza nome" sia uno scherzo, almeno voglio sperarlo! Non puo' esistere davvero gente cosi' rovinata, a meno che non sia stata preventivamente lobotomizzata. Leftorium, quindi, ti invito a fare piu' attenzione e a non lasciar passare certe schifezze. Il tuo blog e'davvero ben fatto, non rischi di abbassare la sua qualita' se dai spago a certa munnezza.

Leftorium (ADM) scrive: Nota a margine

E' vero, ultimamente sto ricevendo diverse visite di ''commentatori'' di destra. Non so' se ''nomen nescio'' sia un troll o davvero crede in quello che ha scritto. Cerchero' di stare piu' attento. Tuttavia, caro corsaro, vorrei farti notare come il ''senza nome'' ha tirato in ballo la Carfagna quando, nel mio articolo, non ho fatto alcuna sua menzione. Excusatio non petita?

Gaia scrive: Che pena

Il nostro non è un problema politico, ma culturale. In Italia godono di piu' considerazione i furbi e quelli che aggirano o non rispettano affatto la legge, mentre gli italiani, come tanti pecoroni, continuano orgogliosi a fidarsi di un uomo che nulla ha a che fare con il bene comune. Cosa ha fatto per il bene comune e per la cosa pubblica? Ah si, le televendite e il grande fratello. Concordo con quanto ha scritto Lidia Ravera su L'Unita' su questa vicenda. E' penoso osservare questo intreccio perverso, tutto maschilista, di raccomandare le bellezze nostrane per ammirarle poi nell'harem delle vanità da viagra.

davide scrive: accusatio manifesta...

Caro Left, ritengo sia un bene che taluni individui abbiano il diritto di scrivere le loro baggianate. Ultimamente poi sono nervosetti. Difendono e offendono senza prestare attenzione ad alcun ragionamento. Finendo sempre per darsi la zappa sui piedi.

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