Oggi non mi sento in forma. Left è un po' giù di tono, di tanto in tanto capita anche ai migliori. So che questo farà incazzare qualcuno dei miei lettori. Non tutti, non quelli seri. Le persone serie "sul serio" mantengono alto il tasso d'auto-ironia, per fortuna. E' questo quello che li differenzia da quelli che fanno "ciao-ciao" con la manina alle telecamere o da quegli altri, tremendi, che accompagnano e fanno da contorno ai politici.
Avete presente quando un giornalista tivù intervista un politico per strada? Oppure, in particolare, avete mai dato uno sguardo a cosa succede durante uno dei tanti tour istituzional-elettorali di Berlusconi? Non guardate Lui, guardate chi gli sta a fianco. Annuisce, 'sto stronzo, annuisce sempre. E' una claque portatile. Sa di essere una nullità, ma è anche consapevole che le telecamere lo stanno inquadrando, magari mezza faccia, mezzo culo, un occhio solo come Polifemo.
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Perché Berlusconi e soci si accompagnano sempre a dei mediocri? Se fossi onorevole io pretenderei di avere a fianco, nelle interviste, uno che fa sempre di No con la testa. Di No in tutti i modi. Per esempio, dico: "Stiamo preparando un pacchetto di misure per fronteggiare la crisi e la disoccupazione". E quello fa "No" con il testone. "Il mio governo ha dichiarato guerra agli evasori fiscali". E il capoccione fa tre salti, poi ricade in terra e fa tre No! No! No! A molla come quei pupazzetti montati sul lunotto posteriore.
Invece, tutti i "mezzi uomini" del Presidente, annuiscono sempre. Gravi, solenni, compenetranti nel loro ruolo di leccaculi di Stato. E' uno dei più grandi misteri d'Italia. Le facce dei politici talvolta (con molta lentezza, per la verità...) cambiano, quelle dei loro portaborse mai.
Mio caro "PresdelCons", questa volta mi rivolgo direttamente a te, voglio darti un consiglio. Prenditi un clown. Uno di quelli con la faccia bianca, candida e con bel naso rosso: un pagliaccio magnifico e tristissimo. Non per farti da spalla, sia chiaro. La sua presenza a tuo fianco ti conferirebbe dignità per davvero. La politica, del resto, è l'arte del relativo. Le tue dichiarazioni sembrerebbero più reali e credibili, più alte e nobili.
Una volta tanto, fa una cosa senza guardare ai tuoi beneamati sondaggi. Getta dal tuo carrozzone carnevalesco tutti quei pagliacci improvvisati che un po' ovunque compongono il tuo esclusivo circo itinerante. Buffoni, magari nobilitati dalla tua concessione di uno scranno parlamentare o dalla candidatura alla Presidenza di una provincia, così come mi ricorda incessantemente uno spot elettorale televisivo. Saltimbanchi che annuiscono a Tuo comando anche quando, il più delle volte, dici cose nelle quali nemmeno tu credi.
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