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Leftorium

04.06.2008 web stats Feed RSS

Democrazia della munnezza

A Chiaiano, quartiere periferico di Napoli, la prevista costruzione di una discarica sta scatenando la popolazione locale, mentre Napoli, la sua provincia e buona parte della regione è letteralmente sommersa dai rifiuti e si temono, con l’arrivo dell’estate e l’aumento della temperatura, infezioni.

Quella di Chiaiano è solo l'ultima di una lunga serie di rivolte nella regione. Prima ancora ci sono stati disordini a Serre nel salernitano, ad Acerra (Na) contro la costruzione del termovalorizzatore, in Irpinia, nel Sannio e a Caserta contro le discariche e i Cdr. Rivolte spesso capeggiate delle stesse autorità locali.

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Il fenomeno si iscrive a quella tendenza più generale che vede la mobilitazione delle cosiddette popolazioni locali, sia al nord sia al sud, in sedicenti comitati del "No" che hanno come comune denominatore, appunto, il "No": l’avversione e la contrarietà ad ogni genere di progetto ed opera fosse pure di pubblica utilità.

Basti ricordare le mobilitazioni contro la costruzione del degassificatore a Brindisi, quella della Val di Susa contro la Tav o quella dei comitati sorti a Vicenza contro l'ampliamento della base americana. Un po’ ovunque in questo paese si fa a gara a bloccare opere decise per ragione di interesse generale.

Per più di un osservatore (ed io tra questi) non si tratta solo della cosiddetta sindrome NIMBY, acronimo inglese che sta per "Not In My Back-Yard", non nel mio giardino. In molti di quelli che si impegnano in queste azioni e in buon parte di quegli amministratori locali che le capeggiano, spesso ci trovo una profonda ignoranza del significato della parola democrazia. Quando li ascolto nelle interviste rilasciate ai tg, riconosco nelle loro parole un profondo disinteresse per le esigenze della comunità nazionale; traspare una pressoché totale mancanza di ogni spirito di appartenenza. La discarica, la Tav, il degassificatore, la strada o quant'altro serve alla più ampia comunità? "No, grazie. Lo facciano da un’altra parte"!

Dicono che le loro lotte sono a difesa della "democrazia" e fondano sul principio "universale" secondo cui nessuna opera di pubblica utilità può essere costruita senza il consenso della popolazione locale interessata. Risposta inconfutabile. Peccato però che le "comunità locali" in rivolta non sono repubbliche democratiche sovrane, libere ed indipendenti. Appartengono ad una comunità più vasta che il diritto chiama Stato e il buon senso Paese. Queste "lotte", quindi, hanno poco o niente di democratico.

Nei confronti dello Stato si possono e si debbono reclamare diritti ma, allo stesso tempo, e bene dirlo chiaramente - e lo voglio fare io, da sinistra - ci sono pure doveri da rispettare.


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Ci sono 7 commenti all'articolo

davide scrive: Operazione "guapparia"

In Campania, resto convinto che per risolvere il disastro rifiuti, non si debba più comunicare nessuna iniziativa alla popolazione. Il motivo è semplice. Non meritiamo di essere trattati meglio o peggio dei responsabili politici: Bassolino, Rastrelli, Berlusconi o Di Palma. Il perchè è ancor più semplice. Tutti i giorni la camorra sversa quintali di monnezza sotto gli occhi di tutti e nessuno manifesta o semplicemente fa una telefonata anonima ai carabinieri. Se lo stato decide di costruire un impianto in sicurezza, scoppia l'isteria generale. Insomma, un pò di presa per il culo a fin di bene.

XXX scrive: Non ci resta che piangere

il problema è che i veri responsabili "politici" la passeranno liscia e la popolazione campana paghera' tutto il costo (civile ed ambientale) della loro incapacità. Vedi Napoli, vota Bassolino e poi... muori.

snakebyte scrive: Vivi in una favola...

Cit: "un po' ovunque in questo paese si fa a gara a bloccare opere decise per ragione di interesse generale." - Interesse generale o interesse personale? L'Impregilo si occupa della TAV, è proprietaria della discarica di Chiaiano ed addirittura gli verrà appaltata la costruzione del ponte. Perchè non fate una ricerca su google scrivendo "Impregilo"? Lo Stato non è perfetto, non dobbiamo inchinarci ad ogni decisione dello Stato. Se vi ricordate bene non l'abbiamo fatto per l'indulto e penso che gli effetti e le conseguenze se ne sentono ancora oggi con fatti di cronaca nera. Mi dirai che è stato giusto non opporsi all'indulto, perchè lo Stato segue l'interesse generale e non commette mai sbagli? Vivi in una favola... - snakebyteworld.blogspot.com

Leftorium (ADM) scrive: Forse...

Forse vivo in una favola. Di certo vivo dalle parti di Napoli...

antonio scrive: la democrazia della munnezza secondo me

Non mi sento di giudicare gli autoctoni che protestano,hanno le loro ragioni,se magari avessero protestato cosi' anche quando la camorra andava a sversare rifiuti molto più pericolosi forse ne avrebbero guadagnato in credibilità.per quel che riguarda gli interessi dello stato è giusto,ma prima di vedere arrestati i manifestanti di serre o di altri posti, avrei preferito vedere arrestati tutti quelli che questa situazione l'hanno creata da circa 15 anni a questa parte, poi ci si può permettere di usare anche le maniere forti con la gente comune,altrimenti si rafforza il comune pensiero che "LA LEGGE NON E' UGUALE PER TUTTI"men che meno per la CASTA.

Er monnezza scrive: Voglio proprio vedere

Voglio proprio vedere come farà il governo a risolvere questa faccenda. Di certo non si può manganellare o peggio ancora arrestare la gente perché manifesta contro una discarica che verrebbe a trovarsi a pochi metri da ospedali e zone abitate. Allo stesso tempo la situazione dei cumuli di spazzatura in strada e' diventata insostenibile. Io alle ultime elezioni non ho votato Berlusconi ma se davvero riesce in questa impresa gli faccio tanto di cappello e magari lo voto pure. Ciao.

corsaro rosso scrive: Bel nick!

Non voglio essere offensivo, davvero. Bel nick che ti sei dato: Er Monnezza... Colgo l'occasione per salutare te Leftorium e gli altri "commentatori" del blog, ciao.

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