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14.06.2008 web stats Feed RSS

The Economist, too nice, too lite...

L'Economist, adesso, boccia Veltroni. In molti ricorderanno quel celebre editoriale di qualche tempo fa dedicato a Berlusconi. S'intitolava "Unfit to lead Italy" ovvero inadatto a guidare l'Italia. L'editoriale del magazine economico (di orientamento conservatore) all'epoca suonò come una sonora stroncatura del governo Berlusconi. Quell'articolo destò molto scalpore perché, in un certo senso, fu una sorta di bolla di scomunica del Cavaliere, del suo governo e delle sue politiche dall'albo dei liberali doc.

"Veltroni, stregato dalla tentazione dall'appeasament con Berlusconi più che contribuire a migliorare il clima politico, rischia di affossare definitivamente il centrosinistra" sentenzia, sull'ultimo numero, il settimanale britannico. A non convincere l'Economist è anche il cosiddetto "governo ombra" che pure fa il verso ad una tipica tradizione d'oltre Manica, lo "shadow cabinet". "L'idea di opposizione di Veltroni non è per niente in linea con la tradizione britannica - chiosa l'editorialista. "In diverse occasioni Veltroni ha rinunciato all'opportunità di mettere in difficoltà il governo, col solo risultato di contribuire a rafforzare la popolarità di Berlusconi". Di queste occasioni mancate il settimanale britannico fa alcuni esempi - a cominciare dalla vicenda Alitalia - per poi chiudere con una previsione persino impietosa. "Il rischio è che più di avere un governo ombra l'Italia si ritrovi con un'opposizione fantasma".

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Insomma ai sudditi di Sua maestà britannica l'opposizione veltroniana appare "too nice, too lite" e quindi "too lose". (simpatica, leggera e... quindi perdente. Troppo).

Ho già scritto in diversi altri articoli il perché trovo poco convincenti - e anzi, in diversi casi, del tutto sbagliate - le mosse messe in atto dalla segreteria del Pd. Il partito di Veltroni si mostra fermo in mezzo al guado, stretto tra quello che l'Economist chiama "appeasament" la pacificazione con il Cavaliere e il richiamo della foresta di un'opposizione senza compromessi, dura e pura alla Di Pietro, espressione però di una sterile vocazione minoritaria.

Eppure, come già detto, i motivi di critica al governo non mancano. Questo già si sta dimostrando, nei fatti, un governo antisociale. L'inflazione galoppa quasi al 4% e pesa come un macigno sulla testa (e nelle tasche) dei cittadini più indigenti. Tremonti già annuncia piani triennali di tagli agli enti locali i quali, a loro volta, taglieranno spese e servizi pubblici. Tutto questo mentre i tg "unificati" farneticano di una fantomatica Robin Hood tax, che dovrebbe togliere ai ricchi (i petrolieri) e dare ai poveri... ma intanto non è posto alcun freno all'aumento indiscriminato del costo dei carburanti, delle bollette, delle tariffe.

A queste e ad altre che sono vere e proprie emergenze, il governo risponde solo con reboanti annunci mediatici di questo o quel ministro mentre poi dedica un intero consiglio dei ministri alla stesura di un ddl che impedirà, di fatto, le intercettazioni da parte dell'autorità inquirente per tutti quei reati che prevedono pene inferiori a 10 anni. Ovvero la gran parte dei reati contro il Patrimonio. Anzi, i veri "colpevoli" da punire diventano, in un ceto senso, tutti quei giornalisti che dovessero pubblicare sui loro giornali i testi delle intercettazioni. Si rischiano fino a 3 anni di carcere e multe salatissime.

In questo frangente, il Pdl ci ha messo davvero poco a far vedere le sue vere intenzioni: editti e scomuniche contro diversi giornalisti scomodi, inasprimento della repressione dei confronti degli immigrati clandestini, dichiarazioni sulla necessità di occupare la Rai e persino la "militarizzazione" delle nostre città con le ronde dei soldati come in una qualunque repubblica delle banane sudamericana.

Should we talk about the weather? Should we talk about the government? (Dobbiamo parlare del tempo? Dobbiamo parlare di governo?) Si chiedevano i R.E.M. in una canzone di qualche anno fa. Temo che dalle parti del Loft di Piazza Sant'Anastasia, "pacatamente e serenamente", non saprebbero cosa rispondere...


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Ci sono 5 commenti all'articolo

davide scrive: ...ma anche

A poco più di due mesi dalla vittoria delle destre, e' chiaro a tutti che Walter Veltroni non è un oppositore capace. Il solito Silvio B da una parte ci sta soggiogando con "l'informazione parallela". Lancia l' idea di costruire centrali nucleari, giornali e tg ne parlano. Nel frattempo è gia pronto un ddl sulle interccettazioni. Ancora, i tg parlano della sua visita settimanale a Napoli ospite del cardinale Sepe. Dimenticando che la monnezza è sempre li e lo sara' per altri 3 anni e non 3 mesi come promesso in campagna elettorale. Gli italiani nel frattempo non stanno ricevendo nessuno sgravio fiscale, ne riduzioni di bollette, luce, acqua, gas, affitto, ecc. Dall' altra parte c' è il Pd veltroniano, incapace di abbozzare un ragionamento alternativo. Perchè le idee mancano? La risposta e' evidente, Si. Forse è il momento di eleggere un nuovo segretario nazionale? ... Ma anche no...

antonio scrive: siamo alle solite

siamo alle solite,il vecchio vizietto di autocriticarci! io non so se realmente Walter sia troppo edulcorato o no, ma l'opposizione dura fatta alla passata legislatura delle destre sicuramente non ci ha giovato,visto che 2 anni fà abbiamo vinto per "un pelo e trenta" come si dice dalle mie parti.Allora perchè non cambiare strategia ed evitare polemiche sterili comunque e sempre,non recepite dall'opinione pubblica,anzi con l'effetto contrario, e non aspettare il momento buono per affondare il coltello.Tanto i signori al governo ci resteranno 5 anni di sicuro.nel frattempo aspettiamo per vedere cosa succede,e nel frattempo evitiamo di farci del male da soli.

corsaro rosso scrive: e' proprio cosi'

Con buona pace di antonio Veltroni e' proprio unfit to lead... the opposition. Oggi, per la prima volta, ha provato a fare la faccia un po' più cattiva. Ha minacciato ''la fine del dialogo'' col governo se questi fara' passare le prossime leggi vergogna come la riproposizione del vecchio lodo Schifani (in poche parole il salvacondotto per il premier, i ministri e qualche altro amico loro per eventuali marachelle commesse nella loro vita ''terrena'', cioe' prima di diventare classe di governo di questo disgraziato paese). Immagino la paura dalle parti del Pdl... Speriamo, comunque, che non sia la solita fuffa. Veltroni alza la voce davanti alle tv e poi zitto zitto incontra il gran cerimoniere Gianni Letta e si accorda con lui per spartirsi le briciole lasciate dal Cav.

davide scrive: condivido

Troppo spesso ho polemizzato con c r, ma questa volta ha proprio ragione. Veltroni più che essere il Premier ombra, è l' ombra del premier. Per salvare l' Italia da una "dittatura morbida". Per salvare un partito forte come il Pd. Bisogna eleggere un nuovo segretario.

gennaro scrive: i disegni

Non sono i nuovi segretari che fanno i partiti Sono le idee, sono le prospettive che esse danno,sono le proiezioni verso un sogno che può realizzarsi.sono le persone che si uniscono intorno a delle tracce comuni,sono i pensieri lontani dalle alchimie di cervelli lesi di burocrati politici, che viaggiano viaggiano fino ad arrivare oltre ogni buio sentiero...

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