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13.01.2009 web stats Feed RSS
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Squadra, compasso e... biscione

Questa storia comincia molti anni fa. Più o meno una trentina, per la precisione. E' la storia di due "fratelli", rispettivamente il Gran maestro "venerabile" di una loggia massonica segreta, nota col nome di "Propaganda 2", o più semplicemente P2, ed un suo adepto brianzolo, tesserato numero "1816" della stessa setta. I due sono rispettivamente Licio Gelli e Silvio Berlusconi.

Secondo un documento approvato dal Parlamento italiano, la Loggia P2 "Era dedita all'inquinamento della vita nazionale mirando ad alterare in modo spesso determinante il corretto funzionamento delle istituzioni, secondo un progetto che mirava allo scardinamento della democrazia". Insomma, per usare un eufemismo, mestava nel torbido, magari depistando indagini con attività eversive.

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Eppure per Silvio Berlusconi la P2 "raccoglieva gli uomini migliori del paese. Persone che, magari in buona fede, si erano trovati in quella lista e che furono presentati come nemici della Patria". Quindi, era una sorta di confraternita di probi e devoti patrioti.

Sta di fatto che il "fu" venerabile, condannato dalla magistratura con sentenza definitiva, oggi conduce una trasmissione televisiva e parla "a modo suo" della politica di casa nostra. Racconta la "sua" P2, dice che "La strage di Bologna fu opera di una mano straniera". Ma non solo. Ecco cosa pensa del confronto parlamentare tra maggioranza ed opposizione. "I decreti si fanno senza dialogo con la minoranza".

Poi in un "crescendo rossiniano", il "grande vecchio della" massoneria italiana solennemente sancisce: "Con gli studenti ci vuole la mano forte". "Gli omosessuali durante il fascismo non esistevano". "Il disastro in Iraq è colpa della Rice". "L'Unione Europea è solo disunione". "Saviano ha scritto Gomorra per farsi pubblicità". "I criminali extracomunitari dovrebbero essere messi in campi di concentramento". "I quotidiani spariranno perché nessuno li legge più".

Ma soprattutto Gelli tiene ad evidenziare il suo "amore fraterno" per il Cav. "Cerchiamo di essere obiettivi - dice l'ex Gran maestro. Se cadesse Berlusconi, sarebbe un caos per il Paese perché il Governo non avrebbe più una struttura partitica. Berlusconi ha iniziato con una struttura partitica, seguendo la strategia dei Carabinieri, dei farmacisti e della Chiesa, ovvero creare una ragnatela così capillare che serva per poter comandare e controllare l'Italia. Se cade Berlusconi, chi abbiamo? In Italia non c'è un leader. Gianni Letta è un bravo diplomatico. Cicchitto, anche lui è stato in Loggia con me ed è una brava persona. Dell'Utri, invece, ad esempio, non può essere leader perché è stato perseguitato da una condanna e quindi è tenuto in disparte".

Chi può essere un leader politico oltre Berlusconi? "Oggi come oggi - ribadisce Gelli - non salverei nessuno della sinistra italiana. Rosy Bindi? Mi pare che Cossiga l'abbia classificata molto bene. Anna Finocchiaro? Anche lei sembra più un uomo che una donna...". Parola di Gran maestro.

La chiosa di Licio Gelli è un vero e proprio endorsement per il "suo" Silvio. "Solo lui può portare a compimento il programma di Rinascita nazionale". "Nel mio piano prevedevo la creazione di una Repubblica presidenziale, perché da più responsabilità e potere a chi guida il Paese, cosa che nella Repubblica parlamentare manca".

A proposito, chi ha parlato di "presidenzialismo" in questi giorni?


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Ci sono 4 commenti all'articolo

Valentina scrive: Non c'e' dubbio

Il programma del Pdl e quello della P2 sono perfettamente uguali. Anche da episodi come questo si capisce che il nostro non sara' mai un paese normale.

Corsaro rosso scrive: Visto che oggi si parla anche di ''riforma'' della giustizia

Gelli ha dichiarato, in disaccordo pero' col suo iscritto 1816, che il ''Lodo Alfano'' e' uno sbaglio. ''L’immunità ai grandi dovrebbe essere esclusa, perche' al governo dovrebbero andare persone senza macchia e che non si macchiano mai''. Ma se Berlusconi si e' auto-definito addirittura ''unto''? :-)

davide scrive: Licio Gelli conduce un programma Tv?

Dov' e' la cosa strana? Il nostro e' un Paese dove tutto e' relativo, le emozioni sono relative. Che si pianga, si rida, ci si incazzi o si rifletta, non importa come basta farlo con l' ausilio del grande fratello. Il cav. Biscione lo sa bene. ;-)

Tess scrive: Con tutto il rispetto per le persone anziane

penso che certi personaggi ad una certa eta' bisognerebbe rinchiuderli in una casa di riposo

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