Crollano Pil ed esportazioni, aumentano fabbisogno e disoccupazione. Berlusconi è sempre ottimista... e il "venerabile" Gran maestro Licio Gelli chiede 8 milioni di dollari di danni. Yes, we can... (of gas, oh yeah).
Procediamo con ordine.
L'elenco delle nostre cronache marziane (visto che i tg, pur di non entrare nel merito, gli girano intorno come fanno le sonde della Nasa col "pianeta rosso") l'apriamo con l'ultimo bollettino economico dell'Istat.
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Il prodotto interno lordo nel 2008 è calato dell'1% rispetto all'anno precedente e questo mentre L'ultima stima ufficiale del governo, quella contenuta nell'aggiornamento del Programma di stabilità, attestava una diminuzione del Pil nel 2008 solo allo 0,6%. E' dal 1980, secondo l'istituto nazionale di statistica, che non si vedevano dati così negativi.
Con il Pil in picchiata anche il rapporto tra deficit e Pil cambia attestandosi al 2,7%. Anche in questo caso le ultime stime ufficiali del governo (2,6%) si sono dimostrate errate. Ieri ha fatto quasi tenerezza la precisazione del tg1 che ha ricordato come il ministro Tremonti si sia rallegrato perché: "Non abbiamo sforato il limite del 3%". Ah beh, allora... Se non fosse che un'altro istituto statistico nazionale l'Isae ha reso pubblico un'altro rapporto, questa volta di previsione per il 2009. Il documento prevede una riduzione del Pil nel 2009 pari al 2,5%. Allo stesso tempo la produzione industriale dovrebbe segnare una discesa del 3,8% nel "solo" primo trimestre. L'inflazione, invece, è attesa in frenata, grazie alla diminuzione dei prezzi dei carburanti. Nel 2009, inoltre, la disoccupazione dovrebbe raggiungere l'8,5%, subendo pesantemente l'impatto della recessione in atto. La pressione fiscale dovrebbe restare sostanzialmente stabile 42,8% (oggi al 43%). Il rapporto debito/Pil è visto in crescita al 110,3% nel 2009, mentre nel 2010 salirà al 111,8%. Il rapporto deficit/Pil, infine, è previsto in netto peggioramento al 4%.
Per discutere della crisi e delle sue implicazioni, il governo incontrerà mercoledì alle 17 a Palazzo Chigi le parti sociali. Speriamo che qualcuno porti tea e biscotti. Anche perché bocciata dallo stesso Berlusconi la proposta del Pd di un "assegno mensile ai precari disoccupati", di annunci concreti il governo non sembra averne.
Tra i tanti italiani alla prese con problemi di natura economica, si è aggiunto, buon ultimo, pure l'ex Gran maestro della loggia massonica P2 Licio Gelli. Qualche tempo fa già mi ero occupato del fu "venerabile", per via della sua trasmissione televisiva su Odeon in cui raccontava la "sua" Storia d'Italia. Gelli ora vuole far causa ai magistrati "Che nel 1989 ordinarono la spartizione del mio tesoro in Svizzera. La somma di 8 milioni e 500mila dollari che mi è stata sequestrata deve essere restituita". Il Gran maestro si sente una vittima giudiziaria (anche lui...) e così ha deciso di lanciare un appello a sostegno dell'iniziativa per riavere il suo "tesoro" al presidente della Repubblica, come pure al presidente del Senato, al presidente della Camera, al Csm e al Governatore della Banca d'Italia.
Sono certo che governo e maggioranza, da sempre sensibili a certe cause "umanitarie", specie quando c'è da scudisciare un po' di "toghe rosse", non mancheranno di offrire la loro più sincera solidarietà. Magari con l'ennesimo decreto legge "ad personam".
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