A Chianciano Terme si è chiuso, con la sconfitta di Nichi Vendola, il congresso di Rifondazione comunista. Un congresso a suo modo storico che segna, di fatto, la sua inesorabile marginalità politica con il fallimento e l'eclisse, con ogni probabilità, di un gruppo dirigente che in qualche caso - leggi Nichi Vendola - ha assunto importanti responsabilità di governo.
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Sì, è stata soprattutto la sconfitta di Vendola - che ora annuncia la formazione di una corrente interna d'opposizione - più che la vittoria di Ferrero. La maggioranza congressuale - che poi è un cartello delle minoranze interne che si contrapponevano alla scalata del "governatore" pugliese -, che pure celebra tra "bandiera rossa" e "l'internazionale" la sua vittoria, appare in ogni caso debole e contraddittoria.
La strategia proposta per superare debacle elettorale dello scorso aprile si presenta piuttosto indefinita. Un generico appello a tornare alle origini: ad un'opposizione sociale dura e pura. Tattica, è evidente, dal corto respiro e di piccolo cabotaggio che probabilmente vagheggia uno zero-cinque in più alle prossime europee nella speranza di poter così celare l'evidente vuoto progettuale.
Se n'è reso conto pure Fausto Bertinotti che nel tentativo di salvare capra e cavoli, ovvero di scongiurare la conta e lo scontro frontale tra Ferrero e Vendola, ha provato a mediare. Tentativo fallito. L'ennesimo, peraltro, di una decennale lunghissima serie.
I compagni del Prc continueranno a sognare un'altra società, ci ripeteranno forse con maggior insistenza che "un altro mondo è possibile". E lo faranno, si può esserne certi, con la consueta passione - che da loro avversario gli riconosco.
Ma una sinistra per sua scelta residuale e votata - è proprio il caso di dirlo - all'opposizione come "fine ultimo", è semplicemente una sinistra inutile.
Dino scrive: E' finita?
Con il Pd che non si capisce cos'e' e con il resto della sinistra alla canna del gas finiremo per credere pure noi che di sinistra c'è rimasto solo berlusconi... :.(
davide scrive: Anacronistica
Anacronistica, cosi' mi e' parsa la sinistra arcobaleno in campagna elettorale, cosi' lo e' oggi. Mi riferisco alle varie parole d'ordine, tipo lotta di classe e conflitto socale. Oltre questo il nulla. Mentre molto attuale e' lo scontro tra Ferrero e Vendola. Insomma fin quando stavano in parlamento (non importa se in maggioranza o all'opposizione) sembravano piu' compatti di forza Italia. Ma ora! Almeno non romperanno piu' con la storia del Pd e della sua dialettica interna.
kayowas scrive: Soggetto unico
La verita' e' che dovrebbero trovare i punti di contatto con il PD ed altri e far nascere un soggetto unico. - da diggita.it.
Leftorium (ADM) scrive: Non facciamoci
ulteriormente del male!
Per poi ripetere il disastro come col governo Prodi? Con questi è impossibile governare. La nuova maggioranza del Prc, in larga parte non viene nemmeno dal Pci. Sono ex gruppettari extraparlamentari e demoproletari che sognano un mondo abitato esclusivamente da loro e dai loro amici francescani... :-)
antonio scrive: ahi ahi!
io non so se a sinistra si e' piu' autolesionisti o piu' ingenui, veniamo da una stagione politica che e' stata un vero terremoto per tutto il c.sx e mi aspettavo una "rifondazione"dei comunisti, cosa che avrebbe aiutato (forse!) anche il pd alle prese con piccoli e grandi problemi interni, e invece ci ritroviamo con la vittoria di ferrero, che mi sembra sposti la posizione della sx su posizioni vecchie addirittura di 10 anni. dobbiamo sperare solo che don silvio duri 5 anni per avere il tempo di ricostrure il c.sx.
Anellidifumo scrive: Nè Prc, nè
Udc
Sì, l'analisi è probabilmente corretta, ma se la soluzione non può essere nel massimalismo comunista, per me non può stare nemmeno nel realismo di un'alleanza con Casini e Cuffaro. Continuerò ad astenermi, oppure a dare voti del tutto inutili.
Leftorium (ADM) scrive: Benvenuto
sul mio blog
Benvenuto anche a te, Anellidifumo :-)
corsaro rosso scrive: tra Sparta
e Atene
Se Sparta (il pd) piange Atene (il prc) non ride. Il pd annaspa e rifondazione affonda. Comincio seriamente a sospettare che tra i padri fondatori della sinistra italiana non ci siano Gramsci, Turati o Togliatti ma il marchese de Sade e Leopold von Sacher-Masoch...
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