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31.05.2009 web stats Feed RSS
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Un post... "firmato"

Ne parlavo l'altra sera con un mia madre. L'acquisto di articoli commerciali, dall'abbigliamento alla rubinetteria, ha subito nel corso degli anni un notevole cambiamento.

A sentire lei, un tempo i costi erano proporzionati alla qualità del prodotto. Si sapeva, per esempio, che la seta costava più del nylon, che un paio di scarpe di cartone valeva meno di un paio di scarpe in cuoio, eccetera. Oggi, invece, un prodotto vale e quindi costa, più o meno, a seconda se sia o no firmato. Memore di alcune mie recenti esperienze "firmate", ho dovuto ammettere che aveva ragione.

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Ecco dove volevo arrivare. Alla firma. Sarti, orafi, designer, camiciai, firmano la loro merce per gioia e l'orgoglio dei loro clienti. Chi indossa articoli anonimi, non firmati, è pressoché un accattone! La donna chic, l'uomo elegante non acquistano né un pedalino, né un fazzolettino da naso, se non ne sono firmatari i grandi nomi dell'Alta moda.

Alta moda

Mi sono trovato a volte in negozi rinomati dove ho occhieggiato e poi misurato un vestitaccio di stoffa corrente, stretto, risicato, con un vistoso difetto alla manica... dico... va beh quanto costa? Cinquecento Euro! Cribbio! Eh, dice la commessa... ma è firmato da "Alfonsi" (nome di fantasia). Beh certo, allora...! Segue poi la camicia firmata da Alberti (anche questo nome di fantasia), perché sotto un vestito di Alfonsi mica ci puoi mettere una camicia qualunque... La cinta è invece di Guglielmi (nome... come i precedenti), che non è manco di cuoio, però è firmata appunto da Gugliemi. Infine, la cravatta è di Giorgi e Terenzi (nomi... ci siamo capiti), nel senso che il fondo tinta è firmato da Giorgi ed i pallini, uno per uno, sono firmati da Terenzi.

Il tutto, generalmente, si conclude con un assegno firmato da te che ti prosciuga o quasi tutto il conto in banca!

Per quel che concerne l'arredamento della casa, le cose cambiano di pochissimo. Anche qui, l'Uomo alla Page, deve sbalordire i suoi ospiti, ostentando il poggia-asciugamani firmato da Leopoldi e la tazza del water firmata da Lorenzi (anche loro appartenenti allo stesso fantasioso clan autografo dei precedenti). In questi appartamenti esistono anche quadri raffiguranti una macchia d'inchiostro pagati tremila Euro. Di solito il quadro è un vero schifo, ma la cornice è firmata dal famoso designer di cornici Pasqualotti e quindi...

Vedrete che di questo passo, uno di questi giorni, andando al mercatino ci sentiremo chiedere dieci Euro per un peperone. Dice ma perché così tanto? Ovvio, è firmato da Giggino o' fruttaiuolo. E vedrete che l'acquisteremo pure!




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