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20.07.2008 web stats Feed RSS

Un governo di nani e ballerine

E' oramai sotto gli occhi di tutti quanto sia inaffidabile questo governo. Un governo senza programma, senza idee, senza una cultura politica dominate che non sia il populismo più sguaiato. Un rigurgito di vacui spot, al più buoni per l'anteprima del tg4 e le 'simple minds' che ne fissano l'audience.

Un articolo pubblicato su L'Espresso di questa settimana è fin troppo eloquente: "Il governo Berlusconi non ha un programma. Ma se è per questo il centrodestra non ha nemmeno una cultura. Sono lontani se non lontanissimi i tempi in cui il Cavaliere si proponeva come il rappresentante domestico di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher, nel nome del neoliberismo e del taglio delle tasse. Altri giorni, allorché re Silvio prometteva meno tasse per tutti e il 'sogno'. Altre estati allorché il divo Berlusconi, fra un vulcano artificiale e una serata con le señoritas si proponeva come l'interprete nostrano dello spirito neoconservatore".

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In fondo, basta osservare con attenzione ciò che si nasconde dietro "l'ammuina", gli strilli e i proclami dei vari ministri e dei principali esponenti del Pdl, per capire che cosa sta succedendo. Poiché non esiste una cultura comune nella destra, "ogni protagonista si sente autorizzato a esprimere le sue manie". In altri tempi si sarebbe parlato di trionfo "dei nani e delle ballerine". Oggi visto che entrambe le categorie sono ben rappresentate nell'esecutivo, è oggettivamente difficile coniare una metafora altrettanto efficace.

È una congrega di fissati - continua caustico il corsivo - , ognuno dei quali coltiva da decenni un pensiero fisso, attraverso il quale pensa di risolvere a cascata tutti i problemi nazionali. Oltre alla signora fissata con i grembiuli a scuola, c'è quello delle impronte digitali, quello del federalismo fiscale, quello dei fannulloni nel pubblico impiego. Abolire i limiti di velocità in autostrada, mandare l'esercito nelle città. La tolleranza zero. Multare quelli che fanno pipì nei parchi. Ripristinare le pene corporali. Vietare le sigarette ai giardini pubblici. Sono le soluzioni semplici a cui si affezionano le anime semplicissime. Tutti coloro che ignorano la complessità delle società contemporanee, gli interessi in gioco, la rete degli effetti. D'altronde, il miglior "talento" del governo, Giulio Tremonti, è l'inventore dei condoni, dell'ipoteca sulla proprietà delle case, della Robin tax, della social card.

La politica economica del governo non è all'altezza dei problemi del Paese - sostengono dal Pd Nicola Rossi ed Enrico Morando - ed è controproducente ai fini dell'aggiustamento delle finanza pubblica. Non affronta le vere priorità: l'anemia della crescita, la perdita del potere d'acquisto dei redditi da lavoro e da pensione. Non meno tenero è stato l'Udc Bruno Tabacci che, intervenendo alla Camera, si è così rivolto direttamente a Tremonti: "La differenza tra lei e Padoa-Schioppa è che lui aumentava le tasse e candidamente lo diceva. Lei aumenta le tasse senza dirlo e le chiama perequazioni". Il governo che fa? Anziché fermarsi a riflettere sulla situazione, si chiude a riccio sotto il tendone del suo circo barloom. Blinda il tutto in un maxiemendamento e tira dritto a colpi di fiducia.

Del resto Belusconi, dopo lo show mediatico dell'ultimo "mezzo" consiglio dei ministri a Napoli - mancavano i ministri leghisti che avevano altri "improrogabili impegni" sic! - con l'auto-proclamazione della fine dell'emergenza rifiuti, ha annunciato, con l'usuale modestia che lo contraddistingue "di avere una soluzione per tutto". E' tornato il cavaliere del "Ghe pensi mi": come nel 2001, con la consueta manipolazione dei fatti e delle cose, volta a condizionare l'opinione pubblica.

In fondo, poi, l'operazione non è così difficile. Basta semplicemente continuare ad ignorare quale sia il problema.


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Ci sono 2 commenti all'articolo

XXX scrive: non e' tutto oro quello che luccica

Io non vivo a Napoli ma da alcune immagini viste in tv credo che l'emergenza rifiuti sia ben lungi dall'essere risolta. Il Tg1 diceva che c'erano rifiuti per le strade della periferia e molti di questi erano speciali e percio' non si sa' come raccoglierli. Anche su La7 sono stati fatti vedere questi cumuli. Inoltre, leggo dai giornali, che i rifiuti sono stati ammassati, senza alcuna raccolta differenziata, in discariche ''temporanee''. Se queste discariche sono temporanee, in assenza di una significativa raccolta differenziata, che succede se saturano? Si manda tutto il talquale all'inceneritore di qualche altra regione o si continua a spedire a pagamento in Germania? Forse, non e' tutto oro quello che luccica, di certo e' quasi sempre spazzatura quella che puzza. E il governo Berlusconi puzza... e tanto!

davide scrive: buon senso

Caro Left, diventa sempre piu' duro commentare i post su questo blog. Sono perfetti e veritieri. Pero' evocano metodi, azioni e chiacchiere di un passato recente che non siamo riusciti a ribaltare. Il pensiero corre soprattutto al governo Prodi e al metodo di alleanza inutilmente eterogenea, i fatti non possono smentirmi. Abbiamo tentato una ripresa col Pd presentando un programma innovativo, in verita'  copiato e scopiazzato dal cavaliere durante la campagna elettorale. Oggi ci ritroviamo all'opposizione con gli stessi problemi di prima, come se fossimo in coalizione. Questo ci potrebbe far scontare una seconda sconfitta, piu' cocente di quella elettorale. Ora che stiamo prendendo coscienza dei punti deboli del governo e della sua maggioranza, corriamo il rischio di non essere pronti ad incalzarlo. Insomma il Pd invece di liberarci della palla al piede corre il rischio di diventare una "palla" esso stesso. E i tg (liberi!?!) che lo sanno, invece di guardare al governo, guardano all' opposizione. Altro brutto flash-back. Il buon senso non e' cosa di sinistra?

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