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22.10.2008 web stats Feed RSS
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Ecco l'Italia di Berlusconi

Più poveri, più debito, più deficit, più inflazione, più disoccupazione, più tasse, meno crescita. L'Ocse nel suo abituale outlook ci boccia su tutta la linea.

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Mentre Berlusconi, davanti alla fedele e gaudente platea degli industriali napoletani, si proclamava un "napoletano nato al nord" consapevole, oramai, di essere entrato di diritto nella storia della città partenopea, non tanto per la risoluzione - a suo dire - della crisi rifiuti, quanto per aver scritto i versi di alcune canzoni, ora custodite - dice - nel "museo della musica napoletana", l'Ocse ha fornito dei dati davvero preoccupanti. Secondo il rapporto dell'organizzazione parigina "Growing Unequal" che stima l'incremento della diseguaglianza sociale per reddito, nel nostro paese è in aumento il "gap" tra ricchi e poveri.

L'Italia si piazza al sest'ultimo posto. Davanti, in questa poco onorevole classifica, agli Usa e al Messico a cui va il triste primato di paese con più alta diseguaglianza. L'Ocse rileva che il gap ostacola la mobilità sociale, più forte nei paesi con bassi tassi di diseguaglianza dove si riscontrano più opportunità di lavoro. Tra gli elementi che emergono dal rapporto vi è, inoltre, l'aumento della percentuale di bambini poveri.

Un altro rapporto, questa volta dell'Unicef conclude, infatti, che nei paesi ricchi cresce il numero dei bambini poveri. Sono 1 milione e 700 mila in Italia, maglia nera nel Vecchio continente.

Ma non è tutto. Sempre l'Ocse, appena qualche settimana fa, ha reso noto il Factbook 2008. Le statistiche sono eloquenti. Nessuno peggio di noi, almeno tra i maggiori paesi industrializzati per la produttività. L'Italia è all'ultimo posto per la crescita della produttività del lavoro (pil per ora lavorata) e, dato ancor più significativo, l'incremento di quest'ultima è stato praticamente nullo (inferiore allo 0,5%) nel periodo 2001-2006.

Inutile ricordare chi ha governato durante tutto quel lustro.

L'Italia resta la sesta economia mondiale sancisce il Factbook, ma è scivolata al 20esimo posto (dietro alla Spagna) se si considera il Pil pro capite, ha il secondo peggiore debito pubblico del mondo ed è ultima per crescita del Pil tra i 30 paesi più industrializzati.

I dati sono incontrovertibili. Nel 2008 e nel 2009 il nostro Pil sarà in recessione. L'inflazione è in crescita, si pensi che il governo l'aveva programmata al 1,7% (oggi siamo intorno al 4%). La disoccupazione, dopo molti anni, è nuovamente in aumento mentre salari, stipendi e pensioni vedono paurosamente cedere il loro potere di acquisto. Torna a crescere il disavanzo pubblico. Oggi il suo rapporto col Pil oscilla, paurosamente, verso il 3%. Anche Il debito pubblico continua a crescere. Ha recentemente stabilito il suo nuovo record: 1.654,7 miliardi di euro. La pressione fiscale infine, quello che era stato l'autentico cavallo di battaglia elettorale della destra, a detta dello stesso governo nel suo Dpef, crescerà da qui al 2013 ben oltre il 42%.

Ricordate il "tormentone" della destra in campagna elettorale? "Stavate meglio col governo Berlusconi o col governo Prodi?" Adesso si guardano bene dal ripeterlo. Ecco cosa ha fatto, finora, "il governo del fare". Ovviamente nessun tg addomesticato e nessun fido giornale (tutti più o meno controllati dalle banche e dai grandi gruppi industriali) si guarderà bene dal chiedergli conto.


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Ci sono 9 commenti all'articolo

Valentina scrive: E' semplicemente vergognoso

e Berlusconi ha pure il coraggio di insultare l'opposizione e chi legittimamente protesta contro i disastri che stanno creando al governo?

XXX scrive: Mala tempora currunt

Certo che voi napoletani siete forti, i vostri imprenditori l'hanno osannato manco fosse il messia. Ho visto che ha scelto tra loro pure l'erede di Bassolino (mi sembra sia un tal letteri ad essere stato unto dal mezzo signore). E meno male che cantate sempre Scurdamoce o' passato...

Leftorium scrive: @XXX

Si chiama Lettieri. Mi sembra comunque azzardata la tua definizione di ''imprenditori napoletani''... Da quando sono nato ne ho conosciuto, al piu', un paio degni di tal nome. E pensare che nei paesi anglosassoni ''imprenditore'' e' sinonimo di innovatore. Da queste parti, invece,vuol dire al piu' ''padrone assistito'', se non pure peggio... Saviano docet (una volta tanto, lo cito pure io, ok?)

corsaro rosso scrive: Odio gli indifferenti...

... per dirla con Antonio Gramsci: ''L'indifferenza e' il peso morto della storia. E' la palla di piombo per il novatore, e'la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi piu' splendenti ...Vivo, sono partigiano. Percio' odio chi non parteggia, odio gli indifferenti''. Questa notizia che hai commentato, caro Left, e' passata nella piu' totale indifferenza dei Tg. Di conseguenza anche per gli italiani, quelli che in un altro tuo post hai dipinto cosi' bene, che contribuiscono a creare quelle storie ''all'italiana'', e' totalmente, sicuramente, indifferente. A loro va bene cosi'...

Gabriele scrive: Certo, se si sta male e' colpa

del precedente governo di berlusconi, e poi di quello ancora prima, e di quello prima, i ''buchi'' sinistroidi nel mezzo non contano nulla? Gli affari sporchi di Prodi con Telecom, le collusioni di Mastella... Berlusconi ora è in carica da nemmeno 1 anno e già tutte le colpe sono sue... farà anche delle cazzate, ma voi fate schifo a non vedere la trave negli occhi dei vostri politici!

Leftorium scrive: @gabriele

cit. ''nel periodo 2001-2006 '' e' scritto molto chiaramente, del resto i numeri sono numeri. La procedura di infrazione sul crack dei nostri conti pubblici, Prodi la eredito' dai vostri magnifici 5 anni di governo ''creativo''. Quando i bond e gli Hedge found venivano osannati da 3monti. Abbiate almeno la decenza di tacere. Capisco che vi alimentate con le balle eterodirette da raiset, ma non esagerate. Non siamo tutti uguali... fortunatamente.

davide scrive: Ecco l'Italia di Banana...

una repubblica illusa, tra tivvù e calcio vive reclusa. Tra una pacca sulla spalla a Bush e un accordo con le nazioni dell' est. Facile a dirsi che l'Italia ne è il capofila. Ci ha ridotti bene il 'cavagliere' Banana. Altro che stare al passo con le grandi! Sono finiti i tempi di D' Alema che organizzava incontri internazionali a Roma con gli USA, Libano, Europa, ONU. Qui, con Banana, ci dividiamo la pagnotta con gli ultimi. Senza manco aiutarli. Anzi!... Quello che Giuliano Amato definisce il ''valore Italia'' per la costruzione di un Europa forte e coesa, con Banana scompare e si capovolge.

Calluto scrive: La cosa paradossale è

che questo impoverimento generale che ha avuto e sta avendo il suo culmine nell'era berlusconiana, non influisce sulla capacità di intedere di coloro che ostinatamente vanno alle urne a votare PDL. Gente che appartiene al mondo operaio, gente che sopravvive di stenti, che si esalta quando Berlusconi gli sbatte sul muso le sue megaville e la ricchezza sfacciata che si ritrova.

Leftorium scrive: @Calluto

Il vecchio Engels definiva questa gente ''sottoproletariato'', ovvero la ''putrefazione passiva della societa'... al servizio della reazione''. La storia si ripete, evidentemente... Saluti.

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