LEFTORIUM, IL BLOG RIFORMISTA. Notizie e commenti sulla politica, l'economia e la società.


Iscriviti a BannerGratis: lo scambio banner di Mr.Webmaster!

Leftorium

30.04.2008 web stats Feed RSS

Il mondo incantato della sinistra

Ho deciso di pubblicare questa favola scritta qualche anno fa.

Questo racconto, dal sapore vagamente "new age" voleva (allora "ma anche" oggi, temo...) insegnare a certi dirigenti politici intrappolati nel loro mondo incantato, che è necessario, seppur doloroso, rinunciare a certi miti e a certe certezze per vincere la sfida più importante: quella per il futuro.

TopOfBlogs

"L'idea dell'immortalità evidentemente conduce solo alla morte e alla pazzia".

Lungo il fiume erano seduti due pescatori, il Sole si era nascosto dietro una nuvola ed il vento solleticava la strada d'alberi sempre cosi seria. Poi all'improvviso un pesce abboccò, cercava di resistere, ma la lenza inesorabilmente fu riavvolta e la cesta dei due pescatori si riempì della sua prima preda. E fu cosi per tutto il giorno fino al tramonto, allora il Sole colorò il cielo di un vivido arancione e poi scomparve stanco ed assonnato. I due pescatori iniziarono il cammino per il ritorno, soddisfatti ed affamati. Nel villaggio non molte distante, le donne attendevano con ansia i mariti e la cena. Quando le stelle si accesero, le famiglie si riunirono intorno ad una tavola coperta da un panno bianco con sopra una brocca di vino rosso ed un vassoio ricolmo di pesci.

Poi venne il silenzio e la notte entrò nelle case.

Nel villaggio non c'erano scuole; furono distrutte quando fu presa la decisione di non avere più figli. Infatti, in nessuna capanna si poteva respirare il profumo dei bambini, gli abitanti avevano maturato la convinzione di non doversi confrontare con il futuro, non avevano niente da insegnare, niente da tramandare.

In una natura incantata regnava il disincanto degli uomini. Da allora il tempo si invecchiava, le giornate passavano con lo stesso ritmo, con le medesime gestualità, sembrava di ascoltare un unico ritornello, stanco e ribadito all'infinito. Si era celebrato una sorta di patto tra i pescatori e il tempo: gli uomini avevano rinunciato al futuro per vivere in un eterno presente il loro passato. La morte era stata esiliata, ma aveva portato via con se la necessità della vita. Il villaggio era stato costruito sulla riva del fiume dai pescatori con l'aiuto dei loro padri, prima che questi morissero. Sul lato opposto del fiume vi era un altro villaggio, ma in questo si agitavano tanti bambini con il compito di rendere ogni giorno diverso da quello precedente. In questo villaggio sulla riva opposta del fiume la vita e la morte si rincorrevano a vicenda stimolando le passioni, l'ingegno, la fantasia.

E fu così che i bambini decisero di costruire un ponte, che legasse la terra attraversata da un vomito d'acqua dolce. Passarono dieci anni, il ponte fu costruito, ed i bambini, ormai divenuti adulti, andarono verso il villaggio degli "immortali senza figli". Infatti, il loro lato del fiume non era più sufficiente per una popolazione in continua crescita, occorreva altro spazio per costruire nuove case. Restava a convincere gli immortali di tale necessità, ma questo significava infrangere il patto con il tempo ed accettare l'idea di dover morire.

Scoppiò la guerra, e la morte finalmente fece ritorno nel villaggio intrappolato "dall'eterno presente", cacciò via, il grigiore e la vanità del l'uomo, e poi se n'andò lasciando il posto di nuovo alla vita.


Commenta l'articolo
Iscriviti! Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi articoli del blog! Per sapere cosa sono i feed, clicca qui!
Bookmark and Share
Condividi in social network e vota gli articoli su:
- - - - - - - - - - - - -
Ci sono 2 commenti all'articolo

davide scrive: Le favole?... ai bimbi!

Caro left, lasciamo le favole ai bimbi. Preoccupiamoci di evitare la finta guerra al fine di mantenere lo stato delle cose (e che brutte cose) inalterato. Un po' di coerenza, Un consiglio al C S , fate subito spazio a nuove leve, aprite veramente alla societa' civile. Mi vorrei appellare a Veltroni affinche' dia subito il via alle primarie nei territori, evitando di finire come i DS nel 2001 che ci misero 6 mesi per fare un Congresso, e un altro annetto per smetterla con le polemiche. Altrimenti tutto e' perduto.

gennaro scrive: il fiume eterno

In piedi ad osservare il fiume marcio pieno di liquami dove la vita non era che un incanto dei giorni andati i pescatori raccoglievano le ultime scaglie di sole perdute a disegnare i ghirigori del passato.Il tempo giovane guardava al futuro e donne insieme ai figli davano nuove proiezioni al tracciato che stava irrorando l'incanto nei cuori infiniti.(morire per vivere oltre l'infinito del tempo).

Creative Commons License MigliorBlog.it