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14.09.2008 web stats Feed RSS
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Pd, ultima chiamata

E così, visto pure il clima meteorologico, viene da dire: "Tanto tuonò che piovve". Siamo alla vigilia del tesseramento del Pd stabiese, previsto nell'ultima settimana di settembre, che poi porterà a metà ottobre al primo congresso cittadino.

Inutile ricordare che siamo davanti ad una fase decisiva della costruzione del Partito democratico nella nostra città e più in generale nell'intera regione Campania. Dalle prossime scelte dipendono oltre alla stesura di un chiaro e forte programma politico, anche il radicamento del nuovo partito sul territorio. In poche parole il Pd dovrà definire "le novità reali e non solo ideali della sua identità". Inoltre, dovrà individuare, finalmente, una leadership legittimata dal consenso dei suoi militanti e non più dagli accordi del solo gruppo dirigente.

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È bene, quindi, ragionare su come si sta preparando quest'appuntamento. Castellammare ha bisogno di certezze oltre che di speranze. Il Partito Democratico può assumere un valore strategico sul quale costruire i progetti, le idee e la voglia di partecipazione venuta, per esempio, da tutti quei cittadini che hanno partecipato alle elezioni Primarie del 2007.

Occorre, perciò, avere l'ambizione di rappresentare tutti quei cittadini. Molti fra loro erano militanti attivi o convinti sostenitori dei partiti "fondatori" del Pd. I Democratici di sinistra e la Margherita. Molti altri, però, erano cittadini normali, donne e uomini non iscritti a nessun partito, ma non per questo portatori di antipolitica. Questi elettori hanno creduto nella possibilità rappresentata dal Pd di superare, finalmente, tutte quelle barriere che per anni hanno diviso i riformisti e di avviare, così, un nuovo fecondo processo di semplificazione e d'unificazione.

La costituzione del Partito Democratico, anche nella nostra città, deve nascere per questo. Dovrà nascere attraverso la partecipazione attiva dei cittadini. Degli uomini e delle donne e, soprattutto, dei giovani. Questa è la condizione fondamentale per evitare - come purtroppo è successo durante quest'anno d'interregno - che tutto il processo s'incagli al primo contrasto interno oppure sia limitato al solo coinvolgimento dei gruppi dirigenti.

Andrebbero perciò stimolati quei soggetti come le associazioni ed i movimenti di cittadini per avviare il processo di costruzione e di radicamento sul territorio. Occorre un partito unitario, plurale. Un soggetto politico di massa, capace di incidere profondamente sulle scelte per lo sviluppo della nostra realtà.

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In fondo, questa, è l'intuizione originaria su cui è nato l'Ulivo: un soggetto politico molto coeso attorno ad un nucleo di contenuti progettuali forti. Su quest'intuizione bisognerà, a mio avviso, impegnarsi a fondo. Questo sforzo richiederà impegno e passione se davvero si punta alla costruzione di una Castellammare migliore.

Questa, ormai, è l'ultima possibilità per contribuire a rafforzare una più ferma coscienza civile, per sanare dal degrado - e dalle tante cause che l'hanno originato - questa città che vuole rinascere.

Sprecarla, per il Pd, sarebbe l'errore esiziale.


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Ci sono 3 commenti all'articolo

XXX scrive: Da un non stabiese...

... allora in bocca al lupo anche se temo che i lupi, tra i dirigenti piddini, ad ogni livello, non mancano affatto.

antonio scrive: ''e tanto piovve che annegaron tutti''

le difficolta' di costruire un partito nuovo e diverso dalla somma di due partiti e' impresa quasi impossibile,la ricerca di una leadership condivisa e rispettata va addirittura al di la', visto la disponibilita' della materia prima sulla scena.infine la rappresentazione del vero pd della cosidetta societa civile,e' dall'inizio che ho cercato di far capire che il pd nasceva da tre sogetti e non due come continuano ad affermare,ed io che provengo da quella societa civile vedo enormi difficolta' nel riuscire a costruire un partito che si lasci alle spalle le vecchie logiche dei partiti fondanti.

davide scrive: Caro Left, invito passionale il tuo.

Io aderirio' al Pd. Perche' sin da quando si e' costituito l' Ulivo, ed io mio iscrissi al pds, ero convinto della necessita' di semplificare la politica italiana. Oggi con tanta fatica si e' costituito il Pd nell'area di csx e il pdl per il cdx. Di fronte ai tanti problemi che ci sono nel Pd preferisco, ancora, parlare di nuova iniziativa piuttosto che di ultima chiamata. Di fronte alle innumerevoli prove razziste e di odio che si stanno verificando in Italia. Il partito nuovo ha bisogno di fondarsi sulla speranza, amore e fiducia. Parole una volta tanto care al...

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