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05.06.2009 web stats Feed RSS
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Turiamoci naso, occhi ed orecchie e votiamo Pd

Questo, con ogni probabilità, sarà il mio ultimo post prima della doppia tornata elettorale di sabato e domenica prossima. Lo faccio esprimendo pubblicamente la mia dichiarazione di voto. Dichiarazione, per me, molto sofferta, frutto di un serio travaglio che ho vissuto sulla mia pelle negli ultimi mesi.

Avevo scritto qualche tempo fa (qui e qui) della mia intenzione di astenermi; di volere dare una sorta di punizione a chi, a mio avviso, aveva (ed ha) tradito tutte le mie speranze. Molte, forse tutte, le critiche che allora espressi restano intatte ed immutate. Eppure, ci sono momenti, per dirla con Hemingway, che "Quando suona la campana, questa suona per te". E il suono, triste e lugubre come quello che risuona in certe anonime chiese di campagna, questa volta l'ho avvertito anche io. Forse è solo il merito postumo dell'opera di convincimento, sincera come talvolta cruda e dolorosa, di qualche mio buon amico, se ho deciso di rivedere se non il mio giudizio critico - che resta identico - almeno la mia decisione di "non voto".

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Ho deciso quindi di andare a votare. Alle europee voterò per il Pd. Esprimerò inoltre la mia preferenza per Andrea Cozzolino e Gianni Pittella di cui conosco i pregi, i numerosi difetti e i molti limiti. Anche loro, come me, sono ex Ds. Sì ex Ds, in altre parole quel partito in cui ho militato per tanti anni della mia vita, facendo dall'attacchino al "dirigente", e che forse mai come oggi, rischia la peggiore delle estinzioni: quella di una cultura e di una tradizione politica a favore di altre, magari importanti e che rispetto, ma che in fondo non sono mie e non mi appartengono.

For you!

Alle provinciali, il sistema uninominale, mi permetterà di barrare il solo simbolo del partito. Sia chiaro, non ho condiviso la candidatura di Luigi Nicolais, che trovo debole e perdente, e ancora meno non ho approvato quella della "candidata" locale nel mio collegio, non fosse altro per com'è scaturita. Il candidato nella cosiddetta lista ''di appoggio'' Nicolais poi, contrariamente a quanto è avvenuto altrove, non è una personalità esterna, magari espressione della ''società civile'', ma un'altra figura dell'apparato... a cui bisognava dare - chissà in base a quale logica? - il ''contentino''.

In ogni caso si è trattato di scelte scaturite senza alcuna discussione, senza alcun confronto e nessuna possibilità di incidere per davvero da parte degli iscritti, con buona pace di chi, come il sottoscritto, vedeva nella partecipazione la vera - se non la sola - leva del possibile cambiamento del modo di fare politica.

Lo so, qualcuno di voi, mi accuserà nel migliore dei casi di leggerezza e superficialità se non peggio di volubilità ed ipocrisia. Vi prego di credermi che la mia è stata - ed è - una scelta molto dolorosa e, spero, ponderata.

Potrei, forse, parafrasare il vecchio appello di Indro Montanelli a favore, allora, della Dc: "Turiamoci il naso e votiamo". Nel mio caso, oltre a turarmi il naso ho dovuto coprirmi pure gli occhi e le orecchie. Ma oggi, con quello che tristemente e quotidianamente ci offre questo governo, questa maggioranza e questo patetico premier... No, non si può restare alla finestra e magari voltarsi dall'altra parte. Io, almeno, non posso farlo. Oggi non me la sento.

Come vedete questo è tutt'altro che il classico "endorsement". E' solo il risultato di un lungo e vi assicuro molto snervante e non privo di conseguenze duello con la mia coscienza.

- Pietro.


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