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02.11.2008 web stats Feed RSS
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Sotto le stelle con Cossiga, Berlusconi, Gelli e... la Carfagna

Stelle a destra. Così s'intitola il nuovo fondamentale libro scritto dalla Ministra Mara Carfagna. Un vero e proprio compendio del pensiero, al femminile, della nuova destra di governo. Un'opera che non potrà mancare, magari in bella mostra, sulle mensole delle nostre librerie.

Il volume comincia con una prefazione d'autore: quella del Presidente "emerito" della Repubblica, Francesco Cossiga. L'ex "picconatore", oggi reo confesso per aver ordinato l'infiltrazione di agenti "provocatori" nei movimenti studenteschi del '77, scrive: "I profili di queste "primedonne" sono non solo informati e precisi, ma anche graziosi nel senso ottocentesco del termine". E già, in soli due secoli, la "graziosità" ne ha conosciuti di cambiamenti, almeno quanti ne ha conosciuto il look della stessa Carfagna: dai bollenti calendari di soubrette rampante ai castigati e un po' sgraziati tailleur ministeriali.

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Stelle a destra, infatti, è una raccolta in stile Bignami alquanto scontata delle biografie di alcune donne di destra, capaci di imporsi all'attenzione generale. Dalla immancabile e datata icona "tory" Margareth Thatcher a Condoleeza Rice: "la prima donna - ci dà notizia la Ministra - di colore a diventare Segretario di Stato negli Usa". Non manca all'appello neppure la "democristiana" tedesca Angela Merkel la quale, però, "è colpevole" di aver governato in una "Grosse koalition" con la sinistra. La Ministra, inoltre, prova pure a "sconfinare" quasi nell'altro campo, quando menziona l'israeliana Tzipi Livni. La Livni, infatti, è l'attuale leader del partito "centrista" kadima che ha governato assieme ai laburisti e contro la destra. Capita Ministra, evidentemente anche nelle migliori famiglie...

Nel libro, ovviamente, non può mancare l'accusa alla sinistra di qualche infamia. La sinistra, infatti, sarebbe "sessista". "Perché le sue origini sono di lotta". Infatti, diciamolo chiaro tondo e una volta per tutte, prima che lo faccia il nuovo "rieducational channel" di Licio Gelli. Ma quali "lotte"? L'emancipazione della donna è stata conseguita solo grazie ad una gentile concessione reazionaria!

La Carfagna, ormai perfettamente a suo agio nel nuovo ruolo di "speech" del "governo del fare", tiene però a rassicurarci sulla bontà della sua enciclopedica ricerca: "Voglio sfatare il luogo comune - dice - che le battaglie per l'emancipazione siano solo di sinistra. A destra si investe per la parità sostanziale, a sinistra per quella formale".

Cara Ministra, mi consenta. Le leggi "sostanziali" dedicate alla parità, per esempio sul lavoro, le prime che mi vengono in mente, sono tutte datate anni '70 e, suo malgrado, sono tutte riconducibili a "lotte" della sinistra. Se ne faccia una ragione. Purtroppo, quando non si è in malafede - ed io voglio credere che la Ministra non lo sia - c'é una sola cosa peggiore del pregiudizio ideologico, magari sostenuto in chiave kitsch e revisionista. Il servilismo sciocco ed acritico alla propaganda più becera, confezionato su misura. In verità, il solito abito dozzinale indossato dalla destra berlusconiana, fin dalla sua nascita, che neppure le sinuose "curve" ministeriali riescono a rendere più elegante.

La Carfagna infatti, non rinuncia - e come potrebbe farlo? - manco a dedicare un pensiero al suo Sommo mentore. Berlusconi - dice - fa bene ad opporsi alla preferenze elettorali, perché "con la cooptazione ha valorizzato le donne". E se lo dice lei... non sarò certamente io a metterci bocca.


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Ci sono 4 commenti all'articolo

L'incredibile slurp scrive: Ci vorrebbero piu' Carfagne x per tutti!

Nella foto, ne sono certo, ha voluto simboleggiare le conquiste delle mondine nelle risaie... :-)

davide scrive: Oggi la Carfagna è tanto diversa dalla foto che ci mostri

Di lei la cosa che più sgomenta e' lo sguardo allampanato. Mah! Dopo le tante azioni razziste avute in Italia dall'insediamento del governo ad oggi. Ora si procede con il tentativo di reinvenzione della storia. La rivesione non basta, oggi la destra puo' osare di piu'. Personalmente lascero' il libro della Ministra in bella mostra sugli scaffali, accanto a quelli di Vespa. Personalmente per natale comprero' un libro di Raffaele Urraro dal titolo ''Giacomo Leopardi. Le donne, gli amori''. Non vorrei che l' operazione di ''revisione storica'' che in modo aberrante sta prendendo le idee e il volto di Licio Gelli, potesse annoverare un altro poeta che piu' che altro va messo accanto al Duce, Mao e Raffaele Cutolo. Altre cose li accomunano, non solo per la passione nello scrivere poesie. Purtroppo!

XXX scrive: Piu' che altro

credo l'abbia conquistata un ''dritto''... :-P

Tess scrive: Ma diciamoci la verità.

Non era meglio prima quando era un semplice oggetto sessuale? Io preferisco le donne che pure da Ministro sono oggetti sessuali, chenneso', sono piu' vere, piu' credibili al posto di queste false moraliste in tailleur anoressico. (E mica ti chiami Livia Turco che non puoi dare di più ). Scusami Left, lo so che ti aspettavi un commento politico, ma quando si parla di Carfagna e Gelmini, mi risulta complicato ;)

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