Sfondamenti cronologici
L'Ulisse di Dante ] Il Novecento ]

 

Sfondamenti cronologici

L'esercizio del libero pensiero non è stata sempre un'esigenza o una necessità.

Non intendiamo, in questa sede, delimitare cronologicamente in maniera stretta la nascita del libero pensiero, certo è però che da un certa epoca in poi si sono create le basi culturali - che possiamo far coincidere con l'umanesimo - che hanno permesso agli intellettuali di rivendicare questo diritto.

E così abbiamo delineato il seguente percorso:

Machiavelli e l'autonomia della politica dalla morale

Bruno e l'autonomia del pensiero dalla fede

Galilei e l'autonomia della scienza dalla religione

Il libertini

Questo percorso copre un arco cronologico che va dal XVI al XVIII secolo.

Ecco allora il senso degli sfondamenti cronologici:

Sfondamento cronologico all'indietro - Prima dell'umanesimo: Dante

In epoca medievale il sapere, la conoscenza non sono valori necessariamente positivi, in quanto essi sono strettamente legati a Dio, alla trascendenza. Per Dante, come del resto per ogni uomo del medioevo, le Sacre Scritture sono il punto di riferimento più importante, l'auctoritas proviene solo dai testi sacri. Ecco perché per Dante Ulisse è da condannare nel suo tentativo di andare oltre le colonne d'Ercole, il suo è un folle volo perché il suo desiderio di conoscenza va oltre i limiti imposti da Dio all'uomo. Per Dante quindi l'esercizio del libero pensiero non è un'esigenza, può essere una suggestione, che affascina ma che deve essere respinta.

Sfondamento cronologico in avanti - Il Novecento

Con l'avvento e il definitivo accoglimento delle teorie illuministiche, l'autonomia del sapere dalla religione diventa un valore acquisito nella civiltà occidentale e quindi il problema non si presenta più con la stessa intensità.

Nel Novecento la questione non si pone più come era accaduto nei secoli precedenti.

Ma l'autonomia della pratica scientifica dal potere è un problema sentito dagli intellettuali del XX secolo se, per esempio, Brecht sente la necessità di riproporre in un testo teatrale la storia del conflitto lacerante di Galilei su questo problema oppure se la regista Liliana Cavani nel film Galileo del 1968 mette in scena la drammatica scelta galileiana.

Anche in un film recente Matrix, la suggestione del libero pensiero è presente e la ricerca della verità risulta essere per il protagonista una necessità irrinunciabile.

La persecuzione nei confronti dello scrittore Salman Rushdie ci riporta con il pensiero ai tribunali dell'Inquisizione, del resto non dobbiamo dimenticare che il suo persecutore appartiene a un paese in cui legge religiosa coincide con legge di stato.

Infine la questione dei rapporti tra fede e scienza si ripropone proprio alla fine del XX secolo con l'enciclica papale Fides et ratio, in cui sostanzialmente si ripropongono le tematiche che Tommaso d'Aquino  aveva affrontato molti secoli prima. L'enciclica ha aperto un dibattito, che ancor oggi continua, sui rapporti tra fede e scienza (v. Giubileo degli scienziati) e più in generale tra fede e ragione.

 

 

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