L'Albero
Pazzo
Written
by Andrea Chimenti.
except 3. Andrea Chimenti/David Sylvian 4.10. Chimenti/Magnelli 7.Chimenti/Magnelli/Maroccolo
Produced : Andrea Chimenti. except 6.9.10.11.12 Andrea Chimenti/Francesco
Magnelli
(P) &
(C) 1996 Gianni Maroccolo/Sonica
Era
il Momento
(Andrea Chimenti)
Era
il momento che aspettavi
Cresceva erba nella tua casa
Da quando il fuoco le aveva masticato le travi
Ritrova líombra della tua casa
Raccogli líombra della tua sposa
Adorna il tuo corpo con ciò che hai
Adorna il tuo corpo con il carbone
E batti il bastone sopra la terra
Perché dal profondo risorga il grano
Grano dorato, dorato dal sole
Che tutto si bagna di grande splendore
Ritrova líombra della tua casa
Raccogli líombra della tua sposa
Adorna il tuo corpo con ciò che hai
Adorna il tuo corpo con il carbone
Ora o Mai
(Andrea Chimenti)
Quando
uscì di casa vestito da lavoro
Dimenticò di salutare
Aveva uno sguardo come che non vede
E mille lire nella mano per il caffè
Non salutò il vicino e non aprì líombrello
E anche se pioveva aveva altro nel cervello
E davanti al mare si fermò a pensare
Ora o mai
Mentre una nave stava per salpare
Provò ad immaginare una terra lontana
Ma passo un amico, lo volevo fermare
Gli disse "entra dentro ti puoi ammalare!"
E pioveva pioveva, la nave stava per salpare
Si guardarono senza parlare
E ci provarono a pensare.
Ora o mai
Ti
Ho Aspettato (I have waited for you)
(Andrea Chimenti / David Sylviai)
One
leaf in the forest fell
One cry in the night
One life lived under branches
Where even the shadows are bright
She said "I will be there"
She said "alright"
The seasons theey come and they go
Was thet my first mistake?
You see how my heart breaks
Was that my first mistake?
And I Have waited
I have waited for you
My mothers son
I long to sing
Without you Iím nothing
Forse ci siamo sfiorati in alto mare
Come imbarcazioni che passano nella notte
E non si salutano e non si conoscono
Ti ho aspettato quando credevo
Nellíinutilità della speranza
Quando mendicante ero carico di sogni
Ti ho aspettato pago di una completa sconfitta
Ti ho aspettato quando il sorriso
Era una smorfia sul mio viso
Was that my first mistake?ÖÖÖ
L'Albero
Pazzo
(Andrea Chimenti/Francesco Magnelli)
La
processione inizia e tra la gente
Spettri di secolare ignoranza
Pensieri pericolosi
Raccolti in arsenali
Tra lamiere arrugginite
Ricordi paurosi
E la processione è lenta
Intrisa di pece nera
Santificata profumata di fetido incenso
Carne morta dalle mitrie pungenti
Pronta a celare la bellezza
Con meri paramenti
E stoffe porpora
Dai ricchi finimenti
"Che i bambini scendano dallíalbero
e che lo sgombrino dai sogni lasciati tra i rami!"
"Che i bambini scelgano creazioni più sicure
e di facile controllo
per amore del protocollo.
Che tutti siano concordi
Che questíalbero è la rovina
Di chi esige ordine e disciplina."
Fiamme alle torce
Torce alle fiamme
Legno alle lame
Le lame al legno
Poi lo spirito rende attriti alle mani si inasprisce
Il sudore
Sulle fronti animali
"Che siano cento colpi e non più di cento
che la folla conti ad alta voce!"
"Che del legno se ne facciano croci
rigidi fiori, muri di cinta
palizzate appuntite"
"casse armoniche per tamburi potenti
così che i nostri tenenti possano essere contenti"
"Che tutto questo sia per líalba finito
ed ognuno torni alla propria casa!"
e tutti i bambini guardavano attenti
e tutti i bambiniÖ
e tutti i bambiniÖ
Maestro Strabilio
(Andrea Chimenti)
Una
Uno bianca volava come il vento
Era il Maestro Strabilio dopo il suo concerto
Che avesse suonato bene è sicuro
Che fosse triste era certo.
E la uno bianca volava con i finestrini aperti
Era Strabilio che volava in cielo, siamo certi
E la Uno bianca portava strumenti
Voluminosi, ardimentosi, armamenti
Cornamuse, violini, violoncelli, flauti da duelli
Cassa a doppio pedale collegata al fanale
(rit.) Non ci fu miracolo ma solo un giorno pallido
Strabilio fece un salto nel blù.
Una Uno bianca volava lasciando una scia
Di ricordi anni settanta di Vienna, di musica, di una zia
Maestro Strabilio, Tienila rotta sei solo sulla tua Uno spaziale
Maestro Strabilio vola alto con i tuoi pensieri non state più
male
E chi lo ricorda a scuola, sopra i banchi
E i suoi Pink Floyd, e i mocassini bianchi
(rit.)Ö
Strabilio strabiliava il mondo
Anche nei giorni in cui toccava il fondo
La sua genialità in questo mondo perso
Lo colpì, lo ferìÖ
Carta di Riso
(Andrea Chimenti)
Srotola
la mente fragile come carta di riso
Calpestata, stropicciata, consumata, lacerata
E unta da mani sporche, senza scrupoli
Carta fragile, da bagnare in acque lacrimose
Carta fragile, da stendere sotto al sole
Su cui scrivere belle parole
E notti di tepore
Segreti bisbigliati e poi dimenticati
Silenzi ammaestrati
Passi felpati
Contorni sbiaditi
Orizzonti infiniti
Ali vibrate
Carezze tremate
Danze sudate
Vesti profumate
Giochi impazziti
Allíamore mille inviti
Cuori svuotati
Desideri dimezzati
Balconi addobbati
E poi dimenticati
Musica ardita
Musica la mia vita.
La Donna sul Fiume
(Andrea Chimenti / Francesco Magnelli / Gianni Maroccolo)
Cíè
una donna laggiù che siede
Là lungo il fiume
Scioglie i suoi capelli bianchi così
Al vento
E mille ricordi tornano
E mille ricordi girano
E le lunghe ombre arrivano
E si fa sera.
Chinandosi piano
Si specchia nellíacqua e ride
Líacqua risponde e fugge via
Cosa rimane, cosa rimane, cosa rimane!
Inutilità è solitudine
Ö è così
Senza Un'Alba
(Andrea Chimenti)
Amori
senza alba
Amori senza un tramonto
Che volano sopra letti vuoti
Stanchi come barche arenate
Ma io che ho messo il caffè a scaldare
Sopra il fuoco
E stiro le ossa dal mattino
Contro le piastrelle del bagno
E sulla mia faccia i segni del cuscino.
Eí così amore ascoltami
È facile dire ho perso la battaglia
Alzarsi il mattino e trascinare questo amore
Trascinare il corpo come ferraglia
E poi dire agli amici
Coe stiamo bene insieme
Naufraghi delle falsità del mondo
E incontrarsi solo quando è sera
Stanchi dei nostri successi
E vuoti nel profondo
Ma ioÖ
Senza uníalba morirei
Se tu non ci fossi ti cercherei
Ma cíè qualcosaÖ
Guarda dalla finestra è già mattina
E lo senti il profumo di caffè?
Le navi sdrusciano sul molo
È il rumore dellíinverno
E qui dentro io e te
Mentre si spengono i lampioni
E si accendono i rumori
Qualcosa sta nascendo
Nei nostri occhi è nata una scintilla
Come quando stai scoprendo
Senza uníalba morirei
Se tu non ci fossi ti cercherei
Ma cíè qualcosaÖ
La Finestra sul Melo
(Andrea Chimenti)
La
tua stanza aveva finestre sul mare
La tua bocca era finestra da amare
Quando battevo alla tua porta
Saggiava il grano la felce storia.
La tua stanza aveva finestre sui campi
La tua stanza aveva un giardino davanti
Sulle mie ciglia non cadeva mai il sonno
Tu lo scacciavi di notte e di giorno.
(rit.) Mi buttavi le tue braccia al collo
piangendo perché eri felice
mi buttavi le tue braccia al collo.
La tua stanza aveva finestre sul cielo
La tua stanza aveva finestre sul melo
Quando era la sera che si lasciava i campi
Quando era la sera non eravamo stanchi
(rit.)Ö
La finestra un giorno chiuso uno scuro
Fui preso io, bendato al muro
La finestra un giorno chiuse anche líaltro
Fosti uccisa tu nel pomeriggio tardo
La tua stanza oggi ha finestre sul vetro
La tua stanza oggi ha la morte dentro
Ed io che scampai a quella sciagura
Questa finestra è la mia tortura.
(rit.) ...
Una Muta Canzone
(Andrea Chimenti / Francesco Magnelli)
Tu
non ricordi piccino
Il regno della spiga di grano
Eri piccino bambino
E i flauti di penombra cantavano.
Oggi la tua carne da frusta
Piange una muta canzone di serpente
Il sonno sgorga dai tuoi occhi
E raccoglie fiori grigi
Sulle rive del fango.
Anche se con gli occhi seguo nuove rotte
I miei ricordi tornano come vecchie crepe
Líodore dei miei campi e di polvere da sparo
Sono vecchie crepe nella mia mente.
Lasciatemi Stare
(Andrea Chimenti)
Chi
ha tagliato lo stelo alla mia luna?
Chi ha rubato il mio amore a mezzogiorno.
Cuore forte come un raggio di carro
Del mio dolore ne farò una stendardo.
Hanno tirato i remi in barca
Líhanno gettato a mare
Hanno tirato i remi in barca
E non so più che fare
(rit.) e lasciatemi stare!
Grande cordoglio nazionale
E la costiera con le motonavi a scandagliare
E gli assassini in prima fila al funerale
Tutta la gente li mandòÖ
E lasciatemi stare!
Si Dirada La Nebbia
(Andrea Chimenti)
Si
dirada la nebbia
E tu mi chiami dallíaltra stanza
Sono due anni che viviamo insieme
E intanto pieghi vestiti con cura
Con un colpo alle tende
Le scosti dai vetri.
Si dirada la nebbia
E líauto è già accesa
Aspetto che scenda
Ho chiuso il garage.
Si dirada la nebbia
Si apre lo sportello
E frusciano le tue vesti
Siamo pronti.
Si dirada la nebbia
E così tutto appare
Si dirada la nebbia
E tutto è meraviglioso.
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