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"Ones and Zeros"

Saro Cosentino

ones and zeros

 

Line up:

Peter Hammill - Vocals
Karen Eden - Vocals
Jakko M.Jakszyk - Vocals & Guitar
Tim Bowness - Vocals
Richard Blair - Additional Programming
Pandit Dinesh - Vocals - Percussion
Kudsi Erguner - Ney Flute
Michele Fedrigotti - Additional Keyboards
John Giblin - Basses
Trey Gunn - Stick & Loops
Gavin Harrison -  Drums & Percussion
Lois Mattson - Cello
David Rhodes - Electric and Acoustic Guitars
Shankar - Double Violin and Vocals
S.C. - Keyboards, Additional Guitars, Programming, Loops, Treatments


Saro Cosentino: l'artista

Nasce a Roma il 25 Aprile del 1960. Negli anni '7O inizia a suonare musica acustica della tradizione popolare nord-americana, collabora con vari musicisti dell'area del Blues italiano. Forma un gruppo a suo nome di cui fanno parte Fabio Treves e Maurizio Angeletti. Con loro realizza un disco e partecipa a numerosi festival internazionali. Dal '79 s'interessa di musica sperimentale elettronica ed inizia la sua collaborazione con Franco Battiato.

Con lui scriverý tra l'altro " I treni di Tozeur " brano che partecipa all'Eurofestival del 1984. In seguito collaborerý come autore a dischi di Alice e di altri artisti. Nell'85 forma con l'arpista Vincenzo Zitello, il duo A'SCIARA gruppo d'incontro tra la tradizione popolare celtica e la musica elettronica, con cui partecipa ad una lunga tournÈe ed alla Manifestazione di Riva del Garda dove vince la "Vela d'argento".

Nell'85 scrive le musiche per lo spettacolo "Macchina dell'amore e della morte" di Taddeus Kantor, presentato al "Festival Documenta" di Kassel e nelle principali cittý europee. Collabora all'allestimento e realizzazione dell'opera "Genesi" al Teatro Regio di Parma. Nell'88 realizza un album a suo nome per l'etichetta L'Ottava/ EMI con cui partecipa alla tournÈe "Fisiognomica" di Battiato.

Dal '90 alterna il lavoro di produttore/engineer a quello di autore. Recentemente ha prodotto dischi di musica etnica e l'album "CaffË de la Paix" di Franco Battiato. Ha partecipato alla registrazione ed alla realizzazione del "Secret World Live" di Peter Gabriel. Insieme a Mino Di Martino ha dato vita al progetto TV DINNER, che partendo dall'improvvisazione, si muove in un'area di pura sperimentazione sulla materia sonora. "TV DINNER" ha realizzato un album e partecipato ad alcuni concerti insieme agli Ozric Tentacles.


Ones and Zeros

Un disco puÚ nascere da un'esplosione di creativitý, oppure essere distillato ad arte, scegliendo con cura gli ingredienti musicali per creare una felice combinazione di elementi sonori ed emotivi. Ones & Zeros Ë una riuscita mescolanza di tinte musicali: un progetto che si Ë evoluto negli anni, avvalendosi dell'apporto di musicisti provenienti da aree e culture diverse, ognuno dei quali ha lasciato un proprio segno sulla tela sonora. Nato come seconda opera solista di Saro Cosentino, produttore e compositore giý attivo sul fronte della musica elettronica e sperimentale, oltre che collaboratore di Franco Battiato, Alice e Peter Gabriel, Ones & Zeros ha progressivamente ampliato i propri confini, per abbracciare un'idea molto pi˜ organica ed estesa. Le prime fasi del progetto hanno avuto inizio nel 1992 agli studi Real World di Peter Gabriel e fin dal principio Ë risultato evidente che il denominatore comune di Ones & Zeros sarebbe stato la collaborazione tra Saro Cosentino e un gruppo di musicisti di varia estrazione ma di primissimo livello e soprattutto di stretta affinitý artistica con l'autore.

Al disco hanno partecipato i cantanti Peter Hammill (giý leader dei Van der Graaf Generator), Tim Bowness dei no-man, Jakko Jakszyk (chitarrista dei Dizhythmia e dei Level 42) e l'australiana Karen Eden. La batteria Ë stata affidata a Gavin Harrison (Dizrhythmia e Level 42 oltre a numerosi lavori con Mick Karn e Iggy Pop), con John Giblin (ex-membro dei Brand-X che ha lavorato con John Martin e Kate Bush) al basso, Trey Gunn (dei King Crimson) allo stick e l'amico David Rhodes (noto soprattutto per il lavoro al fianco di Peter Gabriel) alle chitarre. Meno noti al grande pubblico, soprattutto perchÈ esponenti di culture musicali diverse da quella occidentale, Kudsi Erguner (che tra l'altro ha suonato con Jean-Michel Jarre) considerato il pi˜ grande esponente del suo strumento, al flauto ney, il cantante/percussionista Pandit Dinesh (dei Dizrhythmia, oltre che collaboratore di Sakamoto) e Shankar (che ha lavorato con Shakti, Gabriel, Bill Laswell e gli Epidemics) al doppio violino e voce.

Saro Cosentino ha suonato tastiere e chitarre, oltre ad effettuare varie elaborazioni elettroniche. Il lavoro si Ë perciÚ sviluppato nel corso di svariati anni, con lunghi periodi di pausa dovuti soprattutto al fatto che il progetto Ë completamente indipendente. CiÚ nonostante, il disco Ë molto ricco dal punto di vista produttivo; inoltre, come afferma l'autore " Il fatto di considerare la sintonia artistica come elemento discriminante ha contribuito a creare una serie di rapporti di affinitý che mi hanno fatto crescere sia musicalmente che umanamente. Sono stato influenzato da tutte le persone che in vari modi hanno contribuito al disco". Ones & Zeros Ë dunque il frutto di un'evoluzione progressiva nata dalle inserzioni tra culture e personalitý diverse che a loro volta hanno innescato processi compositivi e sonori talvolta inattesi ma sempre omogenei e musicalmente suggestivi.

Il disco Ë composto da sei canzoni (Bite the bullet, Phosphorescence, Days of flaming youth, From far away, Behind the glass, Defying gravity) pi˜ un brano strumentale conclusivo (9:47 PM Eastern Time). Si tratta naturalmente di composizioni originali di Saro Cosentino il quale, tuttavia, ha preferito non cantare - a differenza del suo primo disco come solista - affidando le interpretazioni vocali e la stesura dei testi delle canzoni ai quattro cantanti principali: Peter Hammill "Phosphorescence" (che Hammill inserirý nel suo prossimo disco) e "From far away", Tim Bowness "Days of flaming youth", Jakko Jakszyk "Defying gravity" e Karen Eden "Bite the bullet e Behind the glass". "La mia posizione nei confronti del disco" afferma Saro Cosentino "Ë molto pi˜ vicina a quella di un regista nei confronti di un film, piuttosto che a quella di un attore protagonista. Un regista coordina e seleziona i ruoli per gli attori; per il mio progetto ho scelto i cantanti e i musicisti a seconda dei brani". Nonostante le varie partecipazioni e i diversi contributi, c'Ë un clima, un sapore comune a tutti i brani. E' un disco dalle sonoritý "classiche", vale a dire che non insegue suoni alla moda. Ha sonoritý che non sono attuali nÈ sorpassate: semplicemente personali.

Nasce come disco di canzoni, molto contaminato, perchÈ in qualche modo propone una forma canzone dall'asse un po' obliquo. Non c'Ë la ricerca di sonoritý a effetto. Tutti gli interventi dei musicisti provenienti dalle aree orientali del pianeta sono infatti funzionali ai brani e non c'Ë alcuna tentazione di realizzare suoni volutamente esotici: si tratta piuttosto di un'attrazione verso sonoritý, scale e fraseggi tipici di culture modali. Parte delle registrazioni sono state effettuate in vari studi inglesi, anche se il centro tecnico Ë stato lo studio Real World di Peter Gabriel. Il fatto di poter disporre di uno studio personale Ë comunque servito a Saro Cosentino per coordinare l'intero progetto. Questo il suo commento al riguardo: "La posizione dei musicisti si Ë recentemente pi˜ avvicinata a quella degli altri artisti (pittori, scultori), che possono disporre di uno studio personale. I musicisti sono sempre stati espropriati da questa gestione dell'aspetto creativo; fortunatamente oggi si Ë di nuovo in una condizione in cui c'Ë la possibilitý di esperimentare senza essere sottoposti alla pressione avvertibile nei lavori in uno studio tradizionale. Sarebbe stato impossibile convogliare dalle varie parti del mondo tutti i musicisti che hanno partecipato al mio disco in un unico studio".

Il missaggio Ë stato effettuato da Richard Blair assieme a Saro Cosentino, mentre alle varie fasi di sovrapposizione e registrazione hanno collaborato Ben Fenner e Chris Lawson.

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