IL MACISTE ALL'ASCOLTO

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Da Internet

Ciao! Mi chiamo Tony e ricevo Il Maciste fin dal secondo numero (il primo l'ho preso al vostro concerto nel porto vecchio di Genova nel 1994-mitico!!!). Potrei occupare un po' di righe per farvi i complimenti per questa rivista che leggo e rileggo pi˜ volte. Ma non credo che siano le manfrine, per quanto sincere, che vi interessino. Se proprio vogliamo trovare un difetto, potrei segnalare l'assenza di critiche negative (difficile farne!!), ma la cosa che pi˜ mi interessa sarebbe una rubrica di consigli "tecnico-amministrativi" per quanti (e siamo tanti) suonano e/o fanno rumore in giro per l'Italia. Io suono il basso con altri quattro pazzi da una decina d'anni in un posto dimenticato dalla libertý di suonare, Vado Ligure provincia di Savona!!!!! Ad esempio sarebbe interessante avere suggerimenti su come fare a tutelare la propria musica senza per forza doversi iscrivere alla succhia sangue SIAE. Non interessa il lato economico dei diritti d'autore, ma la sicurezza di poter suonare la propria musica-rumore senza farsela ciullare da nessuno, potendone rivendicare la paternitý in qualsiasi momento.
Vi ringrazio, che mi rispondiate o no, di r-esistere. Ri-ciao!!!!!!!!
Mau & Tony

Caro Maciste, scrivo per intervenire sulla questione Jovanotti-C.S.I. Io a differenza di altri lettori voglio complimentarmi con i C.S.I. per questa scelta che dimostra la loro intelligenza e il loro anti-snobismo (snobismo che invece caratterizza gran parte del pubblico di sinistra). La vitalitý e una certa inquietudine mi sembrano i tratti in comune fra C.S.I. e Lorenzo sebbene espresse in modi diversi. Ciao da Stefano, un vostro affezionato lettore.
PS: Complimenti a Giovanni Lindo Ferretti per la sua introduzione al nuovo disco pubblicata sull'ultimo numero del Maciste. Un brano di alta letteratura!


Lettere

Carissimi ex-CSI, Ë ormai troppo palese il fatto che i tempi per voi sono cambiati. Non so chi sia stato quell'individuo in giacca e cravatta che vi abbia offerto dei soldi per fare quella fottuta tournÈe con quel buffone di Jovanotti. Non vorremmo per nessuna cosa al mondo conoscerla perchÈ non ho niente a che fare con gente di questo tipo. Ritorniamo a Jovanotti: una maglietta dell'esercito zapatista (che indossa per moda) non basta a perdonarlo per tutte le efferatezze fatte in passato. Non dovevate abbassarvi a quel livello (usiamo una terminologia giý vistamente fascista per sottolineare la situazione anomala e perchÈ crediamo che la musica quella vera non Ë fatta per tutti). Inevitabilmente con i vostri mini-concerti vi siete fatti conoscere al "grande" pubblico (Oh! Che soddisfazione). Ecco cosÏ spiegato il successone di "T.R.E." e la vincita del disco d'oro. Siete soddisfatti? Il disco Ë visivamente pi˜ accessibile e rispondente alle logiche di mercato. Ecco spiegarsi migliaia di copie vendute, "Forma E Sostanza" in onda 40 o 50 volte al giorno sulla pi˜ commerciale delle radio (della quale non vorremmo riportare il nome), gli interventi divenuti ormai quotidiani in Tv (sentite le parole di Ferretti sulla videocassetta "Tempi Moderni": "Chi ci aspetta in Tv rimarrý deluso"), l'uscita serale su un canale televisivo che rispecchia le manie perverse del suo padrone insieme a Battiato e Carmen Consoli il 2 ottobre 1997. Da parte vostra Ë ormai inutile smentire (Il Maciste nƒ8 di agosto pag.8, Musica inserto di Repubblica nƒ117 del 1 ottobre 1997, riportiamo solo due dei pi˜ celebri esempi), perchÈ anche se la musica sta cambiando, i tempi cambiano (e finiamola con i luoghi comuni,) che la militanza non esiste pi˜ (non Ë vero), che la Russia non Ë pi˜ comunista, che le rivoluzioni non sono pi˜ possibili (non Ë vero), la vostra situazione non sarý pi˜ quella di una volta quando Ferretti diceva che "4000 copie vendute bastavano per sopravvivere", o quando cantava "tifiamo rivolta", non ci importa della tecnica quello che ci riguarda Ë l'anima di chi suona (vedi libretto "T.R.E.": Gigi Cavalli Cocchi usa batteria "Remo" piatti "Paiste" e bacchette "Vater"). Tutto questo si chiama alto tradimento ideologico, abbandono delle tradizioni, economie di mercato. Mi dispiace per questo spiacevole inconveniente ma avete perso la nostra fiducia e non vi permettete di far abbassare ai vostri infimi livelli gruppi seri come i Marlene Kuntz e gli UstmamÚ!!!
TRADITORI
PS: Anche se questa lettera non verrý mai pubblicata vi prego di darla ai diretti interessati. Ed un ringraziamento particolare va a Ringo De Palma che ha contribuito a farci emozionare con "Epica Etica Etnica Pathos", ad Annarella benemerita soubrette e a Danilo Fatur artista del popolo. Grazie a tutti per il vostro interessamento.
Firmato - Compagni

Complimenti per la festa, UNA FESTA DEL CAZZO!!!
Cari CSI, CPI & Co.
il mondo in cui vivete Ë un mondo incantato dove tutti sorridono a tutti, tutti prostrano il culo a tutti, ci si inchiappetta e ci si spompina vicendevolmente. Si gode come delle troie da voi, anche se poi ci sono quei maleducati che gettano i sassi sul palco. Qualcuno che non ha capito niente forse? PerchÈ mai l'avrý fatto? Ma andiamo avanti. Dalle pagine del Maciste trasuda appiccicosa melensa, e sembra che si sprofondi nella beatitudine pi˜ totale, in realtý state solo sprofondando nei soldi, continuando a prendere per il culo chi invece sprofonda nella merda, ovvero quei poveretti che si strappano i capelli sotto ai vostri palchi.
Sento parlare di punk. Il punk Ë un'altra cosa. Voi con la nostra fottuta riverenza e i vostri strafottuti comportamenti da rock star di punk non avete manco un pelo vicino al buco del culo. "Ma non È mica musica di massa". Nooooooo Ë per pochi eletti. Underground. Bella parola, suona bene, poi i trend, fa molto in..... e via cazzeggiando. "Non fare di me un idolo lo brucerÚ", ma porco........ (bestemmia n.d.r.), se ogni tre parole de sto cazzo de giornaletto (pardon Bollettino Ufficiale o Foglio di Informazione) si nomina l'Inavvicinabile, Venerabilissimo, l'Eccellentissimo Giovanni Lindo Ferretti. Sul libretto "CSI Album" ogni facciata c'Ë una o due foto di sua Eccellenza. Ma chi cazzo Ë??? La mia non Ë soltanto una critica al vostro pietoso autocompiacimento, ma Ë soprattutto uno sfogo contro un sistema, un modo di mettere in scena, di cui siete veri campioni. C'Ë l'ho con il vostro atteggiamento da Ministro degli Interni che stringe la mano sorridente alla tele al solito terremotato o sfigato di turno dicendo che tutto si aggiusterý, mentre non gliene frega un cazzo. "M'importa una sega" direbbe il vostro (o "me ne frego", com'era?). VabbÈ, sarý pure bello il vostro ultimo album (non l'ho sentito), ma ci avete massacrato i coglioni affibbiandogli quintali di aggettivi per descriverlo e tonnellate ne avete dettate ai vostri lecchini. Ma ri-porco...... (bestemmia n.d.r.), dove cazzo vivete? Basta guardarsi intorno per vedere eternamente perpetuarsi la legge del pi˜ forte che opprime-sfrutta il pi˜ debole. Potreste obiettarmi che a voi interessa di pi˜ l'anima, l'interioritý......ma a me preme prima di tutto la libertý che qualcuno vorrebbe negarci, braccandoci continuamente (governi, polizie, multinazionali varie......chi ha detto la Virgin? E che cos'Ë? Boh! E' forse una marca di profilattici? Forse il Santissimo G.L. Ferretti lo sa). E voi rispondereste a questa lettera dicendo "Ma chi cazzo sei?" E che vuoi da noi lurida cacchetta? Chi ti dice di leggere sto Maciste? Bla...bla...bla....E io vi rimando 3 milioni di incazzati vaffanculo. Mi sono rotto le palle, forse avete ragione voi, "CosÏ vanno le cose, cosÏ devono andare". Lo stronzo alla fine Ë chi si ostina come me a scavare dentro e a cercare le ragioni del bene e del male e lotta per cambiare qualcosa. Voi continuate a succhiarvi il cazzo l'un l'altro e non scendete mai dal vostro palchetto dorato. Potreste sporcarvi.
PS: Non mi interessa avere risposte via bollettino ufficiale e cazzate varie. Non cerco sensazionalismi. Se volete proprio cagarmi potete parlarmi. Questo Ë il mio indirizzo............
Lorenzo - Leverano (LE)

Caro Maciste, ho letto l'intervista a Mira Spinosa, che ho anche apprezzato dal vivo a Ferrara assieme a Estasia e naturalmente agli ineguagliabili C.S.I., dicevo ho letto "forse questa lettera non c'entra con il nostro giornale" e mentre leggevo sono arrivato alla famosa frase che mi ha colpito e che ha fatto sÏ che scrivessi queste due righe, quando Mirka si Ë licenziata da quella fabbrica che le rubava la dignitý e anche l'anima. Sono veneto proprio come Mirka e conosco la realtý di queste fabbriche maledette tanto per citare i Gang: "la fabbrica che ruba e ci divora i nostri anni migliori", io probabilmente non potrÚ mai licenziarmi e proprio in quella fabbrica ci sto perdendo la mia vita, sono della R.S.U. e con altri compagni cerchiamo di resistere all'imbruttimento fisico e morale. Penso anche che ci stiamo riuscendo, ma abbiamo bisogno di voi e della vostra musica e di tutti quelli che, come noi, cercano di resistere all'idea che questo sia il migliore dei mondi possibili perchÈ non Ë vero.
Hasta il Consorzio sempre
Graziano - Verona

Per voi del Maciste sentiamo il bisogno di scrivere due righe perchÈ per noi Il Maciste Ë una gioia perÚ siamo un po' scazzati perchÈ impariamo sempre le cose troppo tardi, vedi la festa al Cencio's, il concerto del Primo Maggio a Bologna dei C.S.I., ecc.... Eppure cerchiamo di essere sempre aggiornati (Mucchio, Rumore, Urlo) ma non serve. Saremo ripetitivi ma anche noi facciamo ancora fatica a digerire i concerti dei C.S.I. con Jovanotti, all'inizio eravamo presi dal panico, giuro!! Dalla paura!! Che stupidi che siamo, eh?! Forse non capiamo? O siamo troppo drastici? O vogliamo giudicare? Con quale diritto? Quando ami un gruppo in modo quasi morboso diventi come un innamorato geloso, ci stiamo comunque sforzando di capire, di accettare, di essere tolleranti e i C.S.I. li stimiamo e li ammiriamo e per noi rappresentano molto. Volevamo comprare il libro di Ferretti e Zamboni con cd allegato ma costa 38.000 lire, sono tante!! Non vi sembra? Altra cosa non potreste specificare il colore delle magliette? Ci sarý una festa al Cencio's quest'anno? Speriamo tanto di saperlo per tempo per riuscire a programmare tutto. Sull'ultimo Maciste parlate di una performance dei C.S.I. a Reggio Emilia perÚ manca la data, come si farý a imparare queste cose? PerchÈ Il Maciste arriva cosÏ in ritardo? A fine luglio siamo andati a Castelnuovo nei Monti per vedere C.S.I. e altri gruppi del Consorzio, ma siamo rimasti fuori perchÈ 20.000 x 3, cioË 60.000, erano troppe secondo noi. PerchÈ cosÏ tanto? Colpa dell'Amministrazione locale? Noi con quelle 60.000 risparmiate preferiamo comprare dei dischi. Che fine ha fatto Uscita Di Sicurezza? Va bÈ, vi salutiamo. Per noi sarebbe molto importante avere delle risposte, vedete un po' voi! Buon lavoro e a presto
Nadia e Fabris - Savignano Sul Panaro (MO)

Carissimi avete fatto proprio un bel regalo facendomi trovare assieme a Il Maciste il "CSI Album", che conserverÚ come una tra le mie cose pi˜ preziose. Mi sono piaciute particolarmente le foto, forse per il fatto di vedermele presentate "seppiate", come se fossero vecchie di millenni, mi ha lasciato dentro un sapore particolare. Ho divorato Il Maciste in un minuto, come sempre, dimenticandomi che passeranno molti e molti giorni prima del prossimo numero, ma il libretto sarý mio compagno per molto tempo, lasciato sul comodino prima di dormire o sfogliato sdraiata sul divano ascoltando musica. Volevo quindi ricambiare con un gesto, forse apparentemente insignificante, e quindi vi spedisco una foto scattata a Giovanni il 30 aprile 1997. Eravamo veramente tantissimi, ma ancora di pi˜ lo eravamo il giorno dopo a Bologna, pronti a partire alle 5 del mattino da Milano dopo averli appena visti lÏ alla Cascina MonluÈ per rivederli dopo poche ore, ancora, ancora, ancora con pi˜ voglia di prima. Lavorando per l'organizzazione ho avuto modo di poter scattare fotografie "dal di lý" delle transenne, quindi volevo dedicare questa foto a tutti i 10.000 ragazzi che purtroppo sotto quel tendone hanno potuto vedere il concerto peggio di me. Sarei contenta se voi la conservaste o se la regalaste a Giovanni o a qualsiasi persona del C.P.I. a cui piaccia in ricordo di quella bella serata.
Paola - Cernusco Sul Naviglio (MI)

Il "CSI Album" allegato al Maciste era splendido, interessante ed anticonformista nei colori, nei modi di scrittura, nella forma e nella sostanza. Proprio per questo risultavano assolutamente fuori luogo gli interventi dei discografici che riportavano tutto alla brutalitý-mediocritý del presente. La mia attuale fase di intolleranza mi impedisce di ascoltare senza fastidio la voce di persone con la testa sulle spalle. "T.R.E." Ë splendido. Non sono di quelli che vorrebbe mantenere la purezza delle forme. Diciamo che Ë paura che il prossimo disco non sia bello come i precedenti. Il timore dell'omologazione nel circo dello spettacolo Ë forte. A parte questo, la classifica significa solo che pi˜ gente puÚ ascoltare musica di qualitý. Riguardo la radio, ho una perplessitý. "Forma E Sostanza" sul network privato, preceduto e seguito da brani orrendi, preceduto e seguito dal 'risoscotti' e da 'renÚcliotuttoquellocheviserve' Ë ancora un brano dei C.S.I. o lo sentite altro? Io non riesco a sentirlo come uguale al brano del disco. In quel contesto, Ë giý un'altra cosa. Aspetto da circa 5 anni di vedere i C.S.I. dal vivo. Per motivi vari, non ci sono ancora riuscito. Se per favore potete comunicarmi in qualche modo le date dei prossimi concerti (magari al Sud), mi farete cosa graditissima. Il progetto C.P.I. Ë l'unico, a quanto ne so, che permette una forma di comunicazione critica tra produttori e fruitori (termini brutti, ma non mi viene di meglio: in fondo i ruoli restano pur sempre separati). Grazie anche di questo. Il ruolo del consumatore imbavagliato e costretto al sorriso Ë insopportabile.
Antonello - Zafferano (Messina)

Ho letto sull'ultimo numero de "Il Maciste All'Ascolto", che Valentina di Firenze condannava sia la dittatura di destra che quella di sinistra, ed evidenziava di non riuscire a sorridere di fronte a qualche "cretino" che indossa una maglietta rossa con falce e martello, come non riesce a sorridere di fronte a una svastica, poichÈ proprio la falce e il martello hanno ridotto la Russia, l'Albania e tutti i Paesi dell'est alla miseria. Una comparazione assurda e priva di conoscenza storica, purtroppo alimentata dalla spudorata falsificazione della controrivoluzione capitalista. E spero che, chi indossi la suddetta maglia abbia almeno un minimo di conoscenza storica e che non riduca tutto a semplice folclore. Valentina, quello che ha fatto il nazismo non puÚ essere paragonabile al socialismo reale dei Paesi che l'hanno applicato. La dottrina nazional-socialista Ë fondata prevalentemente sul concetto di popolo inteso come unitý etnica e culturale, sul razzismo, l'imperialismo, l'autoritarismo e l'antisocialismo. Il socialismo che Ë stato realizzato come sistema politico e sociale sino alla fine degli anni ottanta nell'Unione Sovietica e negli altri Paesi dell'Europa orientale, se pur in maniera degenerata e deformata attraverso l'esercizio del potere in maniera dura e repressiva, non ha negato la garanzia di un certo sistema sociale, che nella societý capitalista Ë annullato, e allo stesso tempo la controrivoluzione capitalista ha generato un'implosione, smantellando e depredando le materie prime e la mano d'opera a basso costo di questi Paesi. La veritý Ë che le grandi sconfitte politiche hanno provocato inevitabilmente una revisione dei valori, che in generale hanno proceduto in due direzioni. Da una parte il pensiero della vera avanguardia, arricchito dall'esperienza delle sconfitte, che difende con le unghie e con i denti la continuitý del pensiero rivoluzionario e che si sforza di educare nuovi quadri per i futuri combattimenti di massa. Dall'altra, il pensiero degli abitudinari, degli opportunisti e dei dilettanti, intimoriti dalle sconfitte, che tendono ad abbattere l'autoritý della tradizione rivoluzionaria, e che si volgono al passato con il pretesto di cercare una "nuova veritý". Lo stato operaio degenerato dell'Urss e gli stati operai deformati dell'Europa dell'est, Cina , Cuba, ecc.., sotto la direzione della burocrazia stalinista hanno abbandonato la strada dell'internazionalismo proletario perchÈ impegnati a costruire la versione del "Socialismo in un Paese solo" e ad assicurarsi un accordo di "coesistenza pacifica" con l'imperialismo. Da questa parte dell'emisfero, tutti i partiti comunisti occidentali (Italia e Francia in particolare) hanno seguito la politica della burocrazia sovietica, e il movimento operaio quindi Ë stato, ed Ë, dominato dallo stalinismo, in tutte le sue versioni (togliattiana, maoista ed eurocomunista). La perversione stalinista del bolscevismo, nato e forgiato per contrastare con metodi gangsteristici di aggressione fisica nei confronti delle diverse tendenze del movimento operaio e rivoluzionario, ha prostituito il marxismo e cancellato dalla memoria storica del movimento operaio alcuni principi fondamentali tra i quali la necessitý imperiosa di difendere ogni singola conquista per proseguire verso una vera emancipazione della classe operaia. Il marxismo ha trovato la sua espressione storica pi˜ grandiosa proprio nel bolscevismo. E' sotto la bandiera del bolscevismo che il proletariato ha ottenuto la sua prima vittoria e fondato il primo Stato Operaio sovietico dal 1917 al 1924, prima cioË della degenerazione stalinista. Un esempio di vera democrazia retta dai Consigli operai elettivi (i Soviet), dove Ë stato possibile effettuare una vera emancipazione di tutta la classe operaia, comprese le cosiddette fasce deboli (donne, giovani, anziani, gay e minoranze razziali). E nessuna forza puÚ cancellare questi fatti storici. Ma poichÈ la Rivoluzione d'Ottobre del 1917 Ë stata condotta verso la degenerazione della burocrazia stalinista con il suo sistema di oppressione, di falsificazione e di spoliazione alla dittatura della menzogna, capitolando alla controrivoluzione capitalista che ha devastato le strutture sociali, numerosi spiriti formalisti e superficiali si inchinano di fronte alla sommaria conclusione che il bolscevismo Ë stato responsabile dello stalinismo. Per concludere, cara Stefania, devi sapere che il socialismo Ë il prodotto della liberazione delle forze produttive al pi˜ alto livello di sviluppo capitalista e cioË di tutta la proprietý e dei mezzi di produzione borghese che schiavizza e affama trequarti della popolazione mondiale. Le classi possono essere abolite solo eliminando il bisogno, vale a dire la miseria. E il socialismo non puÚ essere instaurato in un Paese isolato ed arretrato; il socialismo necessariamente deve estendersi e approfondirsi nei diversi Paesi avanzati, altrimenti perisce. E tra il socialismo su scala mondiale e il regime di reazione feudale borghese pi˜ brutale, non c'Ë via di mezzo. Come diceva la rivoluzionaria Rosa Luxemburg, da cui anche il titolo di un album dei CCCP: "Socialismo o Barbarie".
Corrado - Trani (BA)


Messaggi

Un saluto a Pino Gulli per le emozioni, la carica, la simpatia che trasmette in "Ko De Mondo" con il suo modo di suonare la batteria, in maniera semplice ma tecnica, suono secco e preciso, ma vivace ed aggressivo. Mi manchi.
Massimo - Padova

Messaggio per i C.S.I.: ho saputo che "T.R.E." Ë al primo posto in classifica e ne sono felicemente sorpreso, perchÈ se sempre pi˜ gente ascolta la vostra/nostra musica, io ho un piccolo motivo in pi˜ per essere ottimista. PerÚ ora, "State attenti ai pericoli" - come direbbe mia madre Francesca- anche se io so che siete "grandi, grossi e vaccinati" ed ho piena fiducia in voi. Con affetto e passione.
Beppe - Venezia

Bellissimo vedere "T.R.E." in testa alle classifiche, sembra che da "razza da proteggere" siamo diventati un popolo che espande il proprio credo.
Riccardo - Montemassi (GR)

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