"Ones and Zeros"
I Dischi Del Mulo / C.P.I.
Un disco puÚ nascere da un'esplosione di creativitý, oppure essere
distillato ad arte scegliendo con cura gli ingredienti musicali per creare una
felice combinazione di elementi sonori ed emotivi. "Ones & Zeros"
È una riuscita mescolanza di tinte musicali: un progetto che si Ë evoluto negli
anni, avvalendosi dell'apporto di musicisti provenienti da aree e culture diverse,
ognuno dei quali ha lasciato un proprio segno sulla tela sonora. Nato come seconda
opera solista di Saro Cosentino, produttore e compositore giý attivo sul fronte
della musica elettronica e sperimentale, oltre che collaboratore di Franco Battiato,
Alice e Peter Gabriel, "Ones & Zeros" ha progressivamente ampliato
i propri confini, per abbracciare un'idea molto pi˜ organica ed estesa.
Le prime fasi del progetto hanno avuto inizio nel 1992 agli studi Real World di Peter
Gabriel e fin dal principio Ë risultato evidente che il denominatore comune di "Ones
& Zeros" sarebbe stato la collaborazione tra Saro Cosentino e un gruppo di
musicisti di varia estrazione ma di primissimo livello e soprattutto di stretta affinitý
artistica con l'autore.
Al disco hanno partecipato i cantanti Peter Hammill (giý leader dei Van Der Graaf
Generator), Tim Bowness dei No-Man, Jakko Jaszyk (chitarrista del Dizrhythmia e dei Level
42) e l'australiana Karen Eden. La batteria Ë stata affidata a Gavin Harrison
(Dizrhythmia e Level 42 oltre a numerosi lavori con Mick Karn e Iggy Pop), con John Giblin
(ex-membro dei Brand X che ha lavorato con John Martin e Kate Bush) al basso, Trey Gunn
(dei King Crimson) allo stick e l'amico David Rhodes (noto soprattutto per il lavoro al
fianco di Peter Gabriel) alle chitarre. Meno noti al grande pubblico, soprattutto perchÈ
esponenti di culture musicali diverse da quella occidentale, Kudsi Erguner (che tra
l'altro ha suonato con Jean-Michael Jarre) considerato il pi˜ grande esponente del suo
strumento, al flauto ney, il cantante/ percussionista Pandit Dinesh (dei Dizrhythmia,
oltre che collaboratore di Sakamoto) e Shankar (che ha lavorato con Shakti, Gabriel, Bill
Laswell e gli Epidemics) al doppio violino e voce. Saro Cosentino ha suonato tastiere e
chitarre, oltre ad effettuare varie elaborazioni elettroniche.
Il lavoro si Ë perciÚ sviluppato nel corso di svariati anni, con lunghi periodi di pausa
dovuti soprattutto al fatto che il progetto Ë completamente indipendente. CiÚ
nonostante, il disco Ë molto ricco dal punto di vista produttivo; inoltre, come afferma
l'autore "il fatto di considerare la sintonia artistica come elemento discriminante
ha contribuito a creare una serie di rapporti di affinitý che mi hanno fatto crescere sia
musicalmente che umanamente. Sono stato influenzato da tutte le persone che in vari modi
hanno contribuito al disco". "Ones & Zeros" Ë dunque il frutto di una
evoluzione progressiva nata dalle intersezioni tra culture e personalitý diverse che a
loro volta hanno innescato processi compositivi e sonori talvolta inattesi ma sempre
omogenei e musicalmente suggestivi.
Il disco Ë composto da sei canzoni ("Bite The Bullet",
"Phosphorescence", "Days Of Flaming Youth", "From Far Away",
"Behind The Glass", "Defying Gravity") pi˜ un brano strumentale
conclusivo ("9:47 PM Eastern Time"). Si tratta naturalmente di composizioni
originali di Saro Cosentino il quale, tuttavia, ha preferito non cantare -a differenza del
suo primo disco come solista- affidando le interpretazioni vocali e la stesura dei testi
delle canzoni ai quattro cantanti principali: Peter Hammill ("Phosphorescence" e
"From Far Away"), Tim Bowness ("Days Of Flaming Youth"), Jakko Jakszyk
("Defying Gravity") e Karen Eden ("Bite The Bullet" e "Behind The
Glass"). "La mia posizione nei confronti del disco" afferma Saro Cosentino
"Ë molto pi˜ vicina a quella di un regista nei confronti di un film, piuttosto che
a quella di un attore protagonista. Un regista coordina e seleziona i ruoli per gli
attori; per il mio progetto ho scelto i cantanti e i musicisti a seconda dei brani".
Nonostante le varie partecipazioni e i diversi contributi, c'È un clima, un sapore comune
a tutti i brani. E' un disco dalle sonoritý "classiche", vale a dire che non
insegue suoni alla moda. Ha sonoritý che non sono attuali nÈ sorpassate: semplicemente
personali. "Nasce come disco di canzoni, molto contaminato, perchÈ in qualche modo
propone una forma canzone dall'asse un po' obliquo". Non c'Ë la ricerca di sonoritý
a effetto. Tutti gli interventi dei musicisti provenienti dalle aree orientali del pianeta
sono infatti funzionali ai brani e non c'È alcuna tentazione di realizzare suoni
volutamente esotici: si tratta piuttosto di una attenzione verso sonoritý, scale e
fraseggi tipici di culture modali.
Parte delle registrazioni sono state effettuate in vari studi inglesi, anche se il centro
tecnico Ë stato lo studio Real World di Peter Gabriel. Il fatto di poter disporre di uno
studio personale Ë comunque servito a Saro Cosentino per coordinare l'intero progetto.
Questo il suo commento al riguardo: "La posizione dei musicisti si Ë recentemente
pi˜ avvicinata a quella degli altri artisti (pittori, scultori, grafici), che possono
disporre di uno studio personale. I musicisti sono sempre stati espropriati da questa
gestione dell'aspetto creativo; fortunatamente oggi si Ë di nuovo in una condizione in
cui c'Ë la possibilitý di sperimentare senza essere sottoposti alla pressione
avvertibile nei lavori in uno studio tradizionale. Sarebbe stato impossibile convogliare
dalle varie parti del mondo tutti i musicisti che hanno partecipato al mio disco in un
unico studio". Il missaggio Ë stato effettuato da Richard Blair assieme a Saro
Cosentino, mentre alle varie fasi di sovrapposizione e registrazione hanno collaborato Ben
Fenner e Chris Lawson.
Saro Cosentino nasce a Roma il 25 aprile del 1960. Negli anni
'70 inizia a suonare musica acustica della tradizione popolare nord americana,
collabora con vari musicisti dell'area del blues italiano. Forma un gruppo a
suo nome di cui fanno parte Fabio Treves e Maurizio Angeletti, con loro realizza
un disco e partecipa a numerosi festival internazionali. Dal '79 si interessa
di musica sperimentale elettronica ed inizia la sua collaborazione con Franco
Battiato. Con lui scriverý tra l'altro "I Treni Di Tozeur", brano
che partecipa all'Eurofestival del 1984. In seguito collaborerý a dischi di
Alice e di altri musicisti. Nel 1985 forma con l'arpista Vincenzo Zitello, il
duo A'SCIARA, gruppo d'incontro tra la tradizione popolare celtica e la musica
elettronica, con cui partecipa ad una lunga tournÈe ed alla Manifestazione di
Riva Del Garda dove vince la "Vela d'Argento". Nel 1987 scrive le
musiche per lo spettacolo "Macchina Dell'Amore E Della Morte" di Taddeus
Kantor, presentato al "Festival Documenta" di Kassel e nelle principali
cittý europee. Collabora all'allestimento e realizzazione dell'opera "Genesi"
al Teatro Regio di Parma. Nel 1988 realizza un album a suo nome per l'etichetta
L'Ottava/EMI con cui partecipa al tour "Fisiognomica" di Battiato.
Dal '90 alterna il lavoro di produttore/engineer a quello di autore. Recentemente
ha prodotto dischi di musica etnica e l'album "CaffË De La Paix" di
Franco Battiato. Ha partecipato alla registrazione ed alla realizzazione del
"Secret World Live" di Peter Gabriel. Insieme a Mino Di Martino ha
dato vita al progetto Tv Dinner, che partendo dall'improvvisazione, si muove
in un'area di pura sperimentazione sulla materia sonora. Tv Dinner ha realizzato
un album e partecipato ad alcuni concerti insieme agli Ozric Tentacles.