NAZIONALE VENEZIA PADOVA TREVISO UDINE VICENZA-BASSANO
NORDEST MESTRE ROVIGO BELLUNO PORDENONE OGNISPORT
Prima Pagina
Formato Grafico
Edizione odierna
Prima Pagina
Lettere
L’agenda
Pedemontana
Pordenone
Provincia
San Vito Al Tagliamento
Spettacoli
Sport
Udine
Archivio arretrati
Ricerca Online
Richiedi numeri arretrati
Rubriche
Meteo
RPQ
Cerca Casa
Cinema
Traffico
Oroscopo
Bioritmi
Informazioni
Il Gazzettino oggi
La storia
Le redazioni
La pubblicita'
Abbonamenti
Attività Promozionali
Prodotti Editoriali
Google
Sabato, 10 Gennaio 2004

UDINE
Separazioni
e affidi ...
UDINE

Separazioni

e affidi dei minori,

questione spinosa

Spettabile redazione, il Gruppo "Genitori e Figli" da anni si batte:

1) Per l'applicazione dell'affido condiviso nelle cause di separazione, come regola standard da applicare durante ogni udienza presidenziale, ad esclusione dei casi di conclamata violenza o devianza familiare;

2) Contro le ingiustizie perpetrate a volte dai Tribunali per i minorenni nei confronti dei minori e delle loro famiglie di origine, non rispettando ad esempio il diritto al contraddittorio dei familiari coinvolti nei casi di affido ad istituti di accoglienza eseguiti dietro provvedimenti del Tribunale per i minorenni, ed ancor più gravemente non rispettando il diritto del bambino affidato a rivedere i propri familiari con continuità, al fine di poter garantire una continuazione dei rapporti con i genitori stessi ed un rapido rientro nella famiglia di origine, tranne nei casi di conclamata violenza o devianza familiare;

3) Denunciando che nei casi di affido dei minori ad Istituti di accoglienza, a seguito di provvedimenti del Tribunale per i minorenni, i Comuni di residenza pagano rette mensili che raggiungono e a volte superano anche 3.000,00 euro per ogni bambino affidato, quando con nemmeno la metà della spesa si potrebbe favorire il rientro del minore nella famiglia di origine, dove si fossero verificate problematiche a seguito di situazioni economiche disagiate. Occorre inoltre notare che la stragrande maggioranza degli Istituti d'accoglienza sono Onlus, con gli sgravi fiscali che ne conseguono, a fronte di un flusso di denaro che, annualmente, rasenta i 1700 miliardi delle vecchie lire. Tutte le suddette affermazioni trovano testimonianza nell'ampia rassegna stampa del Gruppo "Genitori e Figli", nei diversi articoli di giornale delle varie testate giornalistiche nazionali ed internazionali, raccolte nel sito Web all'indirizzo: http://members.xoom.virgilio.it/geni_e_figli/Index.htm

Vogliamo chiedere alle varie testate di dare risalto alla nostra causa, trattandosi di situazioni che riguardano migliaia di famiglie italiane, e di conseguenza migliaia di bambini italiani, che i Tribunali per i minorenni, in barba alla convenzione di New York alla quale anche l'Italia ha aderito, e alla stessa Costituzione italiana che sancisce i diritti e i doveri degli italiani, negano contatti continuativi con i bambini tolti dal nucleo familiare di origine, determinando alla fine l'affidamento a terzi dei nostri piccoli e condannandoli a non rivedere più i loro veri genitori. Per questi motivi i Tribunali per i minorenni italiani sono stati condannati svariate volte dalla Corte di Strasburgo, con conseguente risarcimento dei danni causati ai nuclei familiari e ai loro figli, ma il danno che i bambini coinvolti hanno subito è infinitamente più grande e ne rimarranno segnati per tutta la loro vita. Occorre che i vari organi di comunicazione di massa evidenzino le problematiche nelle separazioni coniugali con affido monogenitoriale, in quanto proprio per il fatto che tale tipo di affido esclude nella realtà pratica uno dei due genitori nella gestione fattiva dei figli, genera crisi tra i genitori stessi che sempre più sovente sfociano in atti di pura violenza omicida o suicida, dei quali purtroppo abbiamo notizie pressoché giornaliere. Vogliate evidenziare, come del resto sta facendo anche la stampa internazionale, l'assoluta necessità di introdurre nelle cause di separazione coniugale la formula dell'affido condiviso, imposto come standard dal giudice del Tribunale durante l'udienza presidenziale di separazione. Questo per affermare ulteriormente che anche nei casi di separazione, i coniugi rimangono sempre i genitori dei loro figli, e i figli hanno sempre bisogno della presenza di entrambi i genitori. Non dobbiamo mai dimenticare che quello che la società sta facendo ai nostri figli oggi, lo ritroveremo tra pochissimi anni come conseguenza di una cattiva gestione degli affidi nelle separazioni, le quali purtroppo stanno aumentando vertiginosamente di anno in anno. Speriamo che l'anno nuovo sia all'insegna della giustizia e della vera attenzione verso i problemi di tutti i genitori separati, indipendentemente dal sesso e dalle credenze politiche e religiose, e soprattutto sia un anno all'insegna del riconoscimento del diritto fondamentale che ogni bambino possiede, rappresentato dalla necessità di avere un contatto continuativo e paritario con entrambi i suoi genitori. Questo anche a seguito di provvedimenti dei Tribunali per i minorenni.

Fausto Paesani

Gruppo "Genitori e Figli"

Botti e musica

disturbano

malati e animali

Non c'è dubbio che la festa di fine anno in piazza I Maggio a Udine sia un'occasione per molti per divertirsi. L'intenso e continuo rumore dei botti e della musica, però, è di grave disagio per le persone ammalate che risiedono nei dintorni della piazza. Le autorità dovrebbero farsi carico anche delle esigenze di queste.

Non solo. Il rumore dei botti spaventa gli animali, soprattutto i cani. Non dico che vada abolita. Si potrebbe, però, "contenerla", vale a dire ridurre i tempi dei rumori e dei suoni, soprattutto quello assordante dei petardi fatti esplodere ore e ore prima della mezzanotte. È la richiesta che tramite voi sottopongo al sindaco della città.

Alice Tamburlini

Udine

Panettoni

e vino con fini

elettorali

Fuochi d'artificio, panettoni e vino in abbondanza fanno piacere. Soprattutto se sono offerti gratuitamente. Fanno piacere a chi li riceve e fanno piacere a chi li offre (gratuitamente sul piano personale) a spese del Comune. Non è certamente un gesto di generosità dell'Amministrazione. A mio parere è un'"operazione" egoistica in quanto tesa ad accaparrarsi simpatie che, poi, "rendono" elettoralmente. Mi chiedo se questo, almeno moralmente, non sia configurabile come danno erariale.

Armando Bassi

Udine

A fine anno

meglio un concerto

a teatro

Caro Gazzettino, anziché organizzare "feste paesane" come quella che il Comune di Udine ha organizzato per la fine dell'anno in piazza I Maggio, sarebbe molto meglio se il medesimo Comune offrisse gratuitamente ai cittadini un concerto di fine anno al teatro Giovanni da Udine. Sarebbe un'occasione per attirare l'attenzione sulla città di Udine e, nello stesso tempo, un modo per far crescere culturalmente la città: insomma, anziché indugiare sulle volgarità legate allo smodato mangiare e bere, Udine troverebbe una via per educare i cittadini alle bellezze dei valori dello spirito. Anziché, dunque, feste "animalesche" sarebbe opportuno organizzare feste "umane". È una proposta che faccio al sindaco di Udine che, essendo uomo di cultura, dovrebbe apprezzare la proposta e - spero - realizzarla.

Roberto Vescul

Udine


Edizione del 0/0 :

Edizione Odierna : I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXI XXII XXIII

Nazionale Bassano Belluno Udine Padova Pordenone Rovigo Treviso Venezia Vicenza
Il Gazzettino oggi La storia Le redazioni La pubblicità

Il Gazzettino On Line 1999 - Informazioni sul sito