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Giovedì, 19 Agosto 2004

 
PORDENONE
San Valentino
invaso
dalle ...
PORDENONE

San Valentino

invaso

dalle zanzare

Ho formulato una richiesta di informazione ai Lavori pubblici del Comune che però è sfociata in una risposta poco professionale da parte della segreteria dell'assessore all'Ambiente. Il problema è questo: abito nel quartiere di San Valentino e questa estate siamo invasi come non mai dalle zanzare. In quartiere ci siamo chiesti del perché ed ecco la risposta: il laghetto di San Valentino. La parte che dopo la cascatella forma un secondo piccolo laghetto che costeggia la strada e che poi si riversa passando sotto la strada nel laghetto di San Carlo è diventato uno stagno, con il proliferarsi delle uova di zanzare. Anche i poveri cigni non nuotano bene, visto che lo sporco è talmente denso che quasi quasi camminano sopra l'acqua. Ora mi chiedo perché l'amministrazione si preoccupa tanto di darci le pastiglie a noi privati per debellare le uova di zanzare! Perché ci invita a non togliere acqua stagnante sotto i vasi dei fiori, a non tenere acqua per i cani stagnante ecc. ecc. quando sono i primi a violare i suggerimenti? Non occorreva rispondermi sgarbatamente. In fin dei conti avevo solo fatto presente una situazione che porta disagio agli abitanti e che si può risolvere semplicemente facendo pulizia così da far scorrere l'acqua stagnante.

Teresa Vazzoler

Pordenone

Attenzione

alle associazioni

di facciata

Un'associazione che non c'è, che è solo di facciata. Il nome è indicativo: "Associazione Nazionale Disabili Depressi" onlus, che dice di raccogliere fondi per i disabili, ma che fa tutt'altro.

Raccolgono abiti e indumenti usati porta a porta, sfruttando il buon cuore della gente, ma non hanno nessun contatto con la solidarietà. Dietro c'è un intero mercato, aziende che selezionano l'usato rivendendo gli indumenti in buono stato (destinazione: i mercati dei paesi in via di sviluppo) e macerando il resto. Attività commerciale, conta niente la disabilità. L'indagine scatta proprio da una segnalazione di un navigatore di Disabili.com, portale di riferimento in Italia con 120 mila gli accessi mensili e 650.000 page view al mese. Dice il navigatore che nella sua città Cremona - stanno procedendo ad una raccolta di abiti e indumenti dimessi. Non avendo trovato traccia di questa Associazione su tutta la Rete, prima di aderire alla richiesta vuole però verificare se effettivamente opera a favore dei disabili, e chiede aiuto alla redazione. Sul sacchettone in plastica lasciatogli a domicilio per la raccolta era indicato un numero verde, con tanto di logo e indirizzo, di Empoli (Fi). Dopo le dovute precisazioni su cosa si raccoglie ("indumenti, scarpe, etc, tutto in buono stato perché va riutilizzato") la richiesta: "Collaborate! Grazie al vostro atto di solidarietà l'Associazione utilizza parte del ricavato per le persone disabili". Un redattore a questo punto cerca notizia dell'associazione in tutti i registri, ufficiali e non. Ma nessuno conosce l'"Associazione Nazionale Disabili Depressi" onlus: non la Fondazione Italiana per il Volontariato (Fivol), né l'Albo regionale delle Associazioni, il Registro Provinciale Toscano, il Coordinamento Associazioni Volontarie Empolesi (Cave), e neppure l'Agenzia delle Entrate del Ministero delle Finanze, dove c'è il registro di chi si definisce Onlus.Non è tutto: allo stesso indirizzo di Empoli fanno riferimento ben quattro associazioni (Associazioni Diabetici Italiani; Confassinvalidi; Confederazione di Associazioni Invalidi), oltre al nome del residente. Senza dimenticare l'Associazione Nazionale Disabili Depressi, che ha la sede nello stesso casolare.

Questa la sentenza: "Associazione Nazionale Disabili Depressi" onlus non esiste, è solo il paravento di un'attività commerciale (Lecita), che si nasconde dietro ad un nome evocativo per fare i propri interessi (Non lecito). Nulla a che fare con la disabilità e con il sociale.

Un brutto esempio, di come non solo non si fa solidarietà, ma si danneggia anche chi la fa veramente.

Insieme Oltre le Barriere!

Padova

Lottiamo

per un nuovo

affido

Il nostro Comitato è costituito da Genitori che da anni lottano contro i Tribunali per i Minorenni e contro la più assoluta mancanza di sensibilità verso i problemi familiari di alcuni assistenti sociali che, incaricati dallo stesso a redigere relazioni, invece di essere i primi a rendersi conto che i figli coinvolti soffrono e vengono segnati per tutta la vita dopo un distacco forzato dai loro nuclei familiari d'origine e ad aiutare concretamente i nuclei familiari coinvolti ed in difficoltà, redigono relazioni drastiche e a volte completamente fuorvianti dalla realtà, che determinano il distacco dei Minori dal loro nucleo familiare d'origine, come potete notare dalle storie e dagli articoli di giornale ospitati, con precisione cronologica, nel nostro sito. Lottiamo promuovendo l'Affido Condiviso in tutti i casi di Separazione tra i Genitori, ad esclusione di quelli in cui all'interno del nucleo vi è conclamata violenza o devianza dei Genitori coinvolti. Lottiamo affinchè gli Assistenti Sociali svolgano la loro reale attività che è quella di aiutare le famiglie coinvolte, promuovendo in alcuni casi anche l'aiuto economico alle stesse, al fine di evitare drastici cambiamenti di vita dei Minori coinvolti. Lottiamo contro le iniquità delle attuali "applicazioni" della Legge sugli affidi dei Minori durante le Separazioni e le lungaggini che i vari Tribunali hanno nei giudizi, che a volte arrivano dopo anni ed anni, scatenando estenuanti lotte legali tra i coinvolti e che alcuni giudici alimentano ulteriormente, attraverso i continui spostamenti delle cause di giudizio. Il nostro Comitato coglie questo particolare momento in cui, come da ormai più di due anni, il Parlamento Italiano discute sulla riforma delle Leggi che regolamentano gli Affidi dei Minori nelle Separazioni, affinchè aumentino le informazioni su questo delicato argomento, ricordando che i bambini di oggi sono il futuro della Società e che qualsiasi ingiustizia o violenza verrà fatta a questi "piccoli" uomini, ed il distacco dal loro nucleo familiare d'origine è di per se stesso una violenza, ce la ritroveremo a distanza di pochi anni moltiplicata per mille. Vogliamo cogliere questa occasione per augurare a tutti i genitori coinvolti nelle Separazioni e a quelli che, ingiustamente, sono stati repentinamente privati dei loro Figli, e dei quali non hanno più notizie a distanza di anni, un buon agosto 2004. Approfittiamo inoltre di questa occasione per segnalare che, a seguito del cambiamento di indirizzo del provider che ospita il nostro sito: http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli che vi preghiamo di visitare al fine di avere una giusta proporzione dei fatti che poco sopra abbiamo esposto.

Comitato Genitori di Figli Sequestrati


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