PORDENONE
San Valentino
invaso
dalle zanzare
Ho formulato una richiesta di informazione ai
Lavori pubblici del Comune che però è sfociata
in una risposta poco professionale da parte della
segreteria dell'assessore all'Ambiente. Il problema
è questo: abito nel quartiere di San Valentino
e questa estate siamo invasi come non mai dalle
zanzare. In quartiere ci siamo chiesti del perché
ed ecco la risposta: il laghetto di San Valentino.
La parte che dopo la cascatella forma un secondo
piccolo laghetto che costeggia la strada e che
poi si riversa passando sotto la strada nel laghetto
di San Carlo è diventato uno stagno, con il proliferarsi
delle uova di zanzare. Anche i poveri cigni non
nuotano bene, visto che lo sporco è talmente denso
che quasi quasi camminano sopra l'acqua. Ora mi
chiedo perché l'amministrazione si preoccupa tanto
di darci le pastiglie a noi privati per debellare
le uova di zanzare! Perché ci invita a non togliere
acqua stagnante sotto i vasi dei fiori, a non
tenere acqua per i cani stagnante ecc. ecc. quando
sono i primi a violare i suggerimenti? Non occorreva
rispondermi sgarbatamente. In fin dei conti avevo
solo fatto presente una situazione che porta disagio
agli abitanti e che si può risolvere semplicemente
facendo pulizia così da far scorrere l'acqua stagnante.
Teresa Vazzoler
Pordenone
Attenzione
alle associazioni
di facciata
Un'associazione che non c'è, che è solo di facciata.
Il nome è indicativo: "Associazione Nazionale
Disabili Depressi" onlus, che dice di raccogliere
fondi per i disabili, ma che fa tutt'altro.
Raccolgono abiti e indumenti usati porta a porta,
sfruttando il buon cuore della gente, ma non hanno
nessun contatto con la solidarietà. Dietro c'è
un intero mercato, aziende che selezionano l'usato
rivendendo gli indumenti in buono stato (destinazione:
i mercati dei paesi in via di sviluppo) e macerando
il resto. Attività commerciale, conta niente la
disabilità. L'indagine scatta proprio da una segnalazione
di un navigatore di Disabili.com, portale di riferimento
in Italia con 120 mila gli accessi mensili e 650.000
page view al mese. Dice il navigatore che nella
sua città Cremona - stanno procedendo ad una raccolta
di abiti e indumenti dimessi. Non avendo trovato
traccia di questa Associazione su tutta la Rete,
prima di aderire alla richiesta vuole però verificare
se effettivamente opera a favore dei disabili,
e chiede aiuto alla redazione. Sul sacchettone
in plastica lasciatogli a domicilio per la raccolta
era indicato un numero verde, con tanto di logo
e indirizzo, di Empoli (Fi). Dopo le dovute precisazioni
su cosa si raccoglie ("indumenti, scarpe, etc,
tutto in buono stato perché va riutilizzato")
la richiesta: "Collaborate! Grazie al vostro atto
di solidarietà l'Associazione utilizza parte del
ricavato per le persone disabili". Un redattore
a questo punto cerca notizia dell'associazione
in tutti i registri, ufficiali e non. Ma nessuno
conosce l'"Associazione Nazionale Disabili Depressi"
onlus: non la Fondazione Italiana per il Volontariato
(Fivol), né l'Albo regionale delle Associazioni,
il Registro Provinciale Toscano, il Coordinamento
Associazioni Volontarie Empolesi (Cave), e neppure
l'Agenzia delle Entrate del Ministero delle Finanze,
dove c'è il registro di chi si definisce Onlus.Non
è tutto: allo stesso indirizzo di Empoli fanno
riferimento ben quattro associazioni (Associazioni
Diabetici Italiani; Confassinvalidi; Confederazione
di Associazioni Invalidi), oltre al nome del residente.
Senza dimenticare l'Associazione Nazionale Disabili
Depressi, che ha la sede nello stesso casolare.
Questa la sentenza: "Associazione Nazionale Disabili
Depressi" onlus non esiste, è solo il paravento
di un'attività commerciale (Lecita), che si nasconde
dietro ad un nome evocativo per fare i propri
interessi (Non lecito). Nulla a che fare con la
disabilità e con il sociale.
Un brutto esempio, di come non solo non si fa
solidarietà, ma si danneggia anche chi la fa veramente.
Insieme Oltre le Barriere!
Padova
Lottiamo
per
un nuovo
affido
Il nostro Comitato è costituito
da Genitori che da anni lottano contro i Tribunali
per i Minorenni e contro la più assoluta mancanza
di sensibilità verso i problemi familiari di alcuni
assistenti sociali che, incaricati dallo stesso
a redigere relazioni, invece di essere i primi
a rendersi conto che i figli coinvolti soffrono
e vengono segnati per tutta la vita dopo un distacco
forzato dai loro nuclei familiari d'origine e
ad aiutare concretamente i nuclei familiari coinvolti
ed in difficoltà, redigono relazioni drastiche
e a volte completamente fuorvianti dalla realtà,
che determinano il distacco dei Minori dal loro
nucleo familiare d'origine, come potete notare
dalle storie e dagli articoli di giornale ospitati,
con precisione cronologica, nel nostro sito. Lottiamo
promuovendo l'Affido Condiviso in tutti i casi
di Separazione tra i Genitori, ad esclusione di
quelli in cui all'interno del nucleo vi è conclamata
violenza o devianza dei Genitori coinvolti. Lottiamo
affinchè gli Assistenti Sociali svolgano la loro
reale attività che è quella di aiutare le famiglie
coinvolte, promuovendo in alcuni casi anche l'aiuto
economico alle stesse, al fine di evitare drastici
cambiamenti di vita dei Minori coinvolti. Lottiamo
contro le iniquità delle attuali "applicazioni"
della Legge sugli affidi dei Minori durante le
Separazioni e le lungaggini che i vari Tribunali
hanno nei giudizi, che a volte arrivano dopo anni
ed anni, scatenando estenuanti lotte legali tra
i coinvolti e che alcuni giudici alimentano ulteriormente,
attraverso i continui spostamenti delle cause
di giudizio. Il nostro Comitato coglie questo
particolare momento in cui, come da ormai più
di due anni, il Parlamento Italiano discute sulla
riforma delle Leggi che regolamentano gli Affidi
dei Minori nelle Separazioni, affinchè aumentino
le informazioni su questo delicato argomento,
ricordando che i bambini di oggi sono il futuro
della Società e che qualsiasi ingiustizia o violenza
verrà fatta a questi "piccoli" uomini, ed il distacco
dal loro nucleo familiare d'origine è di per se
stesso una violenza, ce la ritroveremo a distanza
di pochi anni moltiplicata per mille. Vogliamo
cogliere questa occasione per augurare a tutti
i genitori coinvolti nelle Separazioni e a quelli
che, ingiustamente, sono stati repentinamente
privati dei loro Figli, e dei quali non hanno
più notizie a distanza di anni, un buon agosto
2004. Approfittiamo inoltre di questa occasione
per segnalare che, a seguito del cambiamento di
indirizzo del provider che ospita il nostro sito:
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli che vi
preghiamo di visitare al fine di avere una giusta
proporzione dei fatti che poco sopra abbiamo esposto.
Comitato Genitori di Figli Sequestrati
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