A proposito di politiche
sociali
16/11/2004 - In questi ultimi tempi appena si accendono i televisori
e si aprono i giornali non si fa altro che apprendere che i politici
italiani tutti, indistintamente dagli schieramenti rappresentati,
sventolano a destra e a sinistra il loro impegno sul fronte delle
Politiche Sociali.
Tali Politiche Sociali dovrebbero rappresentare un impegno per
il miglioramento
dello stile di vita di tutti i Cittadini Italiani siano essi pensionati,
lavoratori, emarginati, indigenti e soprattutto rappresentare
una sicura
valorizzare della Famiglia, la quale rappresenta la prima forma
di società, intesa
come nucleo familiare unito o in regime di separazione tra i coniugi.
In particolare le attenzioni dei politici dovrebbero essere concentrate
nel rispetto dei Diritti dei più indifesi, come ad esempio i minori.
Il Diritto fondamentale di ogni minore è quello di avere una Famiglia,
ovvero
entrambi i genitori naturali, i quali debbono proteggerlo, istruirlo,
accudirlo ed aiutarlo nei vari percorsi della vita.
Può accadere però che nel lungo percorso della vita il minore,
suo malgrado,
incappi nella separazione dei suoi genitori, i quali però, nonostante
siano separati, debbono continuare a curare il loro piccolo con
tutte le loro
energie e paritariamente al fine di dargli una sana crescita psico-fisica.
Allo stato attuale in Italia abbiamo una realtà dei fatti che
si discosta
completamente dalla visione che i nostri politici vorrebbero infonderci.
Infatti ci troviamo di fronte ad un abbassamento continuo del
potere di acquisto
degli stipendi e delle pensioni dei Cittadini Italiani, ad un
impoverimento continuo ed esasperante delle classi più indigenti,
ad un allungamento inverosimile della durata delle cause nei Tribunali,
ad una svalorizzazione dei compiti della Famiglia, nella quale
sempre di più vi è l'intromissione di alcune Istituzioni Statali,
vedi il caso dei Tribunali per i Minorenni e degli Assistenti
Sociali, quasi a far capire all'Italiano che non è più in grado
di allevare neppure i propri figli e che a lui si può sostituire
tranquillamente lo Stato, anche attraverso l'affidamento dei figli
a terzi.
Ogni lettore dovrà trarre le proprie conclusioni semplicemente
guardandosi intorno, o ancora più semplicemente guardando dentro
al proprio portafogli, soprattutto alla fine del mese.
Come si può pensare che i nostri politici stiano facendo il loro
meglio sul fronte
delle Politiche Sociali, quando ogni giorno assistiamo alle continue
Ingiustizie nelle cause di Separazione dei Genitori ed Affido
dei Minorenni, dove sistematicamente viene applicato il "disumano"
Affido Monogenitoriale, nonostante le continue richieste e proteste
dei Genitori non affidatari ?
Finalmente, da più di due anni, al Parlamento era in discussione
il Progetto di
Legge 66 che stabiliva una volta per tutte che i figli avessero
finalmente l'Affidamento Condiviso ad entrambi i Genitori.
Ebbene, dopo ben più di due anni di discussione, quando tale Progetto
di Legge
sembrava essere approdato alla sua fase finale, ecco che alcuni
politici, costituenti proprio la Commissione Affari Sociali, cerca
in tutti i modi
possibili immaginabili di affossare tale Progetto di Legge e di
mantenere il
vergognoso stato attuale delle Ingiustizie, nonostante che ogni
giorno si apprenda dagli Organi di Stampa che famiglie intere
si massacrano a seguito delle lotte sull'affidamento dei figli,
come potrete averne la prova visitando
la nostra ampia raccolta di casistiche all'indirizzo internet:
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli
.
A questi politici interessa veramente il bene dei nostri Figli
Italiani, o pensano
soltanto al loro lauto stipendio pagato con le tasse dei Genitori,
e Cittadini Italiani, ai quali non permettono neppure di avere
un trattamento paritario dopo la Separazione dal coniuge ?
Fausto Paesani
(Ge.Fi.S.)