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PARISI EDITORE
Quotidiano d'informazione online della provincia
di Caserta
A PROPOSITO DI FAMIGLIA:
Spett.le Gianluca Parisi,
Spett.le Gianluca Parisi,
siamo finalmente giunti alla fine di questo anno 2004, definito da
alcuni l'Anno Internazionale della Famiglia.
Con questa definizione, che di per se stessa riempie la bocca di
molti e anche le tasche di alcuni, ma soprattutto mette a tacere la
coscienza di altri, si è inteso rinnovare l'impegno delle
Istituzioni Pubbliche italiane a difendere i Diritti della Famiglia e
dei suoi componenti.
I bambini rappresentano una componente sostanziale della famiglia
e nel contempo la parte più debole della società perchè,
seppure abbiano una sensibilità innata nel riconoscere chi vuole loro
bene e chi no, molto raramente vengono interpellati dalle Istituzioni.
Le loro parole vengono, troppe volte, inascoltate proprio da quelle
Strutture Pubbliche che si dichiarano impegnate a portare avanti
i Diritti dei Minori e che, a seguito di questo "impegno", ricevono notevoli somme di denaro
pubblico atte a supportare i "Servizi" resi ai cittadini ed ai minori.
Di questi casi ne abbiamo a bizzeffe, uno dei più clamorosi è quello
che proprio in questi giorni si sta consumando nella città di Perugia,
definita la Città dei Ragazzi per la presenza di uno svariato numero
di studenti di ogni ordine, grado e nazionalità.
Proprio in questa città, simbolo della gioventù italiana e
straniera, una bambina di otto anni, figlia di due Genitori separati, ha
espresso chiaramente la volontà di voler stare con il padre, a
fronte di un'Ordinanza del Tribunale di affido monogenitoriale alla madre.
Nonostante questa libera e chiara espressione della
propria volontà di minore, coinvolto in un ennesimo caso di separazione
dei Genitori, la stessa viene completamente ignorata dalle Istituzioni che,
invece, dovrebbero rispettarla principalmente dichiarandosi di
agire nell'esclusivo interesse dei minori.
Gli assistenti sociali, incaricati dal Tribunale, cercano di prelevare
coattivamente la bambina, anche attraverso l'utilizzo delle Forze dell'Ordine,
pur di dare seguito ad un'Ordinanza del Tribunale e senza neppure
ascoltare la minore, quando questo dovrebbe essere il loro specifico
compito, non rispettando minimamente il suo Diritto di scegliersi il Genitore
affidatario ritenuto più idoneo.
Tutto ciò mentre noi continuiamo a sentire la famosa frase "nel supremo
interesse del minore", pronunciata da queste Istituzioni Pubbliche che per prime
hanno reclamizzato l'Anno Internazionale della Famiglia.
Molti lettori potrebbero pensare che questo sia un caso isolato,
lontano dalla realtà e dalla quotidianità, ma non è così.
Di questi casi, nei quali la voce dei minori non viene ascoltata, ve ne
sono innumerevoli e dove, a volte, la loro volontà viene
distorta non si sa bene a quale scopo, ma di sicuro non per il supremo
interesse del minore.
Al fine di fugare il seppur minimo dubbio che il lettore potrebbe
presentare, posso riferire di un altro caso clamoroso, in cui due psicologi dei
Servizi Sociali che, per ordine del Tribunale per i Minorenni, sono
stati chiamati a redigere una relazione su un minore di otto anni,
hanno distorto la volontà del bambino nonostante che lo stesso
avesse ripetutamente dichiarato, come chiaramente riportato nella relazione dei due
psicologi, di voler stare con il papà e e con la mamma, ovvero in affidamento congiunto.
Proprio questi due psicologi dei Servizi Sociali hanno
relazionato al Tribunale che il minore in questione dichiarava di voler
stare con il papà e con la mamma per mascherare, in realtà, il suo
odio inconscio verso entrambi i Genitori.
Questa relazione verrà prossimamente pubblicata nel sito del
Ge.Fi.S. - Genitori di Figli Sequestrati - Comitato Senza Scopo di
Lucro, all'indirizzo internet:
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli a testimonianza di come certi
operatori dei Servizi Sociali, pagati con denaro pubblico, agiscano
nel supremo interesse del minore e come il loro "servizio" sia atto a
"risolvere" i problemi delle famiglie e dei minori in Italia.
Vorrei terminare con due preghiere ed un augurio.
Una preghiera è rivolta alle Istituzioni Pubbliche italiane,
ai Politici ed alla Chiesa Cattolica, preposti a garanzia dei Diritti
della Famiglia e dei Minori, affinchè il nuovo anno 2005 rappresenti l'inizio di una
nuova fase in cui il minore venga posto al centro dell'attenzione
e venga data allo stesso la possibilità di esprimersi liberamente e, nel caso di
separazione dei genitori, venga soprattutto rispettato il suo Diritto
ad avere un rapporto paritario con entrambi, anche attraverso
l'applicazione sistematica dell'Affidamento Congiunto.
Un'altra preghiera si rivolge ai Giudici dei Tribunali italiani affinchè, attraverso la loro
facoltà di Peritum Peritorum, vaglino sempre con molta attenzione le relazioni
inviate da alcuni operatori dei Servizi Sociali le quali, come nel
caso di cui sopra, potrebbero veramente determinare una insana
crescita psicofisica del minore in oggetto.
L'Augurio di un Felice e Prospero Anno 2005 è rivolto a tutti coloro
che, come Cittadini italiani, operatori delle Istituzioni Pubbliche e
degli Organi di Informazione, svolgono i loro compiti con coscienza,
dedizione e vero spirito di miglioramento, al fine di garantire il
rispetto dei Diritti Umani, della Famiglia e principalmente dei
Minori, i quali rappresentano il futuro della società italiana.
28/12/2004 14.53.51- Fausto Paesani - cell. 3478473605 - Ge.Fi.S. - Genitori di Figli Sequestrati- Comitato Senza - 213.45.198.235
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