G o o g l e: memorizzazione accessibile tramite la cache dell'indirizzo http://www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo236596.shtml recuperato il 4 gen 2005 07:51:20 GMT.
La copia cache di G o o g l e è l'istantanea della pagina Web archiviata durante la scansione del Web.
È possibile che il contenuto della pagina sia stato modificato. Fare clic qui per aprire la pagina corrente senza evidenziazioni.
La pagina memorizzata nella cache potrebbe riferirsi a immagini non più disponibili. Fate clic qui per visualizzare solo il testo nella cache.
Per inserire un segnalibro o un collegamento alla pagina, utilizzare il seguente URL:http://www.google.com/search?q=cache:5oveYeXwiMQJ:www.tgcom.it/cronaca/articoli/articolo236596.shtml+fausto+paesani&hl=it&lr=lang_it


Google non è collegato agli autori di questa pagina e non è responsabile del suo contenuto.
Sono state evidenziate le seguenti parole chiave: fausto paesani 

Tgcom - Articolo Tgcom

ULTIMISSIMA 08:45

OPERAZIONE CARABINIERI NEL FOGGIANO

- Arrestati numerosi pregiudicati

Pubblicità
Cerca con GoogleVai
meteo
3/1/2005

L'Indignato Speciale

Maremoto: le speranze e le domande

Quante immagini simbolo in queste ore! Sequenze che rimarranno impresse nelle nostre menti, quanto e forse più del crollo delle Torri Gemelle a New York. Cos’è comunque il mondo d’oggi. Dopo l’11 settembre la Borsa crollò e ancora oggi l’economia mondiale risente di quell’impatto. Nessun fremito invece dopo lo tzunami del 26 dicembre scorso, anzi segnali di ottimismo per chi ora guarda alla ricostruzione. Segno tangibile, evidente, di una popolazione del nostro Pianeta che conta poco o nulla.  Eppure quei corpi sbattuti in prima pagina dall’onda assassina , quei volti in lacrime, quei racconti concitati, hanno scatenato una gara di solidarietà epocale che non può non rincuorarci, darci un segno di speranza.

Non è stato un Capodanno all’insegna di Bin Laden e compagni, ma un nuovo inizio con la gente della Terra che ha riflettuto, pregato, aiutato senza distinzioni di fede, razza, ideologie. E’ qualcosa, non tutto, ma un momento importante che non può, non deve essere vanificato dai rigurgiti della violenza e della idiozia, sempre dietro l’angolo in costante agguato. Quanti bambini in questo immane disastro. Quante domande affollano la mente: perché? Come vorrei sentire una risposta da chi crede, da chi può dare risposte a simili quesiti: perché? Perché proprio questa gente buona, generosa – quante dimostrazioni in tal senso – povera, dimenticata e sempre sfruttata dai suoi stessi satrapi?

E’ un Dio misericordioso e d’amore, quello che noi preghiamo. Ma come interpretare allora questi segni? Dov’è la Misericordia in quell’uomo che tiene tra le braccia il corpo del figlio? Dov’è l’Amore in quella donna che ha scelto la prevedibile morte di un figlio per salvarne un altro?

Domande che lasciano in chi scrive un profondo senso d’angoscia. Che questa sia una Terra di peccato non ci vuole molto a capirlo. Che tutti meriteremmo un nuovo Diluvio Universale redentore è anche facile ammetterlo. Ma quando vedi spazzar via interi villaggi, quando vedi la distruzione della vita quotidiana di gente povera e umile, non puoi non restare di stucco. Chi sei Tu, Dio, per consentire tutto ciò? Certo c’è una risposta, crudele e fredda, senza ritorno: Dio non esiste, è tutto legato al caso. Ma questa è a mio avviso una scorciatoia. Perché milioni, milioni di persone invece ad un Dio si rivolgono ogni giorno, in lingue e forme diverse, a volte in odio l’un con l’altro, ma sempre e comunque partendo da un atto di fede: Io Credo. Che risposte si danno cristiani, ebrei, musulmani, induisti, buddisti e altri credenti ancora?

Oggi comunque è ancora tempo di emergenza. Possiamo rimandare l’istante della comprensione, ora è il minuto , il secondo della compassione e della solidarietà. Aiutiamo questa gente, i modi li conosciamo. Stiamo facendo molto, possiamo fare di più.

Andrea Pamparana

GLI AUGURI

Ecco alcune delle e-mail di auguri giunte all'Indignato Speciale:

Gent.mo Dott. Andrea Pamparana,
siamo finalmente giunti all'anno 2005,lasciandoci alle spalle il vecchio anno definito da alcuni l'Anno Internazionale della Famiglia. Con questa definizione, che di per se stessa riempie la bocca di molti e anche le tasche di alcuni, ma soprattutto mette a tacere la coscienza di altri, si è inteso rinnovare l'impegno delle Istituzioni Pubbliche italiane a difendere i Diritti della Famiglia e dei suoi componenti. Purtroppo però questi alti propositi non sono stati tenuti in considerazione da tutti e troviamo ancora dei casi clamorosi come quello che, proprio in questi giorni, si sta consumando nella città di Perugia, dove una bambina di 8 anni ha espresso, chiaramente e liberamente, la volontà di andare a vivere con il padre, a fronte di un'Ordinanza del Tribunale di affido monogenitoriale alla madre. La piccola vive ogni giorno con la paura di essere prelevata dagli Assistenti Sociali, anche con l'utilizzo delle Forze dell'Ordine, per essere riportata, contro la sua volontà, dalla madre. Anche in Ancona un bambino di 8 anni, sentito dagli psicologi dei Servizi Sociali incaricati dal Tribunale a redigere una relazione, ha più volte dichiarato di voler stare con il papà e la mamma, come scritto nella stessa relazione, ma la conclusione dei due Assistenti Sociali è stata che: il minore in questione manifestava questo desiderio per mascherare, in realtà, il suo odio inconscio verso entrambi i Genitori. Tutto ciò mentre noi continuiamo a sentire la famosa frase "nel supremo interesse del minore", pronunciata da queste Istituzioni Pubbliche che per prime hanno reclamizzato l'Anno Internazionale della Famiglia. All'insegna di questo nuovo anno vorrei rivolgere una preghiera alle Istituzioni Pubbliche italiane, ai Politici ed alla Chiesa Cattolica, preposti a garanzia dei Diritti della Famiglia e dei Minori, affinchè il nuovo anno 2005 rappresenti l'inizio di una nuova fase in cui il minore venga veramente posto al centro dell'attenzione e, nel caso di separazione dei genitori, venga soprattutto rispettato il suo Diritto ad avere un rapporto paritario con entrambi, anche attraverso l'applicazione sistematica dell'Affidamento Congiunto. Un'altra preghiera si rivolge ai Giudici dei Tribunali italiani affinchè, attraverso la loro facoltà di Peritum Peritorum, vaglino sempre con molta attenzione le relazioni inviate da alcuni operatori dei Servizi Sociali le quali, come nel caso di cui sopra, potrebbero veramente determinare una insana crescita psicofisica del minore in oggetto. L'Augurio di un Felice e Prospero Anno 2005 è rivolto a tutti coloro che, come Cittadini italiani, operatori delle Istituzioni Pubbliche e degli Organi di Informazione, svolgono i loro compiti con coscienza, dedizione e vero spirito di miglioramento, al fine di garantire l'Informazione ed il rispetto dei Diritti Umani, della Famiglia e, principalmente, dei Minori i quali rappresentano il futuro della società italiana.
Fausto Paesani

Gentile dottor Pamparana
mi complimento con Lei per la rubrica "L'Indignato Risponde" che dà la possibilità di dare ampio spazio ai lettori. Riguardo Napoli ho visto con soddisfazione che la mail che Le ho inviato è stata pubblicata e nel rigraziarLa poro i miei più cordiali saluti e auguri per un prospero 2005!
Nicola Gargia