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VRONLINE - 24/01/2005

La violenza non ha sesso

Fausto Paesani

Spett.le VRonline.it,
proprio oggi, sulle pagine di un quotidiano
d'informazione, ho letto di un intervento che sollevava dei dubbi sull'applicazione
sistematica dell'Affido Condiviso dei figli in tutti i casi di separazione
dei coniugi, sia essa consensuale che Giudiziale.

Occorre innanzitutto dire che le nuove norme dell'Affido Condiviso
sono ancora in discussione al Parlamento, nonostante siano ormai
passati più di tre anni dalla prima proposta di modifica alle attuali
Leggi che regolano l'affido dei minori nelle cause di separazione.

Nonostante questo lungo lasso di tempo i nostri Politici non hanno
ancora deciso nulla, probabilmente considerano questa
situazione, riguardante le separazioni dei coniugi e l'affido dei loro
figli, di secondaria importanza rispetto ad altre, come ad esempio le
nuove e giustissime Leggi sulla protezione degli animali, le quali sono state approvate in
soli 5 giorni di discussione parlamentare.

E' probabile che, per alcuni, gli animali abbiano priorità rispetto
alle migliaia di Cittadini/elettori Italiani coinvolti annualmente proprio nelle
separazioni che, sempre secondo statistiche attendibili, raggiungono
ormai la cifra di 70.000 all'anno.

Occorre inoltre segnalare che, attualmente, il 95% degli affidi
dei figli avviene, non si sa bene per quale motivo, sempre a favore di un solo
genitore, ovvero per il 90% dei casi alla madre, a fronte di sempre
maggiori richieste di affido congiunto dei padri, puntualmente
inascoltate dai giudici.

Risulta chiaro che in questo clima in cui gli uomini, sicuramente non sempre per loro
colpa, debbono recarsi davanti al giudice per affrontare una lunga e costosa causa
di separazione, dove con altissima probabilità si ritroveranno allontanati dai
loro figli, dalla loro casa e dovranno ritornare a vivere, nel migliore dei casi,
con i loro genitori, diventando così i "nuovi poveri", gli stessi sono sottoposti
a notevole stress psico-fisico, del quale non si riesce sicuramente a calcolare
l'entità dello sfogo.

Ecco il perchè, alcuni di loro, sfogano in atti di violenza le amarezze
acquisite forzatamente prima e dopo le decisioni dei giudici,
già scontate nel 90% delle casistiche.

Certo è facile per alcuni genitori resistere allo stress della
separazione, quando si sà benissimo che al momento che ci si presenta
davanti al giudice per la separazione, si avrà un'altissima e
scontata percentuale di avere in affido esclusivo i figli, la casa coniugale,
nella quale poi poter liberamente vivere con il proprio nuovo partner,
anche se i figli non vedono di buon occhio questa nuova relazione,
percependo oltretutto anche un lauto assegno di mantenimento dall'ex
coniuge sfrattato e allontanato dai figli.

Non parliamo poi dei casi in cui un coniuge, falsamente e
vigliaccamente, accusa l'altro di atti di violenza nell'ambito familiare
o, peggio ancora, di pedofilia sui propri figli, per vincere
forzatamente la separazione.

Ecco che in questi casi, in genere l'uomo, deve affrontare ulteriori
spese per le cause penali, le quali durano anch'esse svariati anni, ma
che dissanguano ulteriormente quello che è già divenuto il "nuovo povero".

Nella stragrande maggioranza dei casi tali denunce finiscono con
un'assoluzione perchè il fatto non sussiste, ma nel frattempo però i
giudici dei Tribunali hanno tolto tutto allo sventurato
Genitore e non glielo ridaranno di certo con facilità.

Se qualche lettore avrà ancora dei dubbi su ciò che ho appena scritto
lo inviterei a visitare il sito internet del Ge.Fi.S., Genitori
di Figli Sequestrati - Comitato Senza Scopo di Lucro, all'indirizzo:
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli nel quale troverà svariate
casistiche di genitori italiani ed un'ampia raccolta di articoli di
giornale della stampa nazionale ed internazionale che trattano
proprio gli argomenti suddetti.

Gli atti di violenza sono sempre condannabili da qualsiasi punto di
vista, e non è certo aumentando le pene per chi li commette che si
risolve la situazione.

Per risolvere la situazione occorre agire a monte, ovvero togliendo
quelle che sono, proprio in una Nazione Civile e democratica, le
disparità di trattamento che rappresentano la causa scatenante di
eventuali atti di violenza.

Nel nostro caso occorre approvare immediatamente la nuova Legge
sull'applicazione sistematica dell'Affido Condiviso o, in alternativa,
sensibilizzare i giudici ad applicare sistematicamente
l'Affido Congiunto, già previsto dalla nostra attuale Legislazione, ma
applicato soltanto in rarissimi casi.

Inviterei coloro che avessero ancora la convinzione che gli atti di
violenza vengono sempre da parte degli uomini, a leggere un articolo
apparso sul The Sunday Times redatto dalla famosa Melanie Philips che, già
nel 1999 scriveva: "Le donne sono almeno altrettanto violente degli uomini,
ma l’evidenza viene soppressa o ignorata", nel quale sono contenuti
tutti gli argomenti che di certo fugheranno questa loro convinzione.

Inoltre potranno certamente trovare, questa volta nella sezione della
Stampa Nazionale, numerosi articoli in cui le donne uccidono i propri
figli o i propri conviventi con la stessa efferatezza degli uomini,
ed in alcuni casi anche peggiore.

Vorrei concludere affermando che gli atti di violenza sono sempre
deprecabili, ma non hanno sesso.

La loro identificazione sessuale avviene soltanto per
convenienza di alcuni rispetto agli altri, ma la realtà è tangibile
attraverso gli articoli di stampa che quotidianamente ne danno
informazione.

Colgo l'occasione per augurare a tutti i Cittadini Italiani, ai
loro Figli, ai Giudici ed agli Operatori degli Organi d'Informazione,
un Prospero e Felice anno 2005, affinchè esso sia veramente l'inizio di un
comportamento Civile e responsabile, dimostrato anche attraverso
l'applicazione sistematica dell'Affido Congiunto nelle cause di
separazione dei coniugi, al fine di garantire un sereno sviluppo dei
minori, i quali rappresentano il futuro della società.

Fausto Paesani - cell. 3478473605 - Ge.Fi.S. - Genitori di Figli
Sequestrati- Comitato Senza Scopo di Lucro
http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli

Perchè soltanto attraverso l'Informazione si combatte l'Ingiustizia!!

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Nel caso non volessi più ricevere e-mail dal
Ge.Fi.S. - Comitato Genitori di Figli Sequestrati - Senza Scopo di Lucro
con sito WEB all'indirizzo: http://xoomer.virgilio.it/geni_e_figli -
puoi inviare la tua richiesta di cancellazione dalla lista di distribuzione
al seguente indirizzo e-mail: %FromAddr
Ricordandoti che da anni lottiamo per combattere le ingiustizie e disparità
di trattamento nei casi di Separazione ed Affido dei Minori in Italia,
ti ringraziamo per l'attenzione e comprensione verso un argomento così
delicato e, purtroppo in continuo aumento, cogliamo l'occasione per
porgere i nostri più cordiali saluti estesi anche ai Tuoi Familiari.
Ge.Fi.S.

 

ID 283, ut 67, pubblicato il 24/01/2005