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11/04/2005  ore 13.10 
Società 
I GENITORI SEPARATI SI APPELLANO AL PARLAMENTO: LA RIFORMA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA IN TEMPI STRETTI 
ROMA\ aise\ - Riformare il diritto di famiglia e riportare l'attenzione sui minori. Questo il contenuto dell'appello dell'associazione Genitori di Figli Sequestrati che, raccogliendo al suo interno i genitori separati non affidatari, da anni lotta per combattere le ingiustizie e disparità di trattamento nei casi di separazione ed affido dei minori in Italia.
Genitori, dunque, che si vedono negato o fortemente ridotto il loro diritto di "fare i genitori" che significa non solo presenza fisica vicino ai figli ma anche e soprattutto coinvolgimento nell'educazione e nella formazione della prole.
A fronte della estrema importanza dell'argomento, però, il progetto di legge sull'affidamento condiviso è fermo in Commissione Giustizia alla Camera da quasi tre anni. Dopo anni di emendamenti, dubbi, propositi e richieste di modifica al testo originale, le parti lese rimangono sempre loro, i bambini, che continuano ad essere discriminati e a soffrire per la mancanza di contatti continuativi con entrambi i genitori separati.
Una condizione molto diffusa che non farà che aumentare visto che le statistiche ci parlano di un incremento esponenziale dei divorzi, un momento già drammatico di per sé per via di equilibri e sistemi che si rompono e nuove dinamiche familiari da impostare. E i figli? Sempre dalle statistiche risulta che, nell'87% dei casi, i bambini vengono affidati dal giudice alla madre, mentre la Ge.Fi.S sottolinea come in Italia l'affidamento congiunto viene applicato solo nel 3% dei casi.
Anche per questo aumentano le manifestazioni di piazza, come quella del 19 marzo scorso a Roma che ha visto, nel giorno della Festa del papà, sfilare tanti padri separati di ogni nazionalità per chiedere maggiore considerazione, o come l’incredibile scalata di Jason Hatch che l’anno scorso vestito da Batman si arrampicò sulla balconata di Buckingham Palace per attirare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica sui diritti negati ai padri separati.
Nonostante questo, denunciano dalla Ge.Fi.S, "in Parlamento non si muove nulla, anzi si intravede all'orizzonte una nuova "possibilità" legata all'avvio della "Riforma del Diritto di Famiglia", che risulta ormai ferma al 1975, la quale bloccherebbe la discussione del suddetto Progetto di Legge in quanto, secondo gli addetti ai lavori, lo stesso sarebbe inglobato proprio in questa eventuale Riforma".
Quello che preoccupa non è la riforma in sé, ma i tempi con i quali verrà attuata. Sarebbe meglio, continuano alla Ge.Fi.S "chiarire una situazione già esistente e tangibile, ovvero la presenza in Italia della legge sull'affido congiunto", che, come detto, è praticamente ignorato dai tribunali, al fine di "garantire il contatto paritario dei figli con entrambi i genitori, seppure separati".
"L'importanza di riportare i Minori e la Famiglia al centro dell'attenzione delle Istituzioni – concludono dalla Ge.Fi.S - è un pensiero più volte ribadito anche da molti esponenti della Chiesa Cattolica e dallo stesso Santo Padre, proprio perché la famiglia ed i bambini rappresentano il futuro della società". (aise)
 
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