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Argomento 'Cronaca'

Legge sull'affidamento. Genitori e presidente commissione
Data di pubblicazione: 27/01/2006
Dopo più di tre anni di travagliata gestazione in Parlamento, il 24 gennaio alle ore 22.15, è stata finalmente approvata la Legge sull'Affidamento Condiviso dei figli nei casi di separazione dei genitori.

"Questa nuova Legge, - dice Fausto Paesani del GeFiS (Genitori di Figli Sequestrati) - pur con le sue innegabili limitazioni, dovute alle continue smussature praticate trasversalmente dai deputati nei vari stadi di discussione in Parlamento, rappresenta il primo passo verso un fondamentale cambiamento in tema di diritto di famiglia e della mentalità, ormai radicata da decine di anni, che i figli dovevano per forza essere affidati ad un unico genitore, dove l'altro era rilegato quasi esclusivamente ad una funzione di bancomat e niente più.

Per rigore di cronaca occorre dire che anche prima avevamo già una Legge che permetteva ai genitori di avere l'affido congiunto, ma questa era rimasta quasi sempre inapplicata nelle aule giudiziarie, in quanto i giudici, per motivi che ancora oggi risultano misteriosi, non la applicavano neppure se richiesta dai genitori in separazione. Con la nuova Legge abbiamo alcuni punti fondamentali di miglioramento e che costituiscono una vera svolta:

1) il maggiore controllo sull'educazione, la salute ed il divertimento dei figli, da parte di entrambi i genitori, opportunità che si tramuta in un tempo maggiore di contatto con gli stessi;

2) il Diritto fondamentale dei nonni, e dei famigliari più stretti, ad avere un contatto continuativo con i propri nipoti, mentre prima non erano contemplati dalla precedente Legge ed il suddetto Diritto era soltanto a discrezione del genitore affidatario, ma il più delle volte si ritrovavano a vedere i nipoti soltanto nei ritagli di tempo in cui gli stessi erano dal genitore non affidatario;

3) la perdita del Diritto all'affidamento della casa coniugale da parte del coniuge affidatario che convive con altri, mentre prima i genitori non affidatari erano costretti a lasciare la casa coniugale, anche se di loro esclusiva proprietà, per non farvi, effettivamente, mai più ritorno e a subire l'ulteriore beffa di vedere un altro che prendeva tranquillamente, e gratuitamente, il loro posto.

Nonostante le sue lacune - continua Paesani - questa legge rappresenta un passo avanti verso la completa uguaglianza dei Diritti e dei Doveri, più comunemente chiamata "parigenitorialità", di entrambi i genitori nei confronti dei propri figli, i quali devono sempre essere tenuti al centro dell'attenzione.

Naturalmente proprio per il bisogno di cercare di perfezionare ancora questa Legge, tutte le Associazioni di genitori separati, che come noi del GeFiS - Genitori di Figli Sequestrati, hanno lottato per svariati anni, al fine di vedere un cambiamento epocale nel Diritto di Famiglia, vigileranno costantemente per garantire che le nuove norme siano rispettate dai genitori coinvolti, ma anche dai giudici dei Tribunali Italiani, affinché questa volta non accada quello che è già successo con la precedente Legge, dove l'applicazione del principio della parigenitorialità è stato completamente disatteso, causando, all'interno del nucleo familiare coinvolto, delle fratture incolmabili. Fratture delle quali la società sta pagando, e continuerà a pagare per qualche anno, attraverso l'aumento delle problematiche giovanili legate alle separazioni dei genitori dove, fino ad oggi, non si è realmente garantito un contatto paritario tra tutti i coinvolti."


Affido condiviso: Bucchero (An), segnale per coppie in crisi e tutela dei diritti dei figli

AgenParl Roma - "Abbiamo voluto davvero dare un segnale affinché nella crisi della coppia non debbano mai rimetterci i figli, i quali hanno diritto a conservare immutati i rapporti con entrambi i genitori”.

Così il senatore Ettore Bucchero, presidente della Commissione speciale per l'Infanzia ed i minori del Senato, commenta l'esito dell'approvazione definitiva del provvedimento sull’affidamento condiviso.

“Anche se - osserva - sull'articolo pervenuto dall'altro ramo del Parlamento e non modificato per oggettiva mancanza dei tempi necessari sussistono significative perplessità, in ordine alla non compiuta formulazione tecnica di alcune disposizioni. Mi riferisco in particolare alla mancata previsione dell'affidamento a terzi nei soli casi più gravi, alla mancata regolamentazione dell'affidamento esclusivo, al venir meno del diritto di assegnazione della casa nel caso in cui l'ex coniuge vi conviva more uxorio o contragga nuovo matrimonio, all'impugnabilità in appello delle ordinanze presidenziali, alle norme processuali mal congegnate e disarmoniche rispetto al sistema, all'applicabilità indiscriminata delle disposizioni a situazioni già ormai consolidate”.

“In questa circostanza – prosegue Bucchero - abbiamo avuto un'apertura di fiducia nei confronti della magistratura che sarà chiamata a risolvere le questioni interpretative che l'articolato porrà. In via ulteriore, si potrà, comunque, nella prossima Legislatura, verificare la bontà dell'intervento ed eventualmente ritornare su di esso".
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