G.A.S.P.

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Il G.A.S.P. – Gruppo Autonomo Speleologico di     Civitanova  Marche nasce nel 1982

Dopo alcuni anni di contatti con vari gruppi speleo marchigiani, dal 1984 diventano sempre più assidue le collaborazioni con il G.G.R. fino a che nel 1987, dall’unione dei due gruppi, si costituisce la Scuola di Speleologia Montelago. 

Nel 1988 fu organizzato il 1’ corso di introduzione alla speleologia e da allora, regolarmente ogni anno, si tengono  corsi che hanno sempre avuto la partecipazione di molti allievi  ed alcuni di questi ragazzi ancora oggi compongono il G.A.S.P. ed il G.G.R. 

Nel 1990 dopo l’arrivo di alcuni nuovi e volenterosi adepti, inizia il rilievo della Grotta di Frasassi che, per ben due anni, terrà impegnato il Gruppo a verificare i vecchi rilievi, a misurare colonne, stalattiti e stalagmiti e soprattutto tentare di uscire a fine giornata da quei meandri, stanchi ma soddisfatti e certi che quel lavoro sarà utile ai prossimi speleologi. 

Nel 1993 alcuni ragazzi del G.A.S.P. partecipano in Puglia ad un corso di 3° livello, diventando istruttori S.S.I. e incrementando così le qualità tecniche del gruppo. L’esperienza con i “grandi” della speleologia è veramente utile e formativa e nei corsi di introduzione alla speleologia che si terranno negli anni successivi verrà subito messa in pratica (diventando così istruttori pignoli e quasi seri!) 

Nel 1994 due componenti del gruppo partecipano, in qualità di speleologi,  ad una spedizione in Perù alla ricerca ed esplorazione delle tipiche tombe a parete dei popoli pre-incaici. 

Nel dicembre 1995 si organizzò una mostra fotografica a Civitanova Marche in un locale al centro città.

L’ubicazione della mostra ed il periodo natalizio contribuirono ad attirare moltissimi visitatori e l’interessamento della gente, che spesso non sapeva neanche cosa significasse la parola “speleologia” (in un posto di mare come Civitanova quasi è comprensibile!),  fu molto gratificante per tutti noi!!

La mostra era strutturata con pannelli con foto e didascalie  delle principali grotte marchigiane e delle proiezioni continue di diapositive su percorsi e tecniche di grotta. Ma il vero protagonista, oggetto di curiosità e di domande, specialmente dai bambini, fu un manichino appeso al soffitto vestito di tutto punto come un vero speleologo. 

Nel 1997 iniziò il corso di introduzione alla speleologia ad oggi più lungo della storia: fu il primo e unico esperimento di svolgimento del corso in due parti: prima parte a maggio – pausa estiva  -  seconda parte a settembre.   Ma proprio a settembre ci fu il terremoto in Italia centrale e, scossa dopo scossa,  il corso vide la sospirata conclusione nel maggio 1998, con l’ultima e interminabile uscita nella Grotta del Mezzogiorno: nel primo lungo cunicolo un corsista,  preso da un attacco improvviso di claustrofobia, tornò indietro “arrospato” (gonfio come un rospo impaurito): due istruttori dovettero ripercorrere tutta la grotta per poter recuperare una corda rimasta impigliata nel primo pozzo, perché uno dei due dimenticò di sciogliere un nodo, condannando così il resto del gruppo ad attenderli fino a notte inoltrata!

 Il motto di allora era:  questo corso non s' ha proprio da fare!!” 

Nel 1999 quattro componenti del G.A.S.P. partirono con lo “speleo-camper” per partecipare all’incontro Speleolandia a Terni dove, tra l’altro, visitarono le cisterne romane sotto la piazza di Todi. E qui iniziò la “interessamento” per la speleologia urbana (sopra una cisterna c’era il caveau del Monte di Paschi di Siena!) 

Dopo una lunga preparazione e formazione come tutor, nel 2000 il Gasp ha collaborato attivamente alla realizzazione del corso nazionale sulla didattica speleologica tenutosi nel mese di settembre a S.Vittore di Genga. 

Nel 2001, grazie a degli amici comuni, il GASP conosce alcuni componenti del G.G. REITHIA, un gruppo grotte del veneto, con cui entriamo subito in sintonia ed in agosto siamo loro ospiti in cima al Monte Grappa. 

Abbiamo così modo di conoscere grotte molto diverse da quelle marchigiane, sia per formazione geologica sia per metodi di ricerca e di discesa. 

I nostri amici trovano cavità molto facilmente (si tratta principalmente di pozzi profondi centinaia di metri, stretti e pieni di lamelle taglienti tantochè c’è chi  riporterà a casa tute strappate e scarponi rovinati !) e sono stimolati a fare ricerca di continuo; anche noi in quei pochi giorni troviamo una grotta (o meglio un buco dove soffia aria): sarà la nostra prima esperienza di scavo!

Nel 2002 ricambiamo l’ospitalità ed il gruppo REITHIA si trasferisce quasi per intero nelle Marche: li accompagniamo in diverse cavita’ della zona Frasassi e…..quasi impazziscono nel vedere la bellezza delle nostre stalagmiti e stalattiti!!

Ci dicono: “ ecco perché fate poca ricerca….dopo Frasassi, cosa volete ancora trovare!!”

Nonostante siano abituati a scendere e salire pozzi per noi faticosissimi, li stremiamo con i percorsi del Buco Cattivo e della Grotta del Fiume….. non sono certo allenati a “camminare” in grotta!!

Dopo ancora qualche breve visita in veneto, nell’estate 2004 partiamo in massa per il Monte Grappa per un vero e proprio campo speleo.

A rinsaldare la cooperazione fra i due gruppi, sono state così le ore passate insieme a scavare grotte ed a organizzare il prossimo campo di ricerca nella nostra regione.

Ma la settimana è stata anche all’insegna del divertimento con cene e “scoperte” di vini locali! 

Nel 2003 è stato effettuato un corso di speleologia ad un gruppo scouts di Tirana in Albania. Esperienza interessantissima poiché, oltre a portare le nostre conoscenze ai ragazzi del luogo, abbiamo potuto notare che l’Albania è piena di grotte e cavità, più o meno profonde, e che molte non sono state neanche mai esplorate.

Infatti siamo scesi in una a grotta dove, per la gente del luogo, nessuno era mai andato, perché profondissima e pericolosa! In realtà erano una trentina di metri ed in fondo abbiamo trovato resti di animali morti, ma l’emozione è stata comunque tanta!!

Dopo questa  avventura sappiamo sicuramente che non ci lamenteremo più per la salita alla grotta del Buco Cattivo:  camminare in montagna d’estate, con zaini in spalla, per ben quattro ore ogni mattina per una settimana, su sentieri che non esistono, buoni solamente per “capre esperte”, beh! Buco Cattivo è di certo una passeggiata!! 

Visto il successo e la professionalità dimostrata nel precedente corso, siamo stati chiamati, insieme al GGR, a dirigere un nuovo corso sulla Didattica tenuto a Barcis nel luglio 2004. 

Negli ultimi anni il GASP si è occupato non solo di grotte, ma anche di discese in forra, che ha portato ad esplorare nuovi e meno conosciuti aspetti della montagna.

Certo, tornare a casa dopo una forra, quasi completamente puliti dalle acque dei fiumi e delle cascate, senza il solito fango appiccicato sulla tuta, è proprio una bella esperienza!

E da qui deriva un altro nostro terribile motto:

“in inverno dentro…d’estate forra!!!!!” 

Ultima, ma non meno importante fatica del Gruppo, è stata quella di scrivere queste “cinque” pagine per il Trentennale del GGR al quale facciamo i nostri più cari e sentiti auguri, ma.….per il 60° anniversario…..”SPIACENTI, ABBIAMO GIA’ UN IMPEGNO!!!!!”

 

 

    

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Aggiornato il: 01 maggio 2007