rosa elettrica
rosa elettrica
su giornali, radio e rete
“...Rosa è un tipo tosto, l’opposto della fragile donnina di tanta cattiva letteratura o della dark lady del noir tradizionale.”
(Giancarlo De Cataldo, L’Unità)
“Segnalo il combattimento con Ben Hur, a pag. 179. Cene rimaneggiate, a casa o in Baviera. Musica armata. Consigliabile”.
(Valerio Calzolaio, leggi la recensione per intero su Borderfiction)
“...un crescere della tensione che tiene il lettore avvinto fino allo scioglimento finale”
(Mauro Trotta, Il Manifesto)
“Rosa elettrica si apre sui sogni (e sugli incubi) di una bambina, Rosa. E’ un prologo breve e fantastico per una narrazione forte e realistica.”
(Fabio Nardini, leggi la recensione per intero su Cut-Up Net.)
“...un procedural italiano di grande tensione e spessore, che merita di essere segnalato come una delle cose più interessanti della stagione.”
(Carlo Oliva, leggi la recensione per intero sul sito di Carlo Oliva)
rosa elettrica al tg2
La clip della recensione a cura di Stefano Bellini, dalla rubrica “Achab Libri” di lunedì 10 novembre 2008.
recensioni e pareri
dei lettori dalla rete
Rosa elettrica è il nome col quale veniva chiamata in famiglia la protagonista dell'ultimo romanzo di Giampaolo Simi, un autore in grado di scrivere romanzi che tengono avvinto il lettore dalla prima all'ultima pagina e la cui cifra è di mettere in gioco personaggi non unidimensionali e non scontati.
Giuliana Caprioglio, Meltin’ Pot
Ho terminato la scorsa settimana questo bel romanzo di Giampaolo Simi, di cui avevo già letto “Il corpo dell’inglese“.
Andrea, Rebelot
L’agente Rosa, sbirra dimmerda, come la chiama il suo protetto, vive ancora i sogni, e gli incubi, di quando era bambina.
Oscar Montani, Soft Boiled
...ho letto Rosa elettrica di Giampaolo Simi e non me ne sono pentita. Un giallo tutto italiano, con protagonisti una donna poliziotto al suo primo incarico importante e un boss della camorra appena maggiorenne, sfregiato nel volto e nell’animo dal degrado in cui è cresciuto, eppure ancora capace di sentimenti umani. Una bellissima storia che potrebbe tranquillamente appartenere alla cronaca, anche per la mancanza di messaggio confortante nel finale.
Daniele Mastronero, detto Cociss, è un personaggio indimenticabile perché tale è reso da una scrittura maiuscola
Leggendo... scrivendo