scacchiere tavolieri
dadi astragli trottole
carte
puzzle rompicapo
strategia wargames

giochi antichi

gioco da banco e da strada
giochi vari
labirinti
strumenti
sala giochi
 
 

Quattro animali
Un solitario che fa riflettere.

Sebastiano
Un gioco di carte "truccato".

Costruire il Senet
Una guida completa.

Nim
Tra gioco e matematica.

Achi
Divertimento africano.

Forma o Colore
Posizionamento e strategia.

Ricerca
Immagini e notizie.

Chat
Discuti senza registrazioni.

Servizi
Utilità per gli amici del sito.
1 2 3 Stella!
Autore: ? - Giocatori: 4-> - Durata media: ? min - Anno: ?


1 2 3 Stella!
di F.Milella

Di giochi all'aperto ne esistono tantissimi, tipici di ogni tradizione, ogni luogo, ogni regione del mondo; se ne contano moltissimi e dei più stravaganti. Ve ne sono alcuni che vanno varcano i confini del tempo, sono diventati ormai dei passatempi immortali, che accompagnano generazioni e generazioni di bimbi, sono quelli più comuni che tutti abbiamo giocato. Tra questi "uno... due... tre stella!", molto conosciuto anche come "le belle statuine" (e con questo nome che lo ricordava mia nonna). Il gioco è chiamato anche "statue di sale", in liguria "passi contati", a centro Italia "Per le vie di Roma" o "uno... due... tre per le vie di Roma", in Inghilterra "red light, green light" ("luce rossa, luce verde"), che ricorda le luci di un semaforo.
Il gioco potrebbe essere originario dell'antica Grecia, considerandolo come evoluzione "buona" del gioco AKINE TINDA. Secondo le poche informazioni di cui si dispone, l'Akine Tinda era un gioco di in cui veniva privileggiata la forza e la resistenza, come simbolo di qualità sia fisiche che morali.
I giocatori dovevano rimanere immobili sopportando spinte ricevute dagli avversari, o comunque resistere per del tempo in posizione di assoluta immobilità.

Numero di giocatori: da 4 in su;
Età: bambini di tutte le età;
Materiale occorrente: uno spazio di gioco ampio, in cui sia disponibile un muro, o altra superficie altrettanto ampia.

Regole del gioco
Il terreno di gioco è composto da un muro (potrebbe anche essere un albero, ma è meglio una superficie più ampia) ed una linea tracciata per terra ad una distanza di circa 30 metri dal muro. I protagonisti sono: una "fata" (non lasciatevi ingannare dal nome, il ruolo che può essere coperto anche da un maschietto) o "battitore" e tante statuine. Il compito della fata, sorteggiata tramite conta, è di stare rivolta verso il muro con gli occhi chiusi, contare ad alta voce fino a tre "uno... due... tre..." e poi "stella!" voltandosi di scatto verso le statuine.
Mentre la fata conta, le statuine, già posizionate l'una a fianco all'altra, dietro la linea, devono avanzare verso il muro, ma immobilizzarzi dall'istante in cui la fata si volta verso di loro fino a che non ricomincia a contare, infatti se questa noterà o avrà anche la minima percezione di un movimento da parte di una delle statuine, dovrà dichiararlo e quest'ultima sarà costretta a tornare dietro la linea, se non scorgerà alcun movimento si volterà nuovamente verso il muro e ricomincerà a contare, mentre le statuine trovate immobili, partendo dalla loro posizione già avanzata e quelle ricondotte dietro la linea di partenza potranno continuare il percorso verso il muro, il giudizio della fata è insidacabile.
Lo scopo di ogni statuina è di arrivare per prima al muro in modo da toccarlo e dire "stella" prima della fata, la fata dovrà contare strategicamente in modo da sorprendere le statuine in movimento così da non farle avvicinare al suo muro. Il gioco finisce con l'arrivo sul muro di una statuina che farà la fata al turno successivo.

Strategie
La statuina, per vincere, può contare su due strategie:
1. camminare piano fino alla meta in modo da non essere mai vista in movimento, ma guadagnando metri fino all'istante in cui la fata si volta;
2. correre e contare sulla propria abilità di fermarsi in perfetto equilibrio, magari stoppandosi poco prima che la fata dica "stella" e quindi si volti.

Anche la fata deve giocare d'astuzia, la sua unica arma è la variazione di velocità con cui conta, può ad esempio contare piano i primi due numeri e poi velocemente "tre stella!", oppure temporeggiare sul finale, insomma c'è da sbizzarrirsi ogni volta che si conta.

Varianti
A parte piccoli dettagli come il fatto che per vincere si debba solo toccare il muro o la fata senza dire niente, c'è una regola degna di nota: la statuina che viene scoperta in movimento più di due volte viene eliminata, questo comporta anche il fatto che la fata, eliminado tutte statuine prima che una di loro giunga al muro, possa riperte il turno!

Psicologia
Questo, come tanti altri giochi della sua categoria, tende a formare il carattere di un bambino.
In questo caso viene esercitata l'onestà del bimbo che copre il ruolo di fata, è dal suo giudizio che dipendono le sorti della partita, consapevole del fatto che se bleffa gli altri bambini sapranno non essere sincero. Una particolarità invece, a differenza di altri giochi come il nascondino, sta nel fatto che il ruolo solitario di fata non è pecepito dal bambimo come una penalità, ma come la miglior posizione da coprire, quella ambita già al momento della conta. Probabilmente dipende dallo scopo del gioco, al contrario del nascondino il cui scopo è quello di nascondersi, in questo l'obiettivo è appunto diventare fata prima degli altri.

 
Download Regolamenti
Download Files
Download Articoli
 
Novità in Sala Giochi >>
 
 
 
 
 
   

GiocoLab