3. LE FINALITA' DI SVILUPPO LOCALE
PERSEGUITE |
3.1 Obiettivi strategici
complessivi |
Gli attori
locali ritengono che:
Lo sviluppo dellarea si può
realizzare tramite la valorizzazione delle specificità locali (RISORSE FISSE) e il
miglioramento dellefficienza e della competitività territoriale (CONTESTO).
E indispensabile una nuova
cultura della programmazione che richiede il passaggio dalla dipendenza al protagonismo
responsabile attraverso laccordo (PATTO) che si realizza tra i soggetti
pubblici e privati (=ALLEANZA TERRITORIALE) per lindividuazione e lattuazione
di un programma di interventi di diversa natura tra loro integrati.
Il patto non è un piano
di sviluppo tradizionale (libro dei sogni) e non è solo un strumento finanziario.
E' un MODELLO DI SVILUPPO che ha,
quindi, una definizione territoriale ma non temporale.
Obiettivo
prioritario è rappresentato dalla necessità che il TERRITORIO assuma un ruolo strategico
in sede di programmazione e consenta di fare SISTEMA permettendo di attivare concrete e
vantaggiose forme di integrazione settoriale e intersettoriale in una logica distrettuale.
Il contesto positivo attiva quindi maggiori sinergie tra gli operatori, pubblici e
privati, determinando:
Migliore competitività del sistema
produttivo
Maggiore solvibilità del sistema
con conseguente riduzione della rischiosità del credito
Miglioramento dei servizi con
attenzione alla mobilità delle merci e delle persone
Incremento dellefficienza
della Pubblica Amministrazione
Sviluppo culturale globale
dellarea.
Si ritiene, tra
laltro, indispensabile:
Rilanciare loccupazione
affrontando con particolare determinazione i significativi fenomeni di disoccupazione
giovanile. Nello specifico appare urgente affrontare il problema della disoccupazione e
della inoccupazione nelle aree interne che presentano un basso tasso di attività.
Qualificare e ampliare il tessuto
della piccola e media impresa locale, che attualmente appare particolarmente fragile,
innalzando gli standard produttivi, tecnologici, organizzativi e finanziari delle aziende.
Organizzare la rete dei subfornitori
della grande industria localizzata nellarea. Tale obiettivo concorrerebbe ad attuare
quanto indicato nel punto 2 nonché a radicare nel territorio la grande industria
offrendole i tipici vantaggi del distretto industriale (vantaggi localizzativi).
Completare e implementare le
infrastrutture (anche ferroviarie), rendendo così possibili ed attraenti nuove
localizzazioni produttive.
Attivare il sistema logistico
intermodale con lobiettivo di movimentare le merci prodotte in unarea vasta
centro meridionale che registra significative presenze: FIAT Cassino, FIAT Termoli, FIAT
Melfi, FIAT Pratola Serra, SEVEL Val di Sangro, SIV-PILKINTON e MAGNETI MARELLI.
Potenziare la dotazione di
attrezzature urbane di rango elevato tra cui Parchi tecnologici attrezzati, aree
direzionali e commerciali e centri merci.
Implementare e qualificare
lofferta dei servizi alle imprese che attualmente risulta particolarmente carente
tramite la creazione di centri di servizio alle imprese.
Potenziare i centri di formazione e
di innovazione tecnologica specie nel settore dellAgroalimentare (COTIR e Istituto
agrario di Scerni)
Creare un polo per la ricerca e la
produzione di energia alternativa potenziando la collaborazione tra Pilkinton-SIV, Centro
fotovoltaico ELIO 1, Consorzio CIVETA, Università e Comuni di Cupello e S. Salvo.
Valorizzare le potenzialità insite
nella risorse natura, in particolare strutturando il ciclo dellofferta turistica.
Utilizzare pienamente gli
investimenti già realizzati in strutture ed attrezzature turistiche. E necessario,
infatti, assicurare qualificate modalità gestionali, la messa in rete delle stesse ed
unefficace strategia di marketing.
Potenziare e valorizzare la filiera
agroalimentare già esistente che in alcuni casi presenta ancora forti carenze di risorse
imprenditoriali e manageriali.
Migliorare la qualità della vita
diffondendo e strutturando lofferta di servizi alle persone e alle comunità locali,
integrando lazione dei gruppi di volontariato e dellimpresa no profit.
Preservare lambiente naturale
e urbano dai fattori inquinanti e valorizzare il patrimonio culturale e storico-artistico
locale, attraverso attività significative in termini economici e occupazionali.
|
3.2 Idee forza |
La valorizzazione turistica delle
risorse ambientali, culturali e archeologiche. Ciò costituisce unopportunità per
valorizzare il complesso della emergenze naturalistiche e storico culturali diffuse anche
sul territorio collinare e pedemontano. Il sistema turismo sarà ulteriormente rafforzato
dalle attività produttive ecocompatibili tipiche delle aree interne collegandosi in modo
sinergico con lofferta turistica di costa.
La tipicizzazione di talune
produzioni agro-alimentari con particolare riguardo ai prodotti orto-frutticoli, vino e
olio che rappresentano una componente importante del PIL agricolo.
Lo sviluppo del tessuto attivo di
piccole e medie imprese, anche incentivando i rapporti di collaborazione e partenariato
con le grandi imprese dellarea, al fine di creare filiere integrate di prodotto in
funzione di concreti programmi di sviluppo già definiti.
Specie nel settore della meccanica e della componentistica per auto esiste una presenza
significativa, in termini di addetti, costituita da aziende, di origine esogena, che
potrebbero sviluppare ulteriormente la rete di PMI specializzata nella produzione di
componenti con una positiva ricaduta sul territorio sia in termini di qualificazione
dellimpresa locale che per leffetto indotto di radicamento nel territorio
della grande impresa per i vantaggi offerti dalleffetto distretto industriale.
Grande attenzione sarà riservata alla costituzione del Polo per la ricerca e la
produzione di energia alternativa e al potenziamento del porto di Vasto e dellintero
sistema intermodale.
Promozione di servizi alle imprese,
alle persone e alle comunità locali, alla manutenzione ambientale e in generale a tutte
le nuove opportunità occupazionali attivabili nellarea.
Lorganizzazione di servizi di
supporto per linserimento lavorativo di giovani.
Il successo delle idee
forza di sviluppo del territorio è reso possibile dalla presenza di imprenditori che
sono disponibili a rischiare proprie risorse finanziarie rafforzando filiere locali
nellambito di progetti integrati. |
3.3 La programmazione delle
Regioni di riferimento |
Lobiettivo
di garantire la massima efficacia degli interventi regionali nel periodo 2000-2006, e
cioè la ottimizzazione delle risorse disponibili e delle possibilità di agevolazioni al
sistema produttivo (deroga prevista dallart.87.3.c del Trattato UE), postulano la
piena coerenza con le strategie individuate dagli atti di programmazione delle Regioni
Abruzzo e Molise e con la proposta interinale.
La strategia risultante fa perno attorno a due assi principali: lindustria e
lambiente inteso, questultimo, come generale risorsa della regione, sia nelle
componenti naturalistiche e culturali, sia come sistema produttivo sostenibile, agricolo e
turistico. Lassetto territoriale di questa strategia mira al miglioramento
dellaccessibilità e degli assi di comunicazione intersecanti la regione in
direzione Nord-Sud ed Est-Ovest, e alla città diffusa, come sistema urbano caratterizzato
da una forte integrazione funzionale con il territorio e le realtà produttive.
Lo sviluppo di sistemi locali di PMI, le tradizioni artistiche e culturali coniugate a
moderni centri di ricerca scientifica, sono gli elementi distintivi che compongono
limmagine delle Regioni e potranno favorire la sua apertura internazionale
attraverso una azione volta alla crescita della qualità della vita e allo sviluppo
sostenibile.
Di seguito si riportano gli assi prioritari dintervento per la futura programmazione
(2000-2006):
Valorizzazione delle risorse umane e potenziamento del sistema
regionale di ricerca
In tale asse
convergono azioni finalizzate a promuovere, con strumenti di assistenza alle persone, a
strutture e sistemi, e con misure di accompagnamento, un livello elevato di occupazione e
di protezione sociale, la parità tra uomini e donne, la crescita durevole e la coesione
economica e sociale. Si sostiene inoltre lo Sviluppo locale, supportando la programmazione
negoziata. Sono promossi la ricerca finalizzata allinnovazione ed il trasferimento
tecnologico alle PMI e sviluppati i legami tra il mondo del lavoro ed i sistemi di
Istruzione, formazione e ricerca.
Miglioramento della qualità della vita
Le linee
dintervento sono rivolte a ridurre i consumi di geo-risorse, a riqualificare
lattrezzatura di livello territoriale e urbano per supportare lo sviluppo
sostenibile nei diversi ambiti anche attraverso lo sviluppo dei servizi sociali
strettamente connesse agli altri assi prioritari
Sviluppo di sistemi produttivi locali, industriali e terziari
Lasse
mira a sviluppare un sistema produttivo integrato al cui interno lindustria svolge
una funzione trainante insieme al turismo e allartigianato. Le linee di sviluppo
fanno leva sulle potenzialità che tali settori possiedono e tendono a modernizzare la
struttura economica attraverso il potenziamento delle infrastrutture e il sostegno degli
investimenti e dei flussi di innovazione tecnologica, anche con il ricorso a strumenti di
agevolazione finanziaria a carattere rotativo.
Collegamento fisico ed immateriale con altre aree
Le reti di
comunicazione, le infrastrutture della mobilità, la logistica integrata e la
intermodalità rappresentano elementi strategici nellorganizzazione del territorio,
del miglioramento dei processi produttivi e della qualità della vita nei sistemi urbani.
Sviluppo rurale e pesca
Le azioni
saranno orientate a sostenere lagricoltura nelle zone interne in accompagnamento
alle misure agroambientali, a consolidare lo sviluppo raggiunto in alcuni comparti, a
sostenere la crescita, lo sviluppo e le riconversioni di comparti emergenti; ad affrontare
il problema della frammentazione e polverizzazione aziendale, a valorizzare il settore
della pesca.
In merito alla
gestione degli interventi, si prevede anche la possibilità di delegare parte delle
funzioni alle strutture preposte alla gestione dei Patti Territoriali. |
3.4 Linee di intervento, misure
e azioni |
Le linee
dintervento proposte sono state pianificate in base allanalisi dei punti di
forza e debolezza e in funzione delle priorità dintervento e degli obiettivi
strategici definiti dal partenariato.
Le misure 1 e 3, "sistema industriale e artigianale" e "agricoltura",
prevedono iniziative corrispondenti agli obiettivi specifici quali:
Il sostegno allinnovazione di
processo e di prodotto.
Il sostegno alla produzione di
energia da fonti rinnovabili.
Il supporto alla trasformazione e
commercializzazione dei prodotti locali.
I servizi e il trasferimento di
sistemi integrati e di tecnologie innovative.
La ricerca e il trasferimento di
sistemi integrati e di tecnologie innovative.
La diffusione dei servizi
innovativi, l'introduzione delle nuove tecnologie e il collegamento con il mondo della
ricerca e dell'università.
La misura 2, "valorizzazione
risorse e turismo" prevede iniziative volte a valorizzare le risorse
dellarea, quali:
Ladeguamento e miglioramento
dellospitalità
Lo sviluppo di strutture di
servizio, sport, tempo libero,
Creazione di prodotti turistici
integrati.
Recupero e sviluppo della cultura
locale e del patrimonio storico-culturale, archeologico e architettonico.
La protezione e la salvaguardia
delle zone naturali e la valorizzazione delle risorse ambientali.
Tutte le altre
misure si possono considerare appartenenti ad assi, individuati tra le linee
dintervento, che favorisce la messa a rete rispetto ai precedenti. Si tratta di
misure complementari e di interconnessione rispetto ai principali obiettivi del Patto.
La misura 4, "infrastrutture" prevede la dotazione di infrastrutture per
le aree industriali e a servizio del turismo. La logica seguita è di tipo soft, dove
le infrastrutture sono direttamente funzionali alle iniziative produttive.
La misura 5 "risorse umane", rivolge la necessaria attenzione al ruolo
strategico della formazione con particolare attenzione a:
formazione per laccesso e il
reinserimento,
interventi di adeguamento delle
risorse umane,
formazione per nuovi giacimenti
dimpiego,
integrazione scuola, territorio e
sistema produttivo.
La misura 6 "miglioramento
delle condizioni di vita" è finalizzata allo sviluppo del settore dei servizi
al territorio. In particolare i servizi alle persone, collegati a quel grande
"terreno di sperimentazione" rappresentato dal cosi detto "terzo
settore" (non profit), la rete telematica locale, il supporto allo sviluppo
dellimprenditoria e lo sportello unico.
Il Patto si completa con la misura 7 "Attuazione del Patto territoriale",
che prevede la dotazione finanziaria per il supporto allattività di
implementazione, avanzanzamento, monitoraggio e autovalutazione del Patto.
Le misure, riferibili al sistema produttivo, turismo e agricoltura, ricomprendono, quindi,
sia gli interventi verticali di settore che le iniziative orizzontali collegate
(promozione integrata, strumenti finanziari innovativi, ricerca, servizi, ecc.); altri
prevedono iniziative orizzontali riferite a infrastrutture di supporto al sistema
produttivo, valorizzazione delle risorse umane, miglioramento dellefficienza
importanti per rafforzare lintegrazione intersettoriale. |
ARTICOLAZIONE
DEL PATTO |
Piani
integrati dintervento |
Sistema industriale e artigianale
Misura 1.
Azioni
1.1 Investimenti nel settore estrattivo e manifatturiero.
1.2 Interventi nel settore dellenergia
1.3 Interventi nel settore delle strutture di supporto
1.4 Interventi nel settore dei servizi
1.5 Ingegneria finanziaria |
|
Valorizzazione risorse e turismo
Misura 2.
Azioni
2.1. Creazione strutture di servizio per cultura, sport e tempo libero, fruizione di
luoghi e delle emergenze ambientali
2.2 Ad., compl. ed attiv. in rete delle strutture di servizio esistenti
2. 3 Adeguamento e riqualificazione della ricettività esistente
2.4 Sviluppo della ricettività tramite recupero delle strutture esistenti
2.5 Sviluppo della ricettività tramite costruzioni ex novo
2.6 Strutture di supporto del turismo marino
2.7.Promozione dellofferta turistica locale
2.8 Patrimonio locale: recupero ed attivazione di servizi"
2.9 " Qualità darea"
2.10 "Protezione e salvaguardia delle zone naturali" |
|
Agricoltura
Misura 3.
Azioni
3.1. Interventi nel settore trasformazione
3.2. Sviluppo delle produzioni locali
3.3. Concezione e trasferimento di sistemi integrati e tecnologie innovative
3.4. Valorizzazione commerciale delle produzioni agricole locali |
|
|
|
|
|
Infrastrutture
Misura 4.
Azioni
4.1 Zone industriali e aree minori
4.2 Infrastrutture di supporto al turismo |
|
Risorse umane
Misura 5.
Azioni
5.1. "Formazione per laccesso e il reinserimento nel mercato del lavoro"
5.2. "Interventi di adeguamento delle risorse umane"
5.3. "Formazione per nuovi giacimenti dimpiego"
5.4. "Integrazione scuola, territorio e sistema produttivo" |
|
Miglioramento delle condizioni di vita
Misura 6.
Azioni
6.1. Strutture innovative per i servizi alla popolazione
6.2 Servizi alle persone
6.3 Miglioramento dellefficienza della pubblica amministrazione
6.4. Assistenza tecnica allo sviluppo delle imprese |
|
Misura 7
Attuazione del Patto Territoriale |
L'analisi dei tempi e delle modalità attuative evidenzia,
inoltre, la coerenza anche temporale delle iniziative promosse. |
|
3.4.2 Integrazione |
Il metodo con
cui è stato elaborato il Patto (la concertazione assidua di tutti gli attori del
territorio, lesame dei problemi da più punti di vista, il riscontro e la verifica
delle esigenze, la condivisione degli obiettivi e strategie) determina un forte
collegamento ed effetto sinergico tra le misure e le Azioni.
Alcuni esempi concreti sono:
Lintegrazione operativa
nellambito dei singoli settori che prevedono la messa in rete di iniziative
individuali (interventi verticali) con quelle orizzontali (promozione, ricerca, servizi,
ecc.) sulla base di obiettivi e strategie definiti (filiere produttive, prodotti turistici
integrati) con effetto moltiplicatore sui risultati ottenibili.
Lintegrazione settoriale tra
scale di grandezza differenti: diverse occasioni di sviluppo durevole vengono individuate
nel rapporto fra Grande Impresa e PMI, o in quello fra turismo di flusso (es. mare, ecc.)
e turismo connesso allofferta di ambiente, di cultura e di paesaggio nella logica di
"filiera".
Lintegrazione fra operatori e
settori diversi con azioni che presentano collegamenti tra misure diverse (cultura e
artigianato, turismo e recupero del paesaggio, promozione turistica e prodotti
agroalimentari tipici, sviluppo del sistema produttivo e rispetto dellambiente,
ecc.); quasi sempre si prospettano anche opportunità di integrazione fra soggetti diversi
(pubblico e privato).
Lintegrazione intersettoriale
è ulteriormente garantita dagli interventi riguardanti le risorse umane e le
infrastrutture che sono stati concepiti come veri e propri strumenti di supporto ad altre
misure del patto.
|
3.4.2 Innovazione |
Gli obiettivi e
le strategie individuate nel Patto rispondono anche al requisito di innovazione.
Linnovazione é riscontrabile ai diversi livelli quali:
Composizione
del partenariato che coinvolge oltre agli operatori privati dei diversi settori anche
Istituti finanziari, le organizzazioni professionali e gli Enti pubblici comunali e
sovracomunali.
Lapproccio
ai problemi dello sviluppo locale basato prevalentemente sullintegrazione e
pluriattivitá intersettoriale, il miglioramento dellefficienza e la valorizzazione
delle diversitá, lintegrazione territoriale.
Il metodo
attuato per la definizione del patto rappresenta un altro elemento di innovazione rispetto
al contesto locale:
forte
sensibilizzazione del territorio attraverso azioni specifiche di comunicazione anche con
lesterno allo scopo di reperire e trasmettere informazioni (workshop, sito internet,
newsletter e sportelli informativi diffusi sul territorio)
raccolta di idee
progetto tramite procedure pubbliche al fine di garantire la massima trasparenza e pari
opportunità a tutti i potenziali interessati
attivazione di
tavoli di concertazione che coinvolgono tutti i rappresentanti degli operatori locali.
|
3.4.3 Pano finanziario di
copertura degli investimenti |
Di seguito si
riporta il Piano finanziario indicativo relativo alle misure e azioni definite in funzione
delle esigenze espresse dal territorio sia nella fase di raccolta dei progetti che nella
concertazione. |
RIEPILOGO
GENERALE DELLA SPESA
Programmazione finanziaria 1999-2002 |
mis./az. |
Descrizione |
Investim. |
Contr. |
Nuovi occ. |
sul tot. |
Contributi |
Inv/occ. |
|
|
in mln |
in mln |
n. |
% |
% |
in mln |
1 |
Sistema industriale e artigianale |
329.000 |
114.300 |
1.220 |
42,5 |
35 |
270 |
2 |
Valorizzazione risorse e turismo |
161.900 |
64.575 |
340 |
24,0 |
40 |
476 |
3 |
Agricoltura |
61.000 |
30.850 |
40 |
11,5 |
51 |
1.525 |
4 |
Infrastrutture |
38.000 |
30.400 |
0 |
11,3 |
80 |
0 |
5 |
Risorse umane |
9.000 |
9.000 |
0 |
3,3 |
100 |
0 |
6 |
Miglioramento delle condizioni di vita |
36.000 |
18.050 |
190 |
6,7 |
36 |
167 |
7 |
Attuazione del Patto territoriale |
2.000 |
2.000 |
2 |
0,7 |
100 |
1.000 |
|
Totale |
636.900 |
269.175 |
1.792 |
100 |
42 |
355 |
|
Nel rispetto
della logica che il Patto rappresenta un modello di sviluppo la cui sostenibilità
finanziaria è garantita comunque da diverse fonti.
Saranno attivate:
- risorse finanziarie derivanti da
fondi nazionali con particolare riferimento alle risorse specifiche destinate ai Patti
Territoriali dal CIPE
- risorse derivanti da leggi nazionali
(n. 488/92, 215/92, 95/95, ecc.) e regionali;
- risorse cofinanziate da U.E. e Stato
membro;
- risorse derivanti dal sistema
bancario e/o dallo sviluppo della "finanza locale" in grado di gestire il
risparmio del comprensorio in maniera innovativa e porlo al servizio dello sviluppo
locale;
- risorse proprie degli operatori
pubblici e privati.
|
PIANO
FINANZIARIO GLOBALE in mln/lire |
mis./az. |
Descrizione |
Investim. |
Contr. |
Risorse
|
Fondi |
Obiettivo |
Svilup. |
Altri
|
Priv. |
|
|
|
|
specifiche |
Strutturali |
3 |
Rurale |
Contr. |
Enti |
1 |
Sistema
industriale e artigianale |
329.000 |
114.300 |
65.925 |
14.700 |
0 |
0 |
33.675 |
214.700 |
2 |
Valorizzazione
risorse e turismo |
161.900 |
64.575 |
6.657 |
26.260 |
0 |
0 |
31.658 |
97.325 |
3 |
Agricoltura |
61.000 |
30.850 |
4.000 |
0 |
0 |
26.154 |
696 |
30.150 |
4 |
Infrastrutture |
38.000 |
30.400 |
16.563 |
6.000 |
0 |
0 |
7.837 |
7.600 |
5 |
Risorse
umane |
9.000 |
9.000 |
0 |
0 |
9.000 |
0 |
0 |
0 |
6 |
Miglioramento
delle condizioni di vita |
36.000 |
18.050 |
0 |
5.400 |
3.000 |
0 |
9.650 |
17.950 |
7 |
Attuazione
del Patto territoriale |
2.000 |
2.000 |
2.000 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
|
Totale |
636.900 |
269.175 |
95.145 |
52.360 |
12.000 |
26.154 |
83.516 |
367.725 |
|
3.4.4 Obiettivi quantitativi |
Lattuazione
del Patto Territoriale determinerà ampliamenti o nuove attività con un incremento di
circa 1700 addetti, direttamente impiegati con un aumento percentuale di circa il 2,5
% rispetto alla forza di lavoro attiva ai dati attuali. In particolare porterà i seguenti
risultati:
aumento della capacità produttiva
delle imprese, gran parte delle nuove localizzazioni saranno ubicate nel
Distretto industriale e nelle aree destinate ad insediamenti produttivi nelle zone
interne, già disponibili e in gran parte dotate dei servizi necessari. Particolare
attenzione sarà rivolta anche alla creazione di collaborazione con territori e imprese
esterne. ).
ampliamento della gamma e del volume
dei servizi reali offerti alle imprese da parte di società di servizi già esistenti e/o
da costituire.
potenziamento del sistema turismo
con particolare riferimento alle aree interne supportata da collegamenti con le reti
informative nazionali ed internazionali. (Grande interesse di Tour operators nazionali ed
internazionali).
incremento dellattività nel
settore dei servizi alle persone e alle comunità locali connessi al miglioramento della
qualità della vita, alla tutela dellambiente naturale e urbano, alla conservazione
e alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale con particolare attenzione
allarea del no-profit.
|
|