Il Patto Territoriale Trigno-Sinello

E' l'accordo tra i soggetti pubblici e privati per l'individuazione e l'attuazione di un programma di interventi nei settori dell'industria, agroindustria, servizi, turismo ed in quello dell'apparato infrastrutturale, tra loro integrati.
Nasce dalla condivisione di tutti i promotori che la globalizzazione dei mercati richiede maggiore competitività al sistema produttivo che deve essere realizzata nell’azienda ma, soprattutto, nel territorio. Lo sviluppo e l’incremento dell’occupazione richiedono un approccio di tipo endogeno e una politica tesa alla valorizzazione delle specificità locali quindi delle risorse umane, naturali, materiali e immateriali aggiuntivi e sinergici alle politiche macroeconomiche nell’ambito del concetto di sviluppo locale integrato. Si ritiene quindi indispensabile una nuova cultura della programmazione nella logica dello sviluppo dal basso: i soggetti pubblici e privati, operanti sul territorio, divengono i protagonisti dello sviluppo promuovendo la Concertazione al fine di attivare forme concrete di Partenariato.
Per innescare meccanismi di sviluppo endogeno non é sufficiente il solo trasferimento di risorse finanziarie ma occorre uno sviluppo diffuso che tramite l’attivazione di sinergie e integrazioni tra le zone più sviluppate e quelle in ritardo favorisca il reale riequilibrio territoriale in una logica economica valorizzando a pieno tutte le potenzialità delle zone interne.
Ecco perchè il Patto vuole essere un
modello culturale, prima che economico, idoneo a favorire l’incremento dell’occupazione tramite lo sviluppo dell’innovazione e di

nuova imprenditorialità nel territorio, coinvolgendo tutte le risorse umane e materiali presenti (istituzioni, imprenditoria, ricerca scientifica, parti sociali ecc.) aggiuntivo e sinergico alle politiche macroeconomiche. La riunione di Roccavivara (Madonna del Canneto) del 26 ottobre 1996 ha rappresentato un primo momento di discussione allargata e partecipata sull'ipotesi di predisposizione e attivazione del Patto Territoriale Trigno-Sinello. La fase di avviamento della procedura, invece,  risale al 25/9/1996 con la presentazione della richiesta formale di procedura di accompagnamento al CNEL. Alla prima fase di avviamento è seguita quella di prima concertazione locale con incontri tra i rappresentanti di tutte le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali, le associazioni imprenditoriali, gli enti di promozione e di ricerca al fine di indicare i contenuti e le strategie generali del Patto Territoriale. La prima ipotesi di ambito territoriale è scaturita dalla esigenza inderogabile che l'area debba avere la capacità di fare sistema e avere consolidati rapporti socio-economici, culturali e funzionali. La individuazione dell'area è derivata, quindi, da indicazioni economiche, culturali e funzionali e non amministrative. Il risultato di tale attività ha portato alla predisposizione e sottoscrizione, in data 15 settembre 1998, del primo Protocollo d'Intesa che definisce l'ambito territoriale di riferimento, le finalità di sviluppo locale perseguite, gli impegni e i protocolli che si intendono sottoscrivere e la Provincia di Chieti quale l'Organismo Responsabile Istituzionale.