Perché

bianche nuvole lontane

ammantate di azzurro

si rincorrono al ritmo scandito da campane.

 

Perché

da molto tempo corro 

e non sono ancora stanco.

 

Perché

il mio traguardo è lì, avanti a me,

ma sempre più sfocato.

 

So che

son io che non lo voglio vedere.

 

So che

non voglio perdere il passo 

e non voglio sapere.

 

So che

sono un po’ in affanno 

ma l’aria è tenue e tersa.

 

Sento che

l’amore mi rincuora e la forza non è persa.

 

Mi fermo e mi volto,

da dove son partito?

che strada ho percorso?

 che cosa ho capito?

 

Nessuno mi ha detto perché,

mi han solo detto “vai, sarai un re”.

 

Il sentiero che ho seguito è molto mosso,

non è la via maestra 

e non ha il tappeto rosso,

è un punto lontano che ai miei figli somiglia,

ma forse ...

ecco lì mio padre,

o mia madre... 

certo, son persone di famiglia.

 

Ho segnato il mio cammino di opere

e fiero ne vado,

ma forse solo io le conosco 

e il bugiardo se ne è appropriato.

 

Ora l’incedere è più lento 

e le campane continuano a suonare,

mi esortano a proseguire il mio andare.

 

So che un giorno saluteranno l’arrivo mio.

 

Perché ho camminato tanto? solo per Te, o mio Dio

e non lo sapevo.

 

Torna a La Musa

Torna a Le Café