Alessandria
Luglio 1986
All'inizio ti ho ritrovata non più come allora,
isola di pace e di riposo, ma come terra risvegliata
da un'orgia carnevalesca;
come terra invasa da persone urlanti alla scoperta di
piaceri non scelti;
terra dal suono disturbato da mille suoni e frastuoni
di musiche assordanti,
terra di tutti ma non più terra tutta mia
come all'alba di quel lontano giorno del '56 quando
allora ti salutai con commossa tristezza
ma ti portai via tutta, racchiusa nel mio mondo
di adolescente.
Poi ho camminato in riva al mare.
Sulla sabbia ho raccolto le conchiglie che avevo lasciato;
un ragazzino con la luce negli occhi mi ha regalato
una collana di gelsomini
che trent'anni fa per la fretta avevo dimenticato
sul tavolo del ristorante di Abukir.
Il padrone del carretto mi ha offerto le culurie che non
avevo fatto in tempo a mangiare.
Mentre un abu galambo felice di ritrovarmi
scalava le mie caviglie,
le onde del mare … morivano ai miei piedi.
Alessandria magica, hai cercato di fermare il tempo. Grazie.
Ilva Panzieri