La pace ad Alessandria

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Dio quel giorno era felice
non aveva creato ancora gli uomini
che si sarebbero divisi
in buoni a cattivi,
guardava il creato
e pensò beato
ora farò nascere dal mare 
la città della felicità 
e creò Alessandria.


Come corona le regalò
milioni di stelle,
come manto la avvolse 
di rocce di cristallo
ai piedi le poso' la musica del mare.


Dopo milioni di anni 
non volle ascoltare la voce degli uomini 
che ripetevano 
E' guerra ! E' guerra! 
No, per Lui ad Alessandria 
"si sogna, si ama, si pensa".


Lui voleva la magia del silenzio 
la pace della solitudine 
l'unica beatitudine.
E invece gli uomini hanno deciso di invadere terre vicine 
con urla squillanti a boati assordanti.


Ti ho lasciata presto, cara Alessandria,
ma ho portato con me una conchiglia
e nelle mie notti 
di paura a di lacrime
aprirò la conchiglia 
sentirò il calore del tuo sole, 
le note del tuo mare,
la luce del tuo cielo,
sorridero' e pensero' che 
in quella città non si muore
ma si chiudono gli occhi 
e si continua a sognare.



                                                               Ilva Panzieri

 

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