LA LUNGA CRISI DELL'800
L'800 e' attraversato dal grande cambiamento epocale prodotto dalla macchina, e' la rivoluzione industriale. Dalla produzione agricola da una organizzazione agricola si passa a quella industriale.
Questo grande cambiamento, come ogni grande cambiamento epocale, produce una profonda crisi: bisogna far fronte all'enorme spostamento di masse di persone, la citta' deve riorganizzarsi, bisogna affrontare un nuovo sistema di produzione ed e' l'intera organizzazione sociale a modificarsi, niente e' piu' uguale a prima, la vita, l'ambiente, le strade, le citta', i conflitti, le guerre.

I meccanismi precisi della macchina diventano anche i meccanismi del pensiero che diventa ANALITICO. Tutto e' analizzato "tarato" per funzionare in questa nuova logica della CATENA DI MONTAGGIO, perfetta nel suo incedere.

Le nuove tecnologie, i nuovi materiali, la nuova organizzazione del lavoro permettono, costruzioni piu' ardite frutto di una nuova creativita' sviluppata dalla figura dell'INGEGNERE, l'inventore con raziocinio, il creativo che e' in grado di supportare il calcolo con la creativita'.
L'ingegnere e' il propulsore che da' forma alla societa' industriale.
L'architetto in questo momento e' "l'impellicciatore" di facciata relegato all'aspetto esteriore dell'opera, si trova in una posizione arretrata.
Rispetto al cambiamento si affermano posizioni che richiamano temi del passato, che si pone contro il pericolo dell'ALIENAZIONE dell'industria per recuperare il lavoro artigianale che accompagna l'intero corso dell'opera, sono posizioni legate a Morris all'Art & Crafts.
Questo movimento totale tende a porre come riferimento il periodo medievale. Ma l''800 e' caratterizzato dall' eclettismo dei grandi stili, rivisitati alla luce dei nuovi materiali e tecnologie, come per il neogotico. Appaiono stili eclettici, anche egizi e cinesi..
Per la prima volta si sente la necessita' di uno stile che caratterizzasse il momento storico, "PER SCONFIGGERE GLI STILI BISOGNA PRODURRE LO STILE" aveva detto Enry Van de Velde.
Nasce l'Art Nouveau


L'art NOUVEAU e' pero' un movimento fuori della storia, evoca un mondo antindustriale pur utilizzando il prodotto dell'industria, vetro ferro,con i quali vuole essere espressione estetica della modernita'. E' un mondo che non raccoglie la crisi, e si chiude in se stesso.

LA GRANDE CONTRADDIZONE
Il simbolo del momento e' la locomotiva la grande macchina di ferro, con il suo rumore che stride, urla, ferro contro ferro che piomba nel cuore della citta'.

La stazione luogo dove l'industria espone se stessa e' il luogo della grande contraddizione, il grande mondo dell'efficienza industriale della perfezione tecnica e' BLOCCATO, TAPPATO da una facciata cinquecentesca


IL mondo architettonico e' ancora legato al formalismo classicheggiante, solo dopo 120 anni l'architettura uscira'dalla crisi, e produrra' una architettura funzionalista con il Bauhaus di Gropius


Uno spirito nuovo investe invece le arti figurative, la visione del moderno, la percezione del nuovo stimola pittori a diverse rappresentazioni.


Cezanne rende gli elementi della rappresentazione come parti autonome parti di una "macchina", gli oggetti sono disposti secondo una logica che esclude la visione centrale prospettica, e include l'analiticita'.


Cosi' come in Picasso le sue bagnanti sono scomposte, ridotte a frammenti, parti di una macchina

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