La forza dei piedi

Ultimo aggiornamento Domenica 26 MArzo 2012

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Un punto debole che molti podisti amatori hanno in comune è la quasi completa mancanza di forza dei polpacci. La gran maggioranza dei corridori si limita a correre caricando solamente sui quadricipiti, i muscoli anteriori delle cosce, tanto che hanno certamente una corsa economica perché c’è un ridotto innalzamento del baricentro, ma la lunghezza della falcata è piuttosto ridotta.
Il quadricipite è senza dubbio un gruppo muscolare molto forte, ma se lo si sottopone ad un carico elevato (come quando si percorrono parecchi chilometri, specialmente se su tracciati con salite e discese), l’efficacia della falcata scade considerevolmente. Dall’analisi tecnica dell’azione di corsa che eseguo nel corso degli stage d’allenamento, ho rilevato che 8 corridori su 10 hanno un’azione di corsa poco efficace perché usano “solo” i muscoli delle cosce; ed inoltre li usano con poco profitto perché spesso sono affaticati ed anche con poca forza. Risulta evidente quindi la netta differenza di efficienza meccanica di quei corridori che hanno di natura piedi forti, reattivi e con valida elasticità muscolare. Tali podisti evidenziano una corsa molto avanzante, con un’ampia falcata quando corrono velocemente, e quindi con buona spinta. Questi hanno una corsa più efficiente anche quando tengono un’andatura più tranquilla.
I corridori con limitata spinta dei piedi hanno spesso un’azione meccanica deficitaria, con una falcata piuttosto ridotta anche quando procedono ad andatura lenta, e tendono a correre con un’alta frequenza di passi, superiore a 100 al minuto. E’ ovvio che correndo a ritmi lenti la falcata non può essere ampia, ma i podisti che hanno poca forza nelle gambe la evidenziano anche quando procedono ad andatura lenta.
La soluzione ad una mancanza di forza del tricipite surale (il muscolo del polpaccio che determina l’azione di spinta, e che è composto dal soleo e dai gemelli) sta nello svolgere esercizi di rafforzamento sia a carico naturale sia con i pesi. Senza dubbio una maggiore forza gioverebbe all’azione di corsa, ma inizialmente è sufficiente sviluppare una buona sensibilità all’uso della spinta dei piedi. Gran parte dei corridori non corre spingendo in maniera adeguata perché non ha la percezione del lavoro che possono fare i piedi. Basterebbero alcune sedute con esercizi molto semplici, come quelli che prevedono uno spostamento del peso corporeo sull'avampiede, per sviluppare una maggiore sensibilità motoria dei piedi.