Da noi non sono molto conosciuti, mentre all’estero, soprattutto negli Stati
Uniti, i trigliceridi a catena media vengono usati come carburante alternativo
per aumentare la capacità di resistenza: vengono utilizzati dagli atleti di
endurance ed in modo particolare dai triathleti che competono nella distanza
dell’Ironman. I trigliceridi a catena media sono una miscela di oli
semisintetici estratti dall’olio naturale della noce di cocco.
Nel corso degli allenamenti e delle gare, i muscoli producono energia
utilizzando prevalentemente i carboidrati, e sotto sforzo è inoltre necessario
fornire all’organismo glucosio, utile per mantenere costante il livello della
glicemia per evitare uno scadimento del rendimento. Se i carboidrati
rappresentano una fonte energetica limitata, i grassi sono invece una riserva
molto vasta di deposito di materiale energetico, molto più ampia rispetto ai
carboidrati (quasi venti volte superiore). L’utilizzo a scopo energetico degli
acidi grassi non è particolarmente pratico e veloce: sono necessari alcuni
minuti prima che i muscoli siano in grado di utilizzare a scopo energetico i
grassi dei depositi, e durante questo intervallo i muscoli utilizzano
preferibilmente carboidrati, andando così a ridurne le disponibilità già di
per sé limitate.
L’assorbimento dei trigliceridi a catena media, sottoforma di bevande
speciali, avviene in tempi molto rapidi, e consente all’organismo un risparmio
delle risorse di carboidrati perché i muscoli utilizzano i trigliceridi a
catena media, proprio perché sono prontamente disponibili.
Il momento in cui l’organismo trae vantaggio dall’assunzione di trigliceridi
a catena media è quello che precede di poco la partenza di una maratona, o di
gare su distanze maggiori. Come riportato prima, nella fase iniziale della corsa
i muscoli utilizzano glicogeno anche se l’impegno fisico è limitato, ed è
allo scopo di preservare le scorte di glicogeno che conviene assumere i
trigliceridi a catena media