Comune di Bellaria Igea Marina
Assessorato alla Cultura
Laboratorio di documentazione e ricerca sociale
Spazi
di socialità, linguaggi e formi di comunicazione nella vita quotidiana
Presentano
Il
Gruppo dell’Uva Grisa
in
Belafrònta
Avventure di
Stellante Costantina figlia del Gran Sultano
la quale fu
rapita dei Cristiani a suo Padre, e poscia
venduta al
Giovine Bellafronte di Vivenza
Azione
teatrale da un racconto di Fortunato Lazzarini
detto Delio ad Manghinìn (1908 – 1988), pescatore di Bellaria
Adattamento
e coordinamento alla regia: Gualtiero Gori
Presentazione
L’esperienza
del Gruppo dell’Uva Grisa si è avviata nel 1981 e si definisce nei
processi di indagine sul territorio come manifestazione-riproposta di
vissuti utilizzando disparate forme di comunicazione-rappresentazione con
privilegio dell’elemento musicale.
La
storia di Bellafronte, a cui abbiamo fatto riferimento per la costruzione
di questa azione teatrale, ci è stata trasmessa da Fortunato Lazzarini
detto Delio ad Manghinìn (1908-1988) nel 1984, nel corso di alcuni
rilevamenti nell’ambiente dei pescatori di Bellaria, mirati a reperire
documenti espressivi di tradizione orale per una rappresentazione teatrale
[Fura chi chéld, drointa chi giazé - 1985]. Il Sig. Lazzarini, che
conosceva bene l’Adriatico, visse tutta la vita l’esperienza di
navigante e pescatore; era uno straordinario affabulatore ed amava spesso
raccontare questa ed altre storie fantastiche, che aveva ascoltato nella
sua infanzia dal nonno Domenico (1850-1942), anch’egli pescatore,
originario di Rimini.
L’idea
di “fare” Bellafronte è nata nel 1991 da un invito rivoltomi dalla
direzione del Museo degli usi e Costumi della Gente di Romagna a
collaborare ad un progetto di iniziative intorno alla “Fiaba popolare
romagnola” trattando, nella fattispecie, il tema della “fiaba
nell’esperienza culturale marinara”. Un tema affascinante ed arduo, di
grande interesse per il Laboratorio di documentazione e ricerca sociale
appena istituito. L’ipotesi di questa produzione teatrale, in continuità
con le precedenti esperienze di Gruppo, si è posta come modalità
comprensione ed espressione “dall’interno” della nostra cultura di
appartenenza e delle sue costruzioni simboliche.
Una
ricerca artistico-spattacolare che si coniuga nel quadro di specifici
progetti di studio-ricerca sulla cultura del mare, in parte già
realizzati dalla programmazione del Laboratorio (vedi “Le Voci della
memoria, programma didattico di studi e ricerche sulle tecniche di ascolto
del sociale” primo ciclo
1991-1992 e secondo ciclo 1992-1993).
Le
intenzioni di questa prospettiva di indagine riguardano: il confronto con
il testo, le sue varianti, i suoi richiami; la carica emozionale e i
meccanismi di identificazione che esso permette; il gioco della narrazione
(individuale e collettiva), le corrispondenze di significato nella
biografia dell’informatore e della comunità; il modo di sentire e di
narrare le raffigurazioni fantastiche nella cultura dei pescatori; la
varietà dei suoni, dei canti popolari ed etnici delle regioni adriatiche,
e l’esperienza maturata nel corso di un seminario tenuto da Giovanna
Marini a Bellaria nel novembre del 1991.
Lo
spettacolo si è avvalso di una pluralità di apporti e cristallizza una
circolarità di cose, pensieri e atteggiamenti vissuti in circa un anno di
lavoro; esso è soprattutto il risultato della capacità di persone
diverse ed affini di agire in maniera organica, di mettere in comune, in
un unico percorso, i rispettivi saperi e desideri. Fin dalle fasi iniziali
il progetto di base si è aperto al contributo originale di un nucleo del
gruppo “Teatro, Scuola e Quartiere”, attivo a Rimini negli anni ’70,
che ne ha condiviso gli scopi ed arricchito di nuovi significati.
Bellaria
Igea Marina, dicembre 1992
Gualtiero
Gori
BELLAFRONTE
A
SPASSO PER PIACERE E PER DILETTO
VOI
SENTIRETE LE SONORE IMPRESE
COSA
DISSE LA FIGLIA DEL SULTANO
AL
GIOVANOTTO NEL SUO CASO STRANO
VEDENDO
IL PADRE IL SUO CARO FIGLIO
RIDOTTO
PER AMOR DI MALA VIA
LO
MANDÒ CON LA SUA NAVE PER MERCANZIA
E
NEL CAMMIN CHE FECE COL BASTIMENTO DATO
S’IMBATTE’
IN UNA NAVE DI PIRATI
HANNO
AVUTO UN CONTATTO
E
VIDE LÀ UNA SIGNORINA
DOMANDAN
CHI ERA QUELLA E SE VENDER LA VOLEAN
LUI
GLI DISSE SÍ CON GRAN TALENTO
MA
VENTIMILA SCUDI VOGLIONO D’ARGENTO
IL
RAGAZZO NON BADÒ A DENARI D’AVER IN MANO
UNA
SINGOLAR BELLEZZA
ANCHE
LA FIGLIA FECE UN PIANTO
PER
AVER TANTA GENTILEZZA
[…]
Personaggi
ed interpreti:
Suonatore
di chitarra
Giuliano Albini
Bellafronte
Mario Arlotti
Manghinìn,
Banditore, il Vecchio
Domenico Bartoli
Brunetto Aurora Campana
Banditore Vittorio della Torre
Il
Padre Gualtiero Gori
Orazio
Mirko Malferrari
Costanza Lucia Mazzotti
Suonatore
di mandolino e tamburello, Poeta Franco Milandri
Marinaio
Pierluigi Ottaviani
Donna Stefania Vasini
Suonatore
di Violino
Mario Venturelli
A
Delio Lazzarini che ci ha raccontato questa storia
e
a Giovanna Marini che ha
ispirato il modo di cantarla.
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