Dopo un rapido
scontro contro un Moble Armour di Zion, Amuro e Seyla liberano
la strada alla White Base che riesce a entrare in una colonia
di Side 6, dove è vietato qualsiasi atto d'ostilità
tra federali e uomini di Zion. Gli armamenti dell'astronave,
secondo i patti di neutralità, vengono temporaneamente
disattivati da un gruppo di ispettori guidato da Camrun, l'ex
fidanzato di Mirai. Amuro girando per la città in compagnia
di Frau Bow e dei suoi colleghi incontra per caso suo padre,
ritenuto morto: il cervello dell'uomo ha però subito
danni irreparabili probabilmente a causa dell'incidente occorsogli
mesi prima durante il raid degli Zack sulla colonia di Side
7 (vedi episodio 1). Durante un dialogo freddo e distaccato
Amuro riceve da Tem Rei, interessanto solo allo sviluppo di
nuove armi per la Federazione e privo ormai di ogni forma
di sensibilità umana (se mai ne avesse avuta visto
che anche prima dell'incidente teneva più ai suoi Mobile
Suit che ai civili), un congegno elettronico inutilizzabile
da installare su Gundam per il suo potenziamento:in quel momento
Amuro si accorge della condizione disperata in cui si trova
il padre. Quando la White Base si avvia al dock esterno di
Side 6 per le riparazioni, viene improvvisamente attaccata
da uno stormo di dodici Dom comandato da Conscos, che vuole
dimostrare come le continue vittorie ottenute da Gundam sinora
siano da attribuire solo all'incapacità di Char: ma
ad uno ad uno i Dom vengono letteralmente spazzati via da
Gundam e dai compagni. Seyla vede crescere esponenzialmente
le sue capacità nella guida del G-Fighter (sempre più
spesso riesce ad abbattere un Mobile Suit avversario con un
solo colpo di cannone laser) mentre Sleggar si rivela un pilota
affidabile e di consolidata esperienza: l'equipaggio della
White Base è ora più che mai veramente temibile.
Mirai intanto decide di lasciare Camrun, a cui non sembra
importare nulla della guerra, e riprendere il viaggio con
i compagni.
|