Analisi Chimica dell'Ebanite
Prefazione
L'analisi chimica dell'Ebanite è più
difficile di quella della gomma vulcanizzata ordinaria, perché essa è meno
intaccata dai solventi.
La gomma elastica greggia utilizzata
è costituita da idrocarburi della
gomma, da umidità, dalla cosi detta resina, da sostanze azotate, sostanze
minerali, ecc. La composizione varia assai a seconda dell'origine botanica,
della provenienza, del modo di raccolta e di preparazione; e può presentare,
specialmente nelle gomme selvatiche, anche nella medesima qualità, oscillazioni
notevoli dipendenti da svariate circostanze.
La gomma greggia può contenere quantità
di umidità assai variabili di solito le qualità commerciali contengono da I a
8% circa di umidità, ma talora la quantità è molto maggiore, e può, in qualche
caso di qualità scadentissime, arrivare al 40%.
Le sostanze minerali, quando la
gomma non sia frammista a sabbia, argilla, ecc., per effetto di cattiva
preparazione o per frode, sono presenti in piccola quantità; le migliori
qualità (Parà, e di piantagione) lasciano appena 0,05-0,5% di ceneri, le altre
qualità (Cearà, Mangabeira, Negrohead, gomme africane e asiatiche indigene) ne
lasciano di solito da I a 5%.
Sulla bontà di una gomma influisce
particolarmente il suo contenuto in sostanze resinose, ed è tanto
migliore quanto meno vi sono resine. La percentuale di queste nelle gomme
gregge è variabilissima, ed in alcuni tipi scadentissimi è molto elevata. Le
qualità correnti di gomma di piantagione asiatiche ne contengono: Crespi
pallidi 1,8-3%; Lamine (sheets) 2,5-3%; Lamine affumicate (smoked sheets)
2,5-3-5% di resine. Le migliori qualità americane (Para fina) contengono da 3 a
3,5% di resina; le qualità americane più correnti (Ceara scraps), ecc. ne
contengono di solito in maggior quantità 3-5%, talora fino a 12%; il guayule
del Messico, qualità assai scadente 13-18%.Le buone qualità africane contengono
quantità di resina variabili da 3 a 10%, ma le qualità inferiori possono
contenere da 20 a 40% e più. Le gomme asiatiche indigene di buona
qualità (Borneo, Assam, ed analoghe) contengono di solito 5-15% di resina, ma
quelle più scadenti possono conteneme molto di più, ad esempio il Pontianak
sino al 70%.
Il contenuto in sostanze azotate nelle
migliori qualità non supera 2-3 % nelle qualità correnti può variare da 4 a 15%
circa.
Il componente essenziale e più
importante per le proprietà del prodotto è la gomma pura, la cui
percentuale varia in modo inverso alle impurezze sopra citate: così la gomma di
piantagione sopra 90-95%; le migliori qualità americane ne contengono intorno a
90% (insieme a una certa quantità di gomma insolubile), le altre qualità
dell'America meridionale da 70 a 90%; il guayule 75% circa; le qualità africane e asiatiche
indigene correnti 6o-85 %.
Descrizione generale
1)
Determinazione
dell'umidità. - Circa 5 gr. Di
sostanza si seccano a 1050 - 110 per 4 ore.
2)
Determinazione delle ceneri. - Circa 5 gr. Di sostanza si scaldano in una capsula di
porcellana a 950°C per 2 ore e si pesa (bilancia analitica 4 cifre
decimali) il residuo. Naturalmente non
si constata in questo modo la presenza delle materie minerali allo stato in cui
si trovano realmente nella gomma esaminata, perché la calcinazione altera
fondamentalmente la composizione (i solfuri), si ossidano, i carbonati perdono
anidride carbonica, ecc.
3) Determinazione dello zolfo totale dalle ceneri
ottenute. - Si può fare con il
seguente metodo:
Gr. 0,5
della sostanza (ceneri) si pongono in un crogiolo di porcellana di circa 75 cm3 di
capacità e si aggiungono a 20 cm3 di una miscela bromonitrica.
Questa è preparata aggiungendo un eccesso di bromo (10 gr) all'acido
nitrico concentrato (90 gr di D.=1,48), agitando e lasciando in riposo per
alcune ore prima dell'uso.
Si copre il crogiolo con vetrino da orologio e si
lascia in riposo per un'ora alla temperatura ambiente, quindi si riscalda a
bagno-maria, naturalmente sotto la cappa, per un'ora, si toglie il vetrino, si
lava con poca acqua facendo cadere il liquido di lavaggio nel crogiolo stesso,
indi si evapora fino al secco.
Al residuo si aggiungono circa 5 gr. di miscela
fondente (parti eguali di carbonato e di nitrato potassico) mescolando bene con
l'aiuto di 3 - 4 cm3 di acqua e con una bacchetta di vetro e, si
scalda gradatamente e cautamente su fiamma diretta sino a fusione tranquilla,
osservando le consuete norme, affinché non avvengano proiezioni e la sostanza
organica bruci completamente.
Ultima operazione, si porta in un bicchiere, si
aggiunge acqua in modo da coprirlo completamente, si scalda su bagno-maria per
2 ore, si filtra, si lava il filtro; si lascia raffreddare e si acidifica
cautamente la soluzione con acido cloridrico concentrato in eccesso
(circa 10 cm3)
Al liquido cosi ottenuto (circa 300 cm3) che deve avere
reazione acida, si aggiungono 10 cm3 di soluzione calda di cloruro
di bario si raccoglie su filtro e si lava bene con acqua calda, si secca e si
pesa. Dal suo peso si ha lo zolfo moltiplicando per il coefficiente 0,1374, che
si riferisce alle quantità di sostanza pesata per avere il percento.
4)
Determinazione dell'estratto
acetonico. - Gr. 2 del campione si
avvolge in carta da filtro (cm 12x16) e si introducono in un filtro a
ditale di un apparecchio di estrazione a caldo che si sospende nel
matraccio conico chiuso superiormente e munito di refrigerante.
Nel matraccio si
mettono circa 100 cm3 di acetone e si scalda il tutto a bagno-maria
sino il liquido che sifona dall'estrattore passa incolore (in genere occorrono
8 ore).
Si distilla quindi il
liquido di estrazione ed il residuo si secca a bagno-maria insuffiando aria
alla superficie, se necessario e, poi si secca in stufa a 90°~95° sino a peso
costante. Dopo raffreddamento si pesa e si riferisce a 100 gr. del campione.
Il metodo è
conforme a quello in esame dalla UN.L che raccomanda anche l'apparecchio di
estrazione più
adatto par la estrazione con tutte le misure precise
delle dimensioni nei singoli particolari. Non avendo1 'apparecchio si può usare un estrattore Marino a caldo.
L 'estratto acetonico è un dato molto importante per
ricercarne i costituenti: (a) Sostanze Insaponificabili. -(b) Sostanze
saponificabili. - (c) Sostanze Organiche Acceleratrici.
Note: Le ceneri
nei buoni fatturati non mescolati a sostanze minerali (cariche), non
superano il 0.3%.