Gli Amanteoti


si può acquistare a
ilmiolibro.it

*

 

PASQUALE FURGIUELE


Pagina web dedicata al poeta Pasquale Furgiuele di Amantea (1830-1856).
Raccolgo in questa pagina notizie su ciò che dal 1994 ho stampato di Pasquale Furgiuele.
Ci sono inoltre collegamenti verso pagine web contenenti altre informazioni
che riguardano il poeta amanteano.




_____________________________













segna1




*





segna2





*




segna3



amant22  Nel mese di Gennaio del 2022 rendo disponibile per la stampa su ilmiolibro.it Gli Amanteoti, la cantica di 1572 versi di Pasquale Furgiuele (1830-1856), pubblicata per la prima volta a Napoli nel 1858 insieme alle sue poesie in un libretto intitolato Poesie postume; come si può leggere più  sotto, avevo già stampato la cantica nel 1995, corredata di una mia analisi testuale e d'altro.
La presente stampa contiene invece solo la cantica, con un glossario (per aiutare il lettore del XXI secolo a comprendere un centinaio di parole che quotidianamente non si usano più), le necessarie note di trascrizione dal testo originario e due straordinarie, fulminee descrizioni fisiche di Pasquale Furgiuele. Insomma: a otto anni dal bicentenario della sua nascita, ho inteso far circolare di nuovo la sua opera maggiore,
questa volta nuda e cruda, senza commenti.
A questo ragazzo di duecento anni fa mi lega un rapporto umano particolare: comprendo la sua solitudine di scrittore, l'amore solare verso la città natia, la passione per le lettere e per la storia della letteratura, per i grandi scrittori e le loro opere, per la pratica della scrittura e per l'attenzione alle sue tecniche; sposo tante sue riflessioni sulla città in cui è vissuto e in cui anch'io vivo, mi nutro della sua stessa passione per la storia di Amantea e guardo lontano munito di scelte politiche e sociali che indicano, come lui stesso scriveva, un futuro
di tempi e d'uomini migliori.



*

coveramw    Questo cd-audio è un'altra testimonianza della mia fede di sapienza verso colui che a me appare essere la più importante figura poetica amanteana di sempre: Pasquale Furgiuele (1830-1856), la cui disposizione a frequentare mondi fantastici e allo stesso tempo radicati nella materiale storia della sua e mia città ha dell'incredibile; ancora oggi, a trent'anni dalla prima lettura dei suoi scritti, più lo leggo più sono colpito dalla sua capacità di vedere storie, personaggi e vicende al di là del presente storico in cui viveva e al di là del passato storico testimoniato nei libri che consultava; questo mio interesse oggi e l'interesse di altri suoi ammiratori nell'Ottocento e nel Novecento è la prova della ormai immutabile bellezza dei suoi testi e della sua vicenda personale, anche al di là del suo stesso futuro. Tra pochi anni, il 26 agosto del 2030, saranno duecento anni dalla sua nascita, una magnifica occasione per me e, spero, per l'intera città in cui abbiamo entrambi vissuto, di accogliere e capire il suo umile e al tempo stesso potente messaggio di "amore del loco natio e desiderio di tempi e d'uomini migliori".
Ecco i brani contenuti nel cd-audio:
1. Autore, titolo, esergo, 1 minuto e 18 secondi
2. La lettera, 2 minuti e 35 secondi
3. O tu Nepezia mia, 4 minuti e 18 secondi
4. Irnerio o i saraceni, 3 minuti e 27 secondi
5. I legati, 3 minuti 1 secondo
6. La mina, 5 minuti e 21 secondi
  I brani in lettura sono accompagnati da musiche originali e protette da diritti d'autore, depositate presso la Siae. I primi tre brani hanno la sola mia chitarra come accompagnamento, con delle linee melodiche ben definite; negli altri tre brani ho scelto con maggiore precisione ciò che leggere dei suoi passi e ho deciso di inserire degli strumenti che, per diletto o per lunga e appassionata frequentazione, uso suonare: il contrabbasso, la chitarra elettrica, la tromba, il flauto dolce; ci sono anche due tracce di percussioni digitali in loop.
Il cd si può ascoltare liberamente in internet.


*






unora  Nel Novembre del 2004 ho stampato un libretto di appena 24 pagine che contiene tre scritti minori di Pasquale Furgiuele, poeta di cui mi ero già interessato nei primi anni Novanta. I testi hanno i seguenti titoli: Gabriella, una storia popolare in endecasillabi, opera giovanile, a testimonianza di come Furgiuele coltivasse, come molti romantici europei, anche l'interesse per la cultura popolare; poi due scritti brevi in prosa: Lettera a Niccolò Tarsia, in cui Furgiuele parla della Poesia come genere letterario citando significativamente anche il poeta inglese Byron, quindi Un'ora nel castello di Amantea, un primo tentativo in prosa di quello che sarà poi la sua opera maggiore Gli Amanteoti.


 

*




Pfurgiuele  Nel 1995 pubblico Patria e amore, un libro di 96 pagine che contiene la trascrizione de Gli Amanteoti di Pasquale Furgiuele (Amantea 1830-1856); è il racconto in versi di tre storie ambientate ad Amantea in tre diversi periodi storici. Gli episodi si ispirano a ben definite vicende storiche ma gli accadimenti sono frutto della fantasia dell'autore, narrati in stile eroico, patriottico.
  Si racconta del vescovo Irenirio che difende la città dai saraceni condotti dal malvagio Timiri (IX secolo), di una vicenda ambientata nel primo Seicento (la difesa della città contro i Belmontesi che volevano comprarla), infine dell'Assedio di Amantea del 1807. Il volume serve ancora oggi a ricordare un giovane di Amantea che si era completamente dedicato alla poesia. Il fatto che ebbe un tragico destino (morì senza aver compiuto 26 anni), a suo tempo accrebbe enormemente questo desiderio di riproporre i suoi versi, dato che dal 1881 i suoi scritti non erano più editi in volume. Questa è stata la motivazione iniziale. Studiando le stanze de Gli Amanteoti, però, mi resi conto che la sua poesia mi piaceva sempre di più; quel giovane era un vero visionario e questo mi colpì profondamente, poiché mi ritrovai a lavorare su di lui non solo per un fatto "tecnico" (rinverdire il ricordo di un giovane poeta della mia stessa città) ma anche per il piacere di scoprire versi bellissimi e scritti col cuore, con tecnica e sentimento propri dei grandi scrittori, ricchi di viva immaginazione.
  Il libro contiene una mia Lettura de Gli Amanteoti, cioè una notevole serie di pagine in cui analizzo il testo secondo le tecniche di analisi testuale che ho imparato nei miei studi universitari, che ho approfondito durante l'esercizio della mia professione di docente di Letteratura Inglese nei Licei e attraverso personali studi a cui non mai smesso di dedicarmi. Nella mia Lettura, vi sono, tra altro, numerosi e assolutamente non forzati riferimenti alla letteratura inglese, del resto più che logici data la grande notorietà di Lord Byron nell'Italia meridionale e la spontanea propensione di Furgiuele a trattare le tematiche rappresentative del romanticismo europeo.



*
 




Ecco ora una serie di collegamenti a pagine pdf che contengono testi relativi alla mia esperienza di studio su Pasquale Furgiuele.
Manca purtroppo in questo elenco un testo fondamentale (e per me seminale) che raccoglie numerose, importanti notizie e stupende intuizioni sul nostro poeta e sulle vicende legate alla sua memoria; si tratta dell'articolo che l'amanteano Vincenzo Segreti ha una prima volta pubblicato sulla prestigiosa rivista Calabria letteraria nel 1977, che è fornito anche una ricca e importante bibliografia sul Nostro, la più estesa a mia conoscenza; credo che questo testo abbia ancora dei diritti d'autore da riconoscere e quindi ne evito la presenza in questo sito – rimando l'appassionato lettore di Furgiuele al numero 1,2,3 dell'anno XXX (1977) di Calabria letteraria, a pagina 78 e seguenti. Di Vincenzo Segreti abbiamo un secondo articolo pubblicato su Calabria letteraria, nel numero 7-8-9 del 1997; il titolo è Le controverse lettere di Pasquale Furgiuele, poeta romantico amanteano. L'articolo è interessantissimo, direi essenziale per comprendere altri aspetti della personalità del Poeta. Esse "gettano una nuova luce sull'uomo," come ha scritto Segreti all'inizio del pezzo, e sono trascritte per intero; gli argomenti riguardano sia il suo tema preferito (le sue composizioni e la poesia come genere letterario) sia aspetti quotidiani, ordinari, familiari. Di particolare interesse il suo testamento, scritto pochi giorni prima della morte; e l'immagine di una delle lettere, scritta di suo pugno e che mostra quindi la sua grafia.



Ecco ora ciò che è possibile leggere (e ascoltare) qui ed ora.



1. Biografia (Francesco Acri, 1857)
Un ricordo che il letterato, storico e filosofo meridionale Francesco Acri scrisse di Pasquale Furgiuele dopo appena un anno dalla morte del poeta amanteano. Il testo è tratto da un libretto (Poche parole, pagina 7 e seguenti) pubblicato a Napoli nel 1857 che contiene ricordi di altri personaggi del panorama culurale meridionale di quegli anni. Francesco Acri dovette incontrare Pasquale Furgiuele di persona, poiché nel testo compare una breve, preziosa descrizione fisica.



2. Biografia (N.V., 1881)
Trascrizione di Cenni sulla vita di Pasquale Furgiuele, scritto da N.V. e pubblicato nelle prime pagine di Poesie postume di Pasquale Furgiuele, stampato a Napoli nel 1881. Secondo lo studioso Carlo Cimino (che nei primi anni Sessanta del secolo scorso tenne ad Amantea una conferenza su Furgiuele) N.V. sono le iniziali di Nicola Vitari, importante personaggio della cultura cosentina di metà Ottocento che, come si evince nell'ultimo paragrafo del suo scritto, ha conosciuto di persona il poeta amanteano sin da giovane età.



3. Analisi linguistica (1994)
Uno dei dodici paragrafi della mia Lettura de Gli Amanteoti, pubblicata nel 1995 insieme al testo di Furgiuele. Il paragrafo ha per titolo Le ragioni del sangue, e tratta dell'evidente presenza di atmosfere gotiche ne Gli Amanteoti.



4. Analisi storico-letteraria (Roberto Musì, 1995)
La trascrizione dell'intervento che il professore Roberto Musì fece nel 1995 nei giardini dell'odierno Hotel Mediterraneo (un palazzo su via Dogana appartenuto alla famiglia Furgiuele e nel quale potrebbe aver vissuto il poeta) in occasione della presentazione del mio libro Patria e amore. In quella serata relazionarono anche Francesco Volpe (P. Furgiuele e il suo tempo)  e Antonietta Curcio (Percorsi di studio de Gli Amanteoti nelle scuole medie superiori). Dario Natale e Lucia Sirianni lessero dei brani tratti dalla cantica. Desidero qui ringraziare Roberto per la disponibilità non solo nel consentirmi di caricare il suo testo su Furgiuele in questo website, ma anche per la disponibilità e la pazienza accordatami nei tanti anni di frequentazione in cui facevo ricerca storica.



5. Introduzione a scritti minori di Furgiuele (2004)
L'introduzione, di cui sono autore, contenuta nel libretto (ormai esaurito – me ne rimangono meno di mezza dozzina di copie) del 2004 in cui stampo tre scritti minori di Pasquale Furgiuele.



6. Testi musicati (2021)
I brani, letti ed eseguiti da me, sono in ascolto gratuito sul mio profilo a Bandcamp, dove ho caricato anche i testi scelti e declamati nelle sei tracce audio; alcune copie del cd-audio le tengo a casa solo per me. I brani sono stati registrati, mixati e stampati in qualità audio ottimale.




7. Articolo del 1928 da un giornale dello Stato di New York
Il prof. Roberto Musì mi ha recentemente fornito in copia un articolo tratto da Il Risveglio, giornale italiano indipendente, pubblicato a Dunkirk nello Stato di New York negli Stati Uniti il 25 febbraio del 1928, numero 8 dell'VIII anno della sua nascita. Il Risveglio era dichiaratamente antifascista, e in un articolo in prima pagina intitolato "Patriottismo fascista" e firmato da Libero accusa il regime di Mussolini di operare non per gli interessi della Patria ma "semplicemente per servire i suoi padroni," individuati ne "i preti e gli sfruttatori del popolo italiano." Nell'articolo, l'autore scrive di un'idea di patria che ha origini in Garibaldi, Mazzini e il Risorgimento; quindi, in conclusione, sorprendentemente cita alcuni versi di una poesia di "Pasquale Furgiuele, poeta di Amantea." E ciò accade nell'anno 1928, 70 anni dopo la morte del Furgiuele, in un Paese oltreoceano, quando l'ultima edizione del suo libro portava la data del 1881! La poesia è All'armi all'armi, declamata in piazza ad Amantea dallo stesso Pasquale Furgiuele il 13 giugno del 1948, per come è riportato in Poesie postume (1881) – i versi sono ben leggibili alla fine dell'articolo nel link evidenziato sopra. L'idea di patria del Furgiuele e de Il Risveglio è quella che è facile condividere: non un luogo superiore o migliore di altri, ma il luogo natio da amare e difendere; non la patria nazionalista e militaresca, ma la terra comune in cui vive e interagisce una comunità libera.



__________________________


 










segna4




*





segna5





*




segna6

 

Torna alla pagina Autore

.