DESCRIZIONE

Si tratta di un semplice e classico accordatore di antenna manuale per H.F. in grado di sopportare oltre 3 KW.

Non che ne avessi davvero bisogno, è stato realizzato per il motivo che quando piove molto l'antenna Mor-Gain 80-160 mt, tende a scendere di risonanza.

Non in modo drastico intendiamoci, il ROS a centro banda passa dal normale 1,2-1,3 a 1,5-1,6 cosa assolutamente sopportabile.

Il problema è che io sono molto pignolo (troppo a volte !!!) e quindi ho realizzato il marchingegno.

Un lavoraccio a dire il vero, in quanto non avendo variabili, induttanza e commutatori adeguati, ho provveduto alla loro costruzione, cosa assolutamente non semplice, specialmente il condensatore a farfalla.

Le foto forse potranno rendere l'idea della follia !!!.

Per la costruzione dei variabili (C1 2X250pF - C2 450pF), ho adoperato lamiera di ottone 0,8mm di spessore, i distanziali sono stati realizzati con tubetto di rame di adeguato diametro, tagliati qualche decimo di mm in più del necessario e poi portati a misura stringendoli nel mandrino del trapano a colonna e poi abbassati varie e varie volte su una lima stretta da una morsa.

Lo stesso procedimento che ho utilizzato per la costruzione del condensatore di placca del lineare, del quale è stato inserito anche una sorta di disegno tecnico con tutte le misure ecc.

Tutte le parti in ceramica, sia per i condensatori che per i commutatori sono di provenienza cassetti BC Americani, cercando di trovare la soluzione migliore per il loro utilizzo. (La ceramica non è che la lavori facilmente !!!)

Anche il contenitore di lamiera (spess. 1.2 mm), con relativa verniciatura e serigrafie è stato realizzato in casa, unica eccezione la piegatura del coperchio, cosa non possibile senza l'ausilio di un'apposita piegatrice.

Si è preferito usare lamiera, anzichè fogli di alluminio (più facilmente lavorabili), al fine di ottenere una migliore schermatura.

Le dimensioni sono generose (L= 38cm H= 20cm P= 32cm), non poteva essere altrimenti, tenendo conto delle ragguardevoli dimensioni dell'induttanza e dei variabili, d'altronde per sopportare elevati valori di potenza non è possibile adoperare componenti di ridotte dimensioni

Le manopole dei 2 condensatori variabili, sono demoltiplicate 5/1 (le solite manopole dei cassetti BC Americani), opportunamente  ed adeguatamente modificate è ovvio.

Come si può notare dalle immagini è stato inserito anche un commutatore ceramico (modificato anch'esso) per la commutazione di 3 antenne.

Il commutatore di inserzione dell'accordatore è stato addirittura costruito di sana pianta con 2 settori e 3 posizioni in modo che oltre ad inserire o meno l'accordatore può inserire se il caso il carico fittizio. (Il meccanismo di scatto e posizionamento è di un commutatore ceramico dei cassetti BC, i 2 settori sui quali sono stati inseriti i contatti fissi, sono stati realizzati con 2 corone ceramiche trovate in una mostra scambio a Marzaglia, mentre il cilindro rotante che porta i contatti mobili è stato realizzato in teflon, tutti i contatti fissi e mobili sono stati realizzati con lamiera di ottone spessore 0.8 mm)

Non ho adottato l'induttanza variabile (cosiddetto ROLLER), in quanto ne ho già una montata in un altro accordatore più piccolo sempre autocostruito e non sono per nulla contento di dover ruotare e ruotare la manovella.

Preferisco il classico commutatore (sempre ceramico intendiamoci) che commuta le varie spire ed il gioco è fatto.

L'induttanza è stata realizzata con tubetto di rame diam. 6mm!!! (28 spire) avvolto su un cilindro ceramico diam. 10 cm !!!, una cosa quasi mostruosa, unico neo non è stata argentata. (ma per le HF non c'è problema).

Nel caso servissero ulteriori delucidazioni sono sempre a disposizione tramite i contatti seguenti:

Email  ik4eep@libero.it, Skype pietrofg56, Echolink node 635782, oppure la sera spesso verso le 22 è possibile trovarmi in frequenza intorno a 1847 1850, oppure più raramente 3647 - 3650.