Particolari costruttivi 8877

Home
Su
Circuito Comando 8877
Circuito RF 8877
Alimentazione 8877
Particolari costruttivi 8877
Foto lineare 8877
Circuiti ingresso 8877

Questa pagina contiene delucidazioni e immagini circa la costruzione del commutatore di banda, dei variabili di placca ed antenna, delle induttanze di placca e filamento, oltre alla procedura di taratura del Pi - Greco di uscita.

A proposito del Pi-Greco si è ritenuto utile inserire due programmi in formato ZIP per calcolarlo.

Uno, più semplice che però gira solo su Windows XP, scaricabile da QUI, l'altro più completo e un tantino più complesso che gira su tutte le versioni Windows, scaricabile da QUI.

Si è ritenuto utile inserire anche un programma per calcolare le induttanze (in aria o con toroide), scaricabile da QUI.

Tutta la descrizione e le immagini contenuti in questa pagina, sono state anche inserite in un documento Word (quindi facilmente stampabile), il file è stato poi compresso in formato .ZIP, scaricabile cliccando sulla dicitura a fianco.   "Documentazione & Schemi"

horizontal rule

PAGINA IN ALLESTIMENTO

RFC1 = INDUTTANZA ANODICA

Essa è stata realizzata, avvolgendo del filo smaltato ricoperto in doppio cotone diam. 0,6 mm attorno ad un cilindro di Teflon del diam. di 30mm (sarebbe preferibile la ceramica).

Il filo ricoperto di cotone, contribuisce a ridurre le capacità tra le varie spire.(se non lo si trova, si userà quello smaltato senza)

Lo schema ed il numero di spire più adatto per la realizzazione di un'induttanza adatta tra 1,8 e 30Mhz, (come suggerito anche dal manuale degli amplificatori di potenza, tranne che per il diametro che qui è 30mm) è il seguente:

(L'induttanza risulta essere di valore attorno a 150µH)

           

Come si può notare anche dal disegno, è opportuno lasciare tra i vari gruppi di spire spazi di alcuni mm.

RFC2 =  INDUTTANZA BIFILARE DI FILAMENTO

 

Essa serve ad evitare (per i tubi che hanno il filamento collegato con il catodo) che il segnale RF applicato al catodo possa andare verso il trasformatore di filamento.

Pertanto er il tubo 3CX 1500 A7 (che non ha il catodo collegato con il filamento non sarebbe necessaria).

Comunque nel mio caso, non essendoci spazio in lunghezza sufficiente nel box di pressurizzazione, sono stati realizzati 2 avvolgimenti separati (sempre su bastoncino di ferrite lungh circa 100 mm diam 10mm), con un'impedenza di circa 40 ohm che è sufficiente per coprire fino alla frequenza dei 160 mt. Il minimo di impedenza per questo dispositivo è dato alla formula : Z= (0,8 X imped ingresso valvola):la frequenza più bassa in mhz. Tenere presente che con oltre 10A di assorbimento questa impedenza provoca circa 0,2 - 0,3 V di caduta di tensione.

Pertanto la tensione in uscita dal trasform. di filamento deve essere 0,4 - 0,5V più alta di quella nominale.

Per l'affinamento definitivo può essere usato del filo resistivo di costantana o nichelcromo.

 

RFC 3 = INDUTTANZA DI USCITA

Questa induttanza dovrebbe essere di valore intorno a 1 - 2 mH (milliHenry), non è tassativo.

Dovrebbe inoltre essere preferibilmente del tipo a nido d'ape pertanto la sua costruzione con metodi artigianali non è molto semplice. 

Si trovano però abbastanza facilmente nel surplus.   

Nel lineare oggetto di questa descrizione ne è stata montata una presa in una fiera con valore di circa 2,5 mH.

Si può vedere anche dalle varie immagini

__________________________________________________

 NOTE  SU  RL3  (relè d'antenna) Tav. 2

Si tratta del relè di antenna, esso deve essere di buona fattura con isolamento adeguato.

Ideali sono quelli sottovuoto, infatti in questo finale è stato adoperato un Siemens sottovuoto VR 421.

Inoltre, al fine di ottenere una buona schermatura RF è tato posizionato in un contenitore autocostruito con lamiera di ottone da 0,8mm. Per quello di ingresso e quello di BIAS, non occorrono grandi qualità, vanno bene quelli commerciali con esclusione dei micro.

Ad ogni modo, anche il relè d'ingresso è stato posizionato in un alloggiamento di lamiera d'ottone.

__________________________________________________

NOTE  SU  S1- S1A - S1B  (commutatore di banda) Tav. 2

Si tratta del commutatore di banda, uno dei componenti essenziali e di maggiore difficoltà di reperimento.

Si trova con difficoltà persino nelle varie fiere di settore.

Esso dovrebbe avere  isolamento in ceramica min. 3,5KV, numero di posizioni adeguato, min. 6 meglio 9 se anche per le bande WARC e 3 sezioni per poter aggiungere le capacità fisse del pi greco in 80 e 160mt,

nonchè avere la possibilità di commutare pure i circuiti d'accordo d'ingresso.

Come già in altra parte specificato, si è dovuto adattare con molto studio, lavoro e tanta tanta pazienza uno a 6 posizioni di provenienza surplus (smontato da cassetti BC Americani degli anni 40).

La modifica ha interessato la sostituzione del contatto mobile al fine di ottenere il cortocircuito della parte di induttanza inutilizzata  onde  prevenire le altissime tensioni che si sviluppano  per autoinduzione.

Inoltre come si può osservare dalle immagini, sono stati aggiunti anche due settori, necessari per inserire le capacità fisse del pi greco in 80 e 160mt ed un settore per la commutazione dei circuiti d'ingresso (un lavoraccio infame che ha richiesto tanto tempo e pazienza).

Sarebbe stato necessario altrimenti montarne altri due.

Soluzione, personalmente non gradita, ammesso poi di disporre di altri due commutatori.

Tutte le volte che si adopererebbero le gamme 80 e 160, sarebbe necessario agire su 3 commutatori. (non mi piacerebbe affatto).

 

L1 - L2 - L3 - L4 = INDUTTANZE DI ADATTAMENTO

L1 = 11 spire avvolte in aria diam. 60 mm di tubetto di rame diam. 5 mm, lungh. avvolgim. 85mm (ca. 4,6µH)

L2 = 14  spire avvolte in aria diam. 60 mm di tubetto di rame diam. 4mm, lungh. avvolgim. 100mm (ca 5,5 µH)

L3 = 16 spire avvolte in aria diam. 65 mm di tubetto di rame diam. 4mm, lungh. avvolgim. 125mm (ca 6 µH)

L4 = 24 spire avvolte in aria diam. 65 mm di tubetto di rame diam. 5mm, lungh. avvolgim. 130mm (ca 14 µH)

Per ottenere l'avvolgimento, il tubetto di rame è stato stretto da una parte nella morsa, poi si è provveduto ad avvolgere l'altra estremità attorno ad un pezzo di tubo di alluminio di diam. adeguato che poi è stato ovviamente sfilato.

Occorre tenere presente che una volta chiuso il contenitore il valore di induttanza per effetto della vicinanza delle pareti metalliche si riduce di qualche µH.

L'induttanza totale dei 4 avvolgimenti dovrebbe essere circa 30 µH, ma per quanto detto prima si attesterà attorno a 26 - 28µH.

 

I calcoli è possibile farli con la formula sottostante:

                  (d x d) x (n x n) x 0,0217

 L in µH =   --------------------------------

                d + ( 2,2 x l)

d = diametro avvolgim. in cm

l = lunghezza avvolgim. in cm

n = numero delle spire

Esiste anche un programmino per il calcolo delle induttanze, scaricabile da QUI

----------------------------------------------------------------------------------------

 

Calcolo PI - GRECO

Il calcolo del pi-greco d'uscita per la classe AB, può essere fatto con la nota formula di seguito riportata: Z= VA/(IA X 1,57)

Calcolando VA come tensione media di alimentazione della valvole di ca 3300V e la corrente media  totale assorbita di ca 0,8A, si ottiene  Z = 3300 / (0,8 x 1,57) = 2640 Ω.

 Per adattare 2640 Ω a 50Ω la tabella è la seguente:

TABELLA 1

BANDA

C1

L

C2

Q

160mt

355pF

22,5

1935

12

80mt

180

11,6

980

12

40mt

92

5,9

504

12

20mt

46

3

251

12

15mt

31

2

168

12

10mt

24,5

1,35

140

13

 

Ci sono anche alcuni programmi per calcolare il pi-greco

Uno, molto intuitivo, ma che gira solo su Windows XP è scaricabile QUI.

L'altro più completo, che gira anche sulle recenti versioni di Windows, ma un tantino più complesso è scaricabile QUI.

Entrambi i programmi spno in formato .ZIP, pertanto prima dell'installazione andranno decompressi.

PROCEDURA TARATURA PI GRECO

Si premette che al fine di facilitare l'accordo in 10 mt (sempre un tantino critico a causa della capacità residua del variabile di placca e della capacità della stessa valvola), si sono interposte 2 spire prima del collegamento con il condensatore di placca.

Per la taratura, ci si è avvalsi dell'analizzatore Rig - Expert modello A54 che ha reso molto facile il lavoro.

Lo stesso strumento è stato utilizzato anche per la taratura dei circuiti d'ingresso che nella prova pratica si sono dimostrati perfettamente tarati senza bisogno di interventi ulteriori.

Ci si rende perfettamente conto che sarebbe auspicabile procedere ad un controllo a mezzo di adeguate apparecchiature per verificare la purezza spettrale del segnale.

Purtroppo però non si dispone di quest'ultime e ci si è affidati al responso in aria dei colleghi radioamatori.

Infatti, sulla base di controlli attendibili ricevuti (IK5 WVW, IZ5 FYD, I5 NIC, ecc.) pare che il segnale non occupi più banda di quella occupata senza l'ausilio del lineare e la modulazione risulta essere perfetta.

Si può dedurre quindi che il pi greco abbia a filtrare decentemente.

 

LA TABELLA SOTTOSTANTE RIPORTA LE PRESE SULLE BOBINE PER LE VARIE  BANDE

TABELLA 2

BANDA

L1

L2

L3

L4

10-12mt

4° spira

 

 

 

15-17mt

6° spira

 

 

 

20mt

 

4° spira

 

 

30-40mt

 

 

1° spira

 

80mt

 

 

7,5° spira

 

160mt

 

 

 

15,5° spira

 

ULTERIORI DETTAGLI COSTRUTTIVI

Come già precisato in premessa, si è provveduto alla completa realizzazione di entrambi i telai, adoperando alluminio, entrambi i complessi poggiano su 4 piedini di gomma alti circa 2,5cm.

Come si può osservare anche dalle immagini, sul frontale trovano posto 4 strumenti di misura, l'interruttore luminoso di accensione, la manopola del commutatore a 3 pos. per la variazione di potenza, la manopola del commutatore a 3 pos.  per il livello di BIAS, 7 LED di segnalazione, l'interruttore per la messa in OPERATE, l'interruttore per il funzionamento a pieno regime della ventola (necessario specialmente in estate), il pulsante di reset in caso di intervento della 2° protezione per superamento di 115mA della corrente di griglia, il pulsante rosso che serve a far partire l'amplificatore (non basta azionare solo l'interruttore luminoso) ed ovviamente la manopola del commutatore di banda e quelle dei  variabili di placca e carico.

Come si può osservare, le serigrafie indicano anche le bande WARC, anche se il commutatore dispone di sole 6 posizioni.

Ebbene si riesce ad accordare decentemente anche queste nella posizione di quelle tradizionali (10 - 15 - 40).

Magari il Q non sarà proprio ottimale, ma tenuto conto che le si usa più raramente (il sottoscritto mai), va bene anche così.

L'ideale sarebbe stato utilizzare un bel commutatore a 9 posizioni.  Bella scoperta!! ma chi ce l'ha?

Per le serigrafie del pannello anteriore ci si è rivolto ad una ditta che realizza targhe, coppe e cimeli vari (costo, aimè € 130!!).

Per il pannello di un'altro lineare con 3 Gi7 che ho realizzato nel 2003, avevo provveduto alle serigrafie con trasferibili impiegando un giorno intero.

Purtroppo, quelli che ho a disposizione da molti anni (causa invecchiamento), non si attaccano quasi più ed il commercio non si trovano.

Come si può osservare dalle immagini, su entrambi i variabili sono state montate delle demoltipliche 1/5 di provenienza surplus (i soliti cassetti BC Americani degli anni 40).

Ovviamente si è dovuto provvedere all'adattamento meccanico delle stesse al fine di poterle utilizzare nella posizione voluta.

Per i collegamenti del commutatore di banda con le varie prese sulle bobine, sono state adoperate delle bandelle di ottone 0,5mm di spessore e 10mm di larghezza.

Non si è provveduto all'argentatura delle bobine nè delle bandelle di rame in quanto per un uso in HF questo accorgimento anche se utile, non è affatto necessario.

Tra l'altro, non si sapeva neanche dove tale tipo di trattamento potesse essere  realizzato.

Per il collegamento tra lineare ed alimentatore sono stati utilizzati diversi cavi e diversi tipi di prese: (per il collegamento dell'alimentazione 220V proveniente dall'alimentatore sono stati usati morsetti mammut fissati ai pannelli posteriori e un normale cavo bipolare 2 X 0.75, per i servizi un cavo multipolare 6 x 0.25, sono riuscito a trovare prese adatte che ho fissato ai pannelli posteriori ed anche le relative spine da intestare ai margini del cavo,volendo anche qui si possono utilizzare mammut ed altri tipi di cavi, per l'alta tensione è stato usato un cavo speciale per insegne al neon, isolato fino a 15KV, per il negativo sono stati adoperati prese e spinotti PL, per il positivo ho costruito prese e spine tipo PL ma di teflon, quindi atro impazzimento!!!.)

Ovviamente anche in questo caso si possono adottare altre soluzioni (dipende da quello che si ha a disposizione).

Ci si rende perfettamente conto che ovviamente non si è riusciti a descrivere in modo chiaro e dettagliato tutte le procedure e le soluzioni adottate, ma occorrerebbe una descrizione lunghissima e forse non si riuscirebbe ugualmente.

Altri dettagli costruttivi, sono esposti oltre che nella premessa, anche nelle pagine dedicate ai vari circuiti RF, aliment. e comando.

Chiaramente come già ampiamente esposto si rimane a disposizione per qualsiasi delucidazione.

Occorre rammentare a coloro i quali avessero intenzione di procedere alla realizzazione di questo tipo di apparecchiatura che il problema maggiore non è tanto la difficoltà della costruzione (se pur abbastanza impegnativa), ma il reperimento dei componenti necessari (a prezzi ragionevoli).

Componenti, molti dei quali purtroppo non si trovano nei normali negozi di componenti elettronici, ma soltanto nelle varie fiere di settore e con sempre maggiore difficoltà anche lì, in quanto sono diventate praticamente fiere di computer (accidenti a loro) e di centomila altre cianfrusaglie che con la radio non hanno nulla da spartire.

Si rammenta inoltre che occorre utilizzare componenti di buona fattura ed isolamento adeguato.

Particolare attenzione al variabile di placca, al commutatore di banda ed ai condensatori da aggiungere in placca per 80 e 160mt i quali sono sottoposti a lavoro molto gravoso (meglio più condensatori in parallelo, offrono migliore passaggio di corrente).

Altra difficoltà consiste nel dover spesso adattare anche meccanicamente i vari componenti.

Bisogna pertanto disporre di un minimo di attrezzatura, quali trapano a colonna, morsa da banco, mola, compressore ecc.

Non bisogna mai sottovalutare infine il pericolo anche mortale che si corre quando si deve operare con tensioni così elevate.

Bisogna davvero operare con la mente serena e con cognizione di causa (il sottoscritto ne sà qualcosa: Durante la costruzione anni fa di un altro lineare con le 811A, si è venuti accidentalmente a contatto con ca 1500V: è andata bene, sono rimasto soltanto mezzo stordito per oltre 15 minuti, per il terrore di mia moglie che voleva portarmi in ospedale e dei miei 2 figli, poi per fortuna tutto è tornato OK, pessima esperienza che mi auguro non ripetere mai più e altresì non auguro mai a nessuno).

Per il momento la descrizione sarebbe terminata, non rimane che augurare buon lavoro a coloro i quali volessero realizzare il progetto descritto o quant'altro ed ovviamente si rimane a disposizione.

Tanti 73 da Pietro IK4EEP

Ultimo aggiornamento: 12-10-21

Home | Su | Circuito Comando 8877 | Circuito RF 8877 | Alimentazione 8877 | Particolari costruttivi 8877 | Foto lineare 8877 | Circuiti ingresso 8877