Il cardinale commenta il terzo segreto
di Fatima, reso pubblico oggi dal Vaticano


Ratzinger: "Non rivela
il futuro o l'Apocalisse"

(La Repubblica, 26 giugno 2000)


Il terzo segreto di Fatima è "una rivelazione privata, un aiuto per la fede, ma del quale non è obbligatorio fare uso". 
Così si è espresso il cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, intervenendo stamattina dopo la diffusione del testo integrale della lettera di suor Lucia.
Il cardinale, nel suo commento teologico al terzo segreto di Fatima, ha inoltre affermato che "chi aveva atteso eccitanti rivelazioni apocalittiche sulla fine del mondo o sul futuro corso della storia deve rimanere deluso". 
Nessun grande mistero svelato, "il velo del futuro non viene squarciato". E nessuna Apocalisse, dunque. "Fatima non ci offre tali appagamenti della nostra curiosità, come del resto in generale la fede cristiana non vuole e non può essere pastura per la nostra curiosità". 
Dall'ultimo segreto confidato dalla Madonna ai pastorelli di Fatima secondo il cardinale arriva, soprattutto nella prima e nella seconda parte, "un'esortazione alla preghiera come via per la salvezza delle anime e il richiamo alla penitenza e alla conversione".
L'angelo con la spada di fuoco che dice "penitenza, penitenza, penitenza", apre la visione dei patorelli. 
E' un'immagine che ricorda l'Apocalisse: "Rappresenta la minaccia del giudizio che incombe sul mondo. L'uomo stesso ha preparato con le sue invenzioni la spada di fuoco", dice Ratzinger. Ma quello che Francisco, Giacinta e Lucia videro non fu semplicemente espressione della loro fantasia, ma neppure un'anticipazione del futuro. "Le immagini servono piuttosto per mobilitare le forze del cambiamento in bene e la visione mostra la forza che si contrappone al potere della distruzione".
Il terzo segreto si conclude, secondo l'alto prelato, con un messaggio di speranza: "Nessuna sofferenza è vana e proprio una Chiesa sofferente, una Chiesa dei martiri, diviene segno indicatore per la ricerca di Dio da parte dell'uomo".