ultimo aggiornamento    
novembre 2012   

 


Fucecchio > DEGRADO: UNA SOLUZIONE DA TROVARE AL PIù PRESTO

Parco Corsini e Cerbaie tra rifiuti e vandalismo

Il Parco Corsini e i boschi delle Cerbaie sono diventati mete di abbandono rifiuti e segni di elevata diseducazione… ma finalmente qualcosa si sta muovendo.

Nel corso di questi ultimi anni, come si può vedere anche dai numerosi articoli di denuncia di cronaca locale usciti attraverso le principali testate quotidiane, è andato purtroppo aumentando il degrado in alcune aree del nostro paese. Pare che, se da un lato si progredisca (scienza, tecnologia, intercultura...) su certi valori proprio non ci sia educazione, formazione, interesse di trasmettere quanto di importante ci è stato lasciato dal passato. Sono varie, in tal senso, le zone nevralgiche fucecchiesi, i luoghi che necessitano maggiore controllo e immediato intervento al fine di essere 'decentemente fruiti'. Dal centro storico a quello commerciale, alle frazioni, si potrebbe fare un elenco sterminato di micro e macro situazioni critiche. Attraverso questo numero del nostro bollettino cercheremo intanto di dar voce alle principali emergenze, impegnandoci comunque a comunicare col tempo tutte le questioni culturali-paesaggistiche che affliggono la nostra Fucecchio.
In particolare, l'attenzione della nostra associazione e dei suoi volontari si è mossa recentemente e in maniera costante, verso i boschi delle Cerbaie e il Parco Corsini.
Riguardo alle Cerbaie c'è prima di tutto da ricordare che trattasi di una zona ricca di vegetazione, di alberi di vario tipo, perfino di querce secolari, nonché di zone veramente di elevato interesse naturalistico. Un esempio per tutti la presenza della famosa pianta "drosera rotundifolia", di rara diffusione in Italia e specie protetta. Dato atto all'Amministrazione Comunale del ripristino della sentieristica nei terreni dell'ex Opera Pia, già negli anni scorsi avevamo, attraverso incontri ed articoli, segnalato lo stato di allarme per la malattia che aveva colpito moltissimi pini e alcuni tagli indiscriminati. Oggi sono i rifiuti a essere i protagonisti di queste aree: grazie al sollecito effettuato da un nostro socio, nei mesi scorsi, abbiamo effettuato un sopralluogo e creato un dossier con varie foto circa il riprovevole spettacolo incontrato. Come si puo' vedere dalle immagini qui a corredo, queste parlano da sole. Il livello di degenerazione, diseducazione, mancanza di rispetto per l'ambiente è davvero alto. Abbiamo quindi inviato tale 'reportage' all'amministrazione comunale, alla polizia municipale e a Publiambiente. Fortunatamente, nel giro di poco tempo siamo stati ricontattati dai nostri destinatari e abbiamo accompagnato 'chi di dovere' a verificare di persona la situazione attuale dei boschi delle Cerbaie. Per di più oltre a barattoli, vetri, mattoni, sporcizia varia, fornelli, poltrone, perfino parti di auto, pare sia presente, ben nascosta da alcuni alberi, una casa abusiva (zona di Via di Rimedio). Non mancano residui di amianto. Ad oggi sono comunque già stati fatti vari interventi di rimozione e di cio' ne va' dato atto. Ovviamente il nostro auspicio più grande è che, oltre la rimozione dei tanti rifiuti avvistati, venga svolta in maniera sempre più capillare una forma di controllo delle zone interessate e che magari siano stabilite delle multe di un certo rilievo da destinare agli eventuali colpevoli che possono essere scoperti.
Ancora più allarmante è la situazione riguardante il Parco Corsini. Purtroppo c'è da evidenziare come, dal 2004, anno della riapertura post-restauro, è andata progressivamente degenerando fino ad arrivare a quella odierna, come documentano le cui immagini qui a lato. Ciò che colpisce sono senz'altro le innumerevoli scritte "multicolor" sui muri, davvero presenti e in maniera 'massiccia' in ogni parte: sulle mura, sulle panchine e sulle torri (dentro e fuori). Ci chiediamo quanto possa spingersi oltre la stupidità umana. Senza parlare poi dei mattoni che regolarmente vengono asportati, chissà, magari da qualche muratore che, vista la crisi, ha pensato bene di auto-fornirsi da solo e in maniera totalmente gratuita il materiale necessario per i propri lavori. Addirittura in alcune parti dei muri più alti si intravede la struttura in ferro interna che sorregge la parte finale. Le "famose" telecamere quindi, fatte installare tempo fa dall'Amministrazione Comunale, non hanno dato i buoni esiti previsti; inoltre, il personale di vigilanza, costituito dai membri dell'Auser, nonostante la buona volontà, non è forse il soggetto più adatto a far rispettar il dovuto decoro all'interno di questa area. Visto che quindi chi frequenta questi posti sono persone di certo senza scrupoli e che se ne infischiano dei pesanti danni che producono al nostro territorio, ci chiediamo se non sia il caso di un intervento un po' più solido, una presenza di maggior spessore. La presenza del pub aperto fino a tardi la notte puo' certo fungere da polo di attrazione di certi individui ma non è tutto qui il punto. Anche perché, ci siamo accorti, transitando nel parco in differenti fasce orarie, che di giorno certi ragazzi prendono possesso del posto sfruttando quindi l'occasione di una relativa mancanza di effettivo controllo per deturpare a volontà. Giovani che magari saltano la scuola o che comunque non hanno di meglio da fare che andare a rovinare i monumenti storici di un paese. E che quasi sempre la spuntano sui controlli. Da annotare come il muro esterno del museo civico, allestito presso Palazzo Corsini sia già stato ridipinto in più occasioni, viste le pesanti tracce colorate qui lasciate dai "soliti ignoti".
Abbiamo già segnalato in più occasioni questo 'stato di cose' a chi ci amministra e non ci rimane che sperare in una volontà che emerga netta, concreta, di salvare per quanto possibile questa nostra area che poi, anticamente, altro non era che il fulcro della Salamarzana, il primo nucleo fortificato del paese in cui oggi viviamo.
Paradossalmente, l'installazione della scultura Eloisa (che ancora oggi fa discutere e su più punti di vista), conclamato simbolo della libertà, non ha arrecato buona sorte al Parco, esasperando quasi la…libertà di agire di molti, troppi individui.
Ricordiamo infine, che non basta fare delle straordinarie grandi e belle opere, ci vuole, anzi, è indispensabile una minima forma di ordinaria manutenzione, che, se ben gestita, va ad evitare nuovi e magari gravosi interventi d'emergenza.

G.M.

 
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