ultimo aggiornamento    
novembre 2012   

 

Italia Nostra ritorna nel Medio Valdarno Inferiore

Come l’araba fenice risorta dalle proprie ceneri, anche la Sezione Medio Valdarno Inferiore di Italia Nostra ha ripreso vita. Sulla scia – e lo spirito – del suo grande e indimenticato fondatore e animatore Piero Malvolti e sul ricordodelle sue numerose battaglie ambientaliste dagli anni ’70 ai ’90, un gruppo di giovani ha deciso di intraprendere la difficile, complessa strada dell’amore per la cultura, per l’ambiente, per il nostro ricchissimo patrimonio.

Dopo una serie di incontri, iniziati circa un anno fa e culminati in una partecipata assemblea costituente nella scorsa primavera alla presenza del prof. Leonardo Rombai, nonché dell’attuale assessore alla cultura Riccardo Cardellicchio, si è finalmente ricostituita Italia Nostra del Valdarno, con l’intento di tutelare, promuovere e difendere l’ingente mole di beni culturali e ambientali che la nostra meravigliosa regione ci offre. Italia Nostra è una associazione, oramai nota a molti, di livello nazionale, che opera in tutte le regioni grazie alle varie Sezioni e ai suoi soci. Dopo il progressivo, inesorabile abbandono e la scomparsa di Piero Malvolti, mancava un punto di riferimento per la nostra zona. In particolare si è creata la possibilità di riunire un discreto numero di giovani e attivisti volontari (molti dei quali studenti e laureati nel settore dei beni culturali), oltre a un buon numero di iscritti adulti e veterani che hanno volentieri dato la loro disponibilità per le iniziative da prendere per la difesa del nostro patrimonio.
Addirittura è stato esteso il raggio d’azione della rinata sezione; i Comuni interessati sono infatti sette: Fucecchio (ove si trova la sede), Empoli, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte, Castelfranco e Montopoli. Naturalmente è possibile un ulteriore allargamento ad altri Comuni vicini e interessati. Dalla sede centrale di Roma hanno bene accolto questo lieto evento e pure altri enti ed associazioni della zona hanno già salutato ottimismo e con spirito di collaborazione tale rinascita. Le prime iniziative non sono mancate, come potrete leggere negli articoli che seguono: i campi d’azione sono molti e già da subito, dal nostro “taglio del cordone ombelicale” si sono presentate situazioni a nostro avviso d’intervento immediato. D’altronde questa è “Italia Nostra”: scendere in campo, per amore della cultura, per il rispetto dell’ambiente, della nostra storia e delle tracce che essa da sempre porta con sè.
Il presente giornalino vuole essere strumento di comunicazione e di divulgazione delle attività svolte da Italia Nostra. Vorrei ringraziare a tal riguardo: i soci M. Grazia Tamburini e Sara Antonini per il lavoro redazionale svolto; Benedetto Toni per l’impaginazione e la grafica.

Giovanni Malvolti

 
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