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Italia
Nostra ritorna nel Medio Valdarno Inferiore
Come laraba fenice risorta dalle proprie
ceneri, anche la Sezione Medio Valdarno Inferiore di Italia Nostra
ha ripreso vita. Sulla scia e lo spirito del suo
grande e indimenticato fondatore e animatore Piero Malvolti e
sul ricordodelle sue numerose battaglie ambientaliste dagli anni
70 ai 90, un gruppo di giovani ha deciso di intraprendere
la difficile, complessa strada dellamore per la cultura,
per lambiente, per il nostro ricchissimo patrimonio.
Dopo una serie di incontri, iniziati
circa un anno fa e culminati in una partecipata assemblea costituente
nella scorsa primavera alla presenza del prof. Leonardo Rombai,
nonché dellattuale assessore alla cultura Riccardo
Cardellicchio, si è finalmente ricostituita Italia Nostra
del Valdarno, con lintento di tutelare, promuovere e difendere
lingente mole di beni culturali e ambientali che la nostra
meravigliosa regione ci offre. Italia Nostra è una associazione,
oramai nota a molti, di livello nazionale, che opera in tutte
le regioni grazie alle varie Sezioni e ai suoi soci. Dopo il progressivo,
inesorabile abbandono e la scomparsa di Piero Malvolti, mancava
un punto di riferimento per la nostra zona. In particolare si
è creata la possibilità di riunire un discreto numero
di giovani e attivisti volontari (molti dei quali studenti e laureati
nel settore dei beni culturali), oltre a un buon numero di iscritti
adulti e veterani che hanno volentieri dato la loro disponibilità
per le iniziative da prendere per la difesa del nostro patrimonio.
Addirittura è stato esteso il raggio dazione della
rinata sezione; i Comuni interessati sono infatti sette: Fucecchio
(ove si trova la sede), Empoli, San Miniato, Santa Croce sullArno,
Santa Maria a Monte, Castelfranco e Montopoli. Naturalmente è
possibile un ulteriore allargamento ad altri Comuni vicini e interessati.
Dalla sede centrale di Roma hanno bene accolto questo lieto evento
e pure altri enti ed associazioni della zona hanno già
salutato ottimismo e con spirito di collaborazione tale rinascita.
Le prime iniziative non sono mancate, come potrete leggere negli
articoli che seguono: i campi dazione sono molti e già
da subito, dal nostro taglio del cordone ombelicale
si sono presentate situazioni a nostro avviso dintervento
immediato. Daltronde questa è Italia Nostra:
scendere in campo, per amore della cultura, per il rispetto dellambiente,
della nostra storia e delle tracce che essa da sempre porta con
sè.
Il presente giornalino vuole essere strumento di comunicazione
e di divulgazione delle attività svolte da Italia Nostra.
Vorrei ringraziare a tal riguardo: i soci M. Grazia Tamburini
e Sara Antonini per il lavoro redazionale svolto; Benedetto Toni
per limpaginazione e la grafica.
Giovanni Malvolti
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